TAR Venezia, sez. I, ordinanza collegiale 2009-12-03, n. 200900153

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Venezia, sez. I, ordinanza collegiale 2009-12-03, n. 200900153
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Venezia
Numero : 200900153
Data del deposito : 3 dicembre 2009
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 02256/2009 REG.RIC.

N. 00153/2009 REG.ORD.COLL.

N. 02256/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

Sul ricorso numero di registro generale 2256 del 2009, proposto da:


C.E.St. Srl, rappresentato e difeso dall'avv. F C, con domicilio eletto presso F C in Venezia-Mestre, piazza Ferretto, 22;


contro

Comune di Vedelago, rappresentato e difeso dagli avv. G S, F S G, con domicilio eletto presso F S G in Venezia, Dorsoduro, 3593;
Comune di Montebelluna, Comune di Trevignano, in persona dei Sindaci p.t., entrambi non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

del provvedimento del Comandante della Polizia Locale del Comune intimato prot. n. 18217 dd. 25.8.2009 ad oggetto il provvedimento di diniego di rilascio della deroga al divieto di transito sulla Via Terza Armata di Barcon;
della nota comunale prot. n. 16730c dd. 31.7.2009;
nonchè di ogni atto annesso, connesso e presupposto..


Visto il ricorso con i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Vedelago;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 2 dicembre 2009 il dott. Riccardo Savoia e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;


Considerato, ai fini della delibazione della domanda cautelare, che il Collegio ritiene opportuno che la Provincia di Treviso, nell’esercizio delle proprie competenze in materia di viabilità, proceda all’indizione di una conferenza di servizi con la partecipazione dei comuni interessati, quale modulo organizzativo maggiormente idoneo alla valutazione delle possibili soluzioni atte a consentire alla ricorrente di accedere alla cava con mezzi superiori a 12 tonnellate;

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