TAR Salerno, sez. I, sentenza 2013-01-07, n. 201300008
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Testo completo
N. 00008/2013 REG.PROV.COLL.
N. 01554/2012 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Ai sensi dell’art. 60 cod. proc. amm.,
sul ricorso numero di registro generale 1554 del 2012, proposto da:
G C e C F, rappresentati e difesi dagli avv. I D M e C C, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Salerno, via F. Manzo, n. 38;
contro
- Comune di Pellezzano, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. F A, con domicilio eletto presso in Salerno, Corso Vittorio Emanuele n. 58, presso lo studio dell’avv. Polverino;
- Regione Campania, in persona del presidente pro tempore, non costituitosi in giudizio,
nei confronti di
Cooperativa Eden Park Sud, in persona del Presidente pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Marcello Fortunato, presso lo studio del quale elegge domicilio, in Salerno, via Ss. Martiri Salernitani, n. 31;
per l'annullamento:
1.- del provvedimento prot. n.13500 del 22 ottobre 2011 del responsabile dell'area pianificazione urbanistica ed edilizia privata del comune di Pellezzano contenente la proroga di tre anni al termine di ultimazione dei lavori del permesso a costruire n.54/2007 e successive variazioni;
2.- del permesso di costruire n. 54 dell’11 dicembre 2007, come variato con P.a.C. n. 6 del 1° marzo 2010 e SCIA n. 42 del 7 luglio 2011;
3.- del richiamato programma integrato di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale (area Fonditori Salerno), adottato con deliberazione del Consiglio comunale di Pellezzano n. 16 del 26 aprile 2004 ed approvato con decreto assessorile della giunta regionale della Campania n. 574 del 16 novembre 2005, ove lesivo;
4.- della richiamata variante al Programma Integrato di Riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale (area Fonditori di Salerno), approvata con delibera di giunta comunale n. 25 del 12 febbraio 2009, ove e per quanto lesiva.
5.- di ogni altro atto preordinato, connesso e conseguente ove e per quanto lesivo dei diritti ed interessi dei ricorrenti.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Comune di Pellezzano in Persona del Sindaco P.T. e di Cooperativa Eden Park Sud;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Sentite le parti ai sensi dell’art. 60 cod. proc. amm.;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 6 dicembre 2012 il dott. Gianmario Palliggiano e uditi per le parti gli avv.ti Della Malva, Fortunato e Accarino.
Considerato che:
- il ricorso si manifesta irricevibile per tardività, posto che l’opera edilizia oggetto della controversia rientra nel progetto di riqualificazione dell’area cd. “ex Fonditori di Salerno”, progetto nel suo complesso conosciuto dai ricorrenti.
- Emerge al riguardo che, con ricorso R.G. n. 195/2012, proposto dinanzi a questo Tar, i ricorrenti hanno contestato i titoli edilizi rilasciati, dal comune di Pellezzano alla Finprogit s.r.l., per la riqualificazione di una parte dell’area in questione.
- Risulta pertanto che l’intervento edilizio, nel suo complesso, era ben noto ai ricorrenti già al momento della proposizione del precedente ricorso, depositato il 10 febbraio 2012. Peraltro, i ricorrenti, in data 26 settembre 2011, hanno presentato richiesta di accesso con la quale hanno chiesto di prendere visione e di estrarre copia di tutti gli atti in base ai quali sarebbero stati assentiti i lavori di cui al fondo confinante con quello proprio. La documentazione è stata ritirata il 15 novembre 2011.
- I permessi di costruire in variante, n. 54/2007 e n. 55/2007, sono conosciuti dai ricorrenti;ciò emerge dall’istanza di accesso agli atti, depositata il 16 aprile 2012, con la quale il ricorrente C rileva che, “nell’ambito della proprietà limitrofa della Eden Park sono in corso alcuni interventi edilizi, permesso di costruire n. 54/2007 del 22.12.2007 ed eventuali ulteriori autorizzazioni rilasciate dal Comune”;ed inoltre che “tali opere, tendenti alla realizzazione di un importante complesso edilizio, da quanto è possibile rilevare, appaiono in contrasto con le prescrizioni di zona”.
- I ricorrenti, in conclusione, erano a conoscenza degli elementi essenziali dei titoli edilizi autorizzativi e della loro presunta valenza lesiva già alla data di proposizione dell’istanza di accesso del 16 aprile 2012 anche in relazione alla circostanza che i lavori, visibili ed in avanzato stato di esecuzione, sono in corso di esecuzione da tempo (Consiglio di Stato, sez. I, 17 settembre 2012, n. 4153;T.A.R. Campania, Napoli, sez. VIII, 1 settembre 2011, n. 4277).
In conclusione il ricorso è irricevibile per tardività.
Le spese, in relazione alla pronuncia in rito, possono essere compensate.