TAR Roma, sez. 3Q, sentenza 2021-01-28, n. 202101196

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 3Q, sentenza 2021-01-28, n. 202101196
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202101196
Data del deposito : 28 gennaio 2021
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 28/01/2021

N. 01196/2021 REG.PROV.COLL.

N. 09587/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9587 del 2020, proposto da
M S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato P A, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, corso D'Italia 97;

contro

Regione Lazio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato F F, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

C Società Consortile per azioni, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Nico Moravia, Marco Giustiniani, Antonello Frasca, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Marco Giustiniani (Pavia E Ansaldo) in Roma, via Bocca di Leone n. 78;

per l'annullamento,

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

a) della Determinazione della Direzione Centrale Acquisti della Regione Lazio n. G12026 del 16.10.2020, resa nota con comunicazione prot. n. 896585 del 20.10.2020, recante ad oggetto “Gara comunitaria centralizzata a procedura aperta per l'affidamento del servizio di pulizia e sanificazione occorrente alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Lazio. Provvedimento di aggiudicazione per un importo complessivo pari ad € 302.288.579,79 i.e./60 mesi”, con la quale si deliberava l'aggiudicazione in favore di C Società Consortile per Azioni del Lotto n. 15 – IFO, oggetto del presente giudizio;

b) di tutti i verbali di gara, di tutti gli atti della procedura di gara, e comunque, di qualsivoglia altro atto e provvedimento di gara presupposto, conseguente e/o, comunque, connesso a quelli impugnati in via principale, ancorché sconosciuto, per i motivi di seguito indicati;

per quanto riguarda il ricorso incidentale presentato da C società consortile per azioni il 15\12\2020:

a) della Determinazione della Direzione Centrale Acquisti della Regione Lazio n. G12026 del 16 ottobre 2020, resa nota con comunicazione prot. n. 896585 del 20 ottobre 2020, recante ad oggetto “Gara comunitaria centralizzata a procedura aperta per l'affida-mento del servizio di pulizia e sanificazione occorrente alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Lazio. Provvedimento di aggiudicazione per un importo complessivo pari ad € 302.288.579,79 i.e./60 mesi”, nella parte in cui non ha rilevato l'inammissibilità/incongruità e comunque l'anomalia dell'offerta presentata da M s.r.l. relativamente al

LOTTO

15 della procedura di gara, anche a seguito dell'attivazione del sub-procedimento di verifica di congruità le per ulteriori offerte non risultate anomale, ai sensi dell'art. 97, comma 1, d.lgs. n. 50/2016;

b) di tutti gli atti della “Gara comunitaria centralizzata a procedura aperta per l'affidamento del servizio di pulizia e sanificazione occorrente alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Lazio. Provvedimento di aggiudicazione per un importo complessivo pari ad € 302.288.579,79 i.e./60 mesi” -

LOTTO

15 - nella parte in cui non hanno rilevato l'inammissibilità/incongruità e comunque l'anomalia dell'offerta presentata da M s.r.l. relativamente al predetto lotto della procedura di gara, tra cui – sempre in parte qua – in particolare:

- i verbali del 19, 20, 27 e 29 maggio 2020 (di apertura della busta economica e di predisposizione della graduatoria provvisoria);

- gli atti del sub-procedimento di verifica disposto nella seduta del 29 maggio 2020, svoltosi e conclusosi nelle sedute del 11 agosto 2020 (verbale non conosciuto), del 28 settembre 2020 e del 15 ottobre 2020;


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Regione Lazio e di C Società Consortile per Azioni;

Visti tutti gli atti della causa;

Visti gli artt. 74 e 120, co. 10, cod. proc. amm.;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 19 gennaio 2021 il dott. D T e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

Con il ricorso in esame, la ricorrente impugna gli atti con cui la Regione Lazio ha aggiudicato il lotto n. 15 della gara comunitaria centralizzata a procedura aperta per l'affidamento del servizio di pulizia e sanificazione occorrente alle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Lazio.

La ricorrente è l’attuale gestore del servizio.

In relazione al lotto n. 15, a seguito dell’espletamento della procedura di gara, M si classificava al terzo posto con punti 75,11/100, il consorzio C, con un punteggio di 76,73/100, si classificava al secondo posto, e veniva individuato come migliore offerente Meranese Servizi.

Meranese Servizi risultava aggiudicataria dei lotti n. 7, 8 e 11, raggiungendo così il limite massimo di lotti aggiudicabili stabilito dalla lex specialis.

Di conseguenza, con la Determinazione n. G12026 del 16.10.2020 il lotto n. 15 – IFO veniva aggiudicato al consorzio C, secondo classificato.

La ricorrente rappresenta che il consorzio C nasce a settembre 2017, con un capitale sociale di 100.000,00 euro, e la gara di cui si discute è del 2018, e ha valore di centinaia di milioni di euro.

Il Consorzio partecipa a cinque lotti, per un valore di oltre sessanta milioni complessivi.

Dalla dichiarazione modello 1.1 e 1.2 resa in gara, si rileva che a quella data (ma anche in data odierna) C ha cinque dipendenti. In assenza di struttura di impresa, e di requisiti, C ha partecipato alla gara essenzialmente in base all’avvalimento prestato da Unilabor, e con certificazioni di qualità cipriote.

C è il concorrente che, sul lotto 15, ha offerto il monte ore più basso, pari a 84.160,41 (il monte ore offerto dalla ricorrente M è di 100.778,31 ore).

C ha poi presentato, sempre per il lotto 15, l’offerta economica più bassa: euro 8.002.482,948, inferiore all’importo che la Regione aveva stimato per la sola manodopera.

E infatti nel Disciplinare si legge “Ai sensi dell’art. 23 comma 16 del Codice, i costi della manodopera sono stati stimati come di seguito indicato, sulla base dei prezzi di riferimento del

CCNL

Multiservizi e Pulizie” (disciplinare di gara, art. 2, pag. 9/10) laddove si legge per il lotto 15 - IFO, un importo stimato annuo di € 1.712.939,59, e dunque l’importo complessivo quinquennale di € 8.564.697,95.

Alla pubblica udienza del 19.01.2021 la causa è stata posta in decisione.

1) La ricorrente sostiene che l’aggiudicataria C “avrebbe dovuto essere esclusa, per l’omessa comunicazione di perdita dei requisiti”.

Tra i requisiti previsti dal disciplinare per la partecipazione alla gara, all’art.5 (pag.12), era previsto tra i “Requisiti di capacità tecnica e professionale” (a pag.14):

8. Avere stipulato/avere in corso nell’ultimo triennio antecedente la pubblicazione della gara sulla GURI, almeno due contratti aventi ad oggetto il servizio di pulizia e sanificazione presso strutture sanitarie pubbliche o private. La dichiarazione deve indicare: committente, descrizione sintetica del servizio offerto e anno di riferimento”.

Per soddisfare il requisito di capacità tecnica del contratto per servizi analoghi il Consorzio C si è avvalsa del requisito della

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