TAR Roma, sez. 1B, sentenza breve 2024-10-28, n. 202418876

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 1B, sentenza breve 2024-10-28, n. 202418876
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202418876
Data del deposito : 28 ottobre 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 28/10/2024

N. 18876/2024 REG.PROV.COLL.

N. 10016/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 10016 del 2024, proposto da:
Fabbrica D'Armi P B S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato M G, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Ministero della Difesa, in persona del Ministro p.t. Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale sono domiciliati ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;



per l'annullamento

previa sospensiva e previa adozione delle misure cautelari più idonee alla tutela delle ragioni della ricorrente

- della determina n. 1501/4/9-40 di prot. datata 31 luglio 2024 (doc. 1), con la quale il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Centro Unico Contrattuale ha escluso la Fabbrica d’armi P B S.p.a. dalla partecipazione alla gara avente ad oggetto la fornitura di 22.000 pistole semiautomatiche in calibro 9 parabellum, di dimensioni adatte alla portabilità occulta, per il personale dell’Arma dei Carabinieri autorizzato all’uso degli abiti civili (C.I.G. B1708BA39E – C.U.P. D59I24000350001), indetta con bando di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE in data 2 maggio 2024 (doc. 1);

- del verbale di valutazione delle offerte tecniche (documentazione tecnica e campioni) n. 1 della Commissione Giudicatrice, datato 19 luglio 2024 (doc. 2);

- del provvedimento n. 1419 R.U.A. datato 21 agosto 2024, con il quale il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – VI Reparto – SM – Ufficio Approvvigionamenti ha decretato la mancata aggiudicazione della gara avente ad oggetto la fornitura di 22.000 pistole semiautomatiche in calibro 9 parabellum, di dimensioni adatte alla portabilità occulta, per il personale dell’Arma dei Carabinieri autorizzato all’uso degli abiti civili (C.I.G. B1708BA39E – C.U.P. D59I24000350001), indetta con bando di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE in data 2 maggio 2024 (doc. 3);

- se ed in quanto occorra, dell’art. 16 del disciplinare di gara e dell’art. 1 del documento “Modalità di presentazione dell’offerta (doc. 4-5);

- di ogni ulteriore atto presupposto, connesso e consequenziale, ancorché non conosciuto.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero della Difesa e del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 16 ottobre 2024 il dott. C V e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO

Con decreto n. 535 R.U.A. datato 11 aprile 2024, il Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri ha bandito la “procedura aperta”, ai sensi dell'art. 71 del D. Lgs. n. 36 del 31 marzo 2023, per la fornitura di n. 22.000 pistole semiautomatiche calibro 9 “parabellum”, di dimensioni adatte alla portabilità occulta, per il personale dell’Arma dei Carabinieri autorizzato all’uso degli abiti civili (doc. 6 ric.).

L’importo complessivo della procedura veniva stimato in € 9.918.040,00 (IVA esclusa) e, in data 2 maggio 2024, il relativo bando di gara veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

Secondo quanto previsto dal disciplinare di gara, l’offerta tecnica doveva includere una campionatura di armi (6 pistole della stessa marca e modello comprensive di accessori), la documentazione tecnica contenente la descrizione del prodotto oggetto della fornitura, e le ulteriori certificazioni e autocertificazioni indicate nel documento denominato “Modalità di presentazione dell’offerta” e nel documento denominato “Parametri di valutazione dell’offerta”, allegati al disciplinare. Insieme alla fornitura, il disciplinare prevedeva un periodo di garanzia nel quale, in caso di inefficienze delle pistole oggetto d’appalto o di decadimento delle caratteristiche tecniche richieste, l’operatore economico avrebbe dovuto procedere alla riparazione delle armi e alla riconsegna entro tempi definiti. Quanto al criterio di aggiudicazione dell’appalto, esso veniva individuato nell’ “offerta economicamente più vantaggiosa”, con possibilità di aggiudicare la gara anche nel caso di una sola offerta valida (doc. 7 ric. - bando di gara).

In data 28 giugno 2024 presentavano tempestive offerte le imprese Fabbrica d’armi P B S.p.a. e T.F.C. S.r.l.

In data 3 luglio 2024, la S.A., esaminata la documentazione amministrativa presentata dagli operatori economici ammetteva entrambi gli operatori al prosieguo della procedura di gara. Successivamente, in sede di valutazione della offerta tecnica presentata dalla ditta Beretta S.p.a., la Commissione di gara segnalava di non aver rinvenuto, nella “busta virtuale” presentata dalla ricorrente:

- la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001-2015, in corso di validità, rilasciata da Ente accreditato;

- l’autocertificazione riguardante la disponibilità di uno stabilimento/opificio ove avrebbero dovuto essere effettuate le riparazioni conseguenti a eventuali malfunzionamenti delle pistole, con indicazione dell’indirizzo e delle connesse autorizzazioni di polizia per lo stoccaggio/lavorazione delle armi.

Seguiva richiesta di chiarimenti da parte del Centro Unico Contrattuale (doc. 9 ric.), riscontrata da Beretta S.p.a. con lettera del 18 luglio 2024 (doc. 10 ric.) nella quale la Società esponeva di aver inserito il documento attestante la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001-2015 all’interno della busta amministrativa, precisando inoltre che la riparazione si sarebbe svolta presso lo stabilimento “storico” della Società, sito in Gardone Val Trompia, alla via P B n. 18 come, a suo avviso, logicamente evincibile già dal testo della stessa proposta tecnica presentata. La società ricorrente allegava inoltre l’autocertificazione con l’indirizzo dello stabilimento manutentivo, con relativa copia della licenza ex art. 28 TULPS rilasciata dal Prefetto di Brescia.

I chiarimenti prodotti non veniva ritenuti esaustivi dalla SA, la quale riteneva comunque che l’offerta tecnica presentata da Beretta S.p.a. fosse in origine incompleta per mancanza della predetta autocertificazione e che tale carenza non fosse emendabile tramite soccorso istruttorio, in quanto strumento utilizzabile solo per sanare le carenze della documentazione amministrativa, ma non quelle dell’offerta tecnica.

Il Centro Unico Contrattuale disponeva quindi l’esclusione dalla procedura della Fabbrica d’armi P B S.p.a. con determina n. 1501/4/9-40 di prot. datata 31 luglio 2024 (provvedimento impugnato doc. 1).

Veniva parimenti esclusa, sebbene per motivi differenti, anche la seconda ditta concorrente.

Per effetto dell’esclusione dalla gara di entrambe le ditte offerenti, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con decreto n. 1419 R.U.A. del 21 agosto 2024, dichiarava la mancata aggiudicazione della gara (doc. 3 ric.).

Con ricorso notificato il 30 settembre 2024 e depositato il successivo

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