TAR Roma, sez. II, sentenza 2020-07-20, n. 202008415
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Testo completo
Pubblicato il 20/07/2020
N. 08415/2020 REG.PROV.COLL.
N. 16158/2019 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 16158 del 2019, proposto dalla società D.T.V. di della Torre & Veneziano a r.l. - in liquidazione, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dall'avvocato L Z, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Roma, via Ulpiano 29;
contro
la Città Metropolitana di Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dall'avvocato M S, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso l’Avvocatura in Roma, via IV Novembre 119/A;
l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto ex lege presso l’Avvocatura in Roma, via dei Portoghesi n. 12;
la Regione Lazio, in persona del Presidente pro tempore , rappresentata e difesa dall'avvocato Teresa Chieppa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso l’Avvocatura regionale in Roma, via Marcantonio Colonna n.27;
per l'annullamento
- della Determinazione Dirigenziale R.U. 3974 del 14.10.2019, assunta dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, Dipartimento IV “Tutela e Valorizzazione Ambientale”, Servizio 1 “Gestione Rifiuti”, avente ad oggetto “Diniego di rinnovo dell’autorizzazione per l’attività di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali non pericolosi per l’impianto sito in Vicolo Pian Due Torri n. 60, Comune di Roma (RM) della DTV srl di Della Torre e Veneziano rilasciata ai sensi dell’art. 208 del D.lgs. 152/06 dal Commissario Delegato per l’emergenza ambientale nel territorio della Regione Lazio con Decreto n. 284 del 20/12/2004 e successivi rinnovi”, comunicata a mezzo pec in pari data;
nonché dei seguenti ulteriori atti
- comunicazione di avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione prot. CMRC-2018-0153468 del 29.08.2018, assunta da Città Metropolitana di Roma Capitale;
- parere dell’Autorità di Bacino prot. n. 4343 del 16.07.2018;
- verbale di conferenza di servizi istruttoria del 13.07.2018;
- parere dell’Autorità di Bacino prot. n. 7400 del 06.12.2018;
- nota di avvio della conferenza di servizi decisoria prot. CMRC-2019-57669 del 05.04.2019 della Città Metropolitana di Roma Capitale;
- verbale di conferenza di servizi decisoria del 18.06.2019;
- parere della Regione Lazio prot. n. 112315 del 19.07.2019;
e comunque di ogni altro atto antecedente, conseguente o comunque connesso, anche se non conosciuto, a quelli sopra indicati;
con contestuale domanda di condanna al risarcimento dei danni nella misura di euro 966.670,00 o nella diversa misura che sarà dimostrata in corso di causa, o comunque ritenuta equa e di giustizia, oltre interessi e rivalutazione monetaria.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio in giudizio della Città Metropolitana di Roma Capitale, della Regione Lazio e dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 3 giugno 2020 la dott.ssa M P e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. La società ricorrente ha impugnato il provvedimento con il quale la Città Metropolitana ha negato il rinnovo dell'autorizzazione per l’attività di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali non pericolosi per l'impianto sito in vicolo Pian Due Torri n. 60 in quanto secondo il parere espresso all’Autorità di bacino del Fiume Tevere, con nota prot. n.117859 del 16.7.2018, “l’area interessata dalle attività in oggetto occupa una superficie totale di 4.800 mq, con una superficie coperta di 2.500 mq interessata da un capannone, una tettoia, un deposito, un’area stoccaggio, uffici e impiantistica, per operazioni relative alla gestione di rifiuti classificati speciali non pericolosi, a mezzo di operazione di recupero e successivo avvio ad attività produttive di settore e ricade nel Piano di Bacino del fiume Tevere – Piano stralcio per il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla foce – PS5 – nel corridoio fluviale del Tevere e risulta essere interessata da rischio di esondazione del Fiume Tevere, in fascia AA, così come rappresentata nella Tav. P5Cf. Questa fascia identifica la zona di massimo deflusso delle piene di riferimenti in cui deve essere assicurata la massima officiosità idraulica ai fini della salvaguardia idraulica della città.
1.2. La D.T.V. di Della Torre & Veneziano s.r.l. ha esposto: a) che è stata autorizzata, sin dal 1989, allo svolgimento dell’attività di stoccaggio e trattamento ai fini del recupero di rifiuti speciali non pericolosi (carta e cartone) e di avere ottenuto la proroga di tale autorizzazione sino al 2004, anno in cui la Regione Lazio ha definitivamente approvato il progetto del predetto impianto, con conseguente rilascio dell’autorizzazione ordinaria della durata di cinque anni, ai sensi dell’art. 28, comma 3, del D.lgs. 22/1997, poi sostituito dall’art. 208, del D.lgs. 152/2006; b) che , a seguito dell’entrata in vigore del citato D.lgs. n. 152/2006, la D.T.V. è stata nuovamente autorizzata alla prosecuzione dell’attività sino al 2019; c) che, con comunicazione del 4.12.2017, la società ha autocertificato la sussistenza delle condizioni di legge per la prosecuzione dell’attività nel periodo 19.12.2019 – 19.12.2024; d) che, con nota del 28.9.2018, prot. 153468 recante “comunicazione di avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione per il procedimento relativo alla valutazione delle condizioni e dei titoli necessari relativa all’attività di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali non pericolosi”, la Città Metropolitana di Roma Capitale, Dipartimento IV “Tutela e Valorizzazione Ambientale”, Servizio 1 – “Gestione Rifiuti”, ha notiziato la ricorrente: di aver ricevuto in data 27.4.2018 dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere la nota prot. n. 71037, con la quale è stato rilevato che “da un primo esame l’ubicazione dell’impianto sembrerebbe ricadere nel contesto pianificatorio di competenza del Corridoio fluviale del Fiume Tevere – fascia AA, come definito nell’ambito del vigente Piano di bacino del Fiume Tevere – V stralcio funzionale per il tratto metropolitano da Castel Giubileo alla foce – P.S.5 (variante) approvato con DPCM 10 aprile 2013 (pubblicato in GURI del 12 agosto 2013)”; di avere, quindi, avviato, con nota prot. 112351 del 5.7.2018, apposita conferenza istruttoria, invitando a parteciparvi l’Autorità di Bacino ed il Comune di Roma; - di avere appreso nel corso della conferenza di servizi, tenutasi in data 13.7.2018, dall’Autorità di Bacino che l’impianto della D.T.V., ricadendo nella fascia AA (zona di massimo deflusso delle piene di riferimento in cui deve essere assicurata la massima officiosità idraulica) del Piano di stralcio per il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla Foce – PS5, avrebbe dovuto essere assoggettato all’applicazione delle disposizioni ricomprese fra le norme tecniche di attuazione al P.S.5 ed, in particolare, all’art. 20, comma 1, n.t.a., in base al quale nella fascia AA “sono vietate le attività di estrazione di materiale inerte da alvei fluviali, apertura di discariche, deposito di sostanze pericolose e di materiali a cielo aperto e smaltimento di RSU” e, comma 2, ai sensi del quale “per le suddette attività, già autorizzate o concesse alla