TAR Roma, sez. III, ordinanza cautelare 2020-01-22, n. 202000311
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Pubblicato il 22/01/2020
N. 00311/2020 REG.PROV.CAU.
N. 15138/2019 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 15138 del 2019, proposto da
M R F, rappresentata e difesa dall'avvocato P M, con domicilio digitale in atti e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato G C in Roma, via di Villa Pepoli, n. 4;
contro
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ministero della Salute, Università degli Studi di Bologna “Alma Mater Studiorum”, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi della Campania “L V”, Università degli Studi dell’Insubria di Varese, Università degli Studi di Salerno e di Fisciano, Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Chieti “Gabriele D’Annunzio”, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Catanzaro “Magna Graecia”, Università degli Studi di Milano Bicocca, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi di Pisa, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Università degli Studi di Sassari, Università degli Studi di Torino, Università degli Studi di Udine e Università degli Studi di Verona, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, tutti rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
Consorzio Interuniversitario Cineca, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;
nei confronti
Serena De Marino e Serena Di Sarli, entrambe non costituiti in giudizio;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
a) della graduatoria di merito nominativa pubblicata in data 1° ottobre 2019 nella parte in cui la ricorrente risulta collocato in posizione n. 14537 con punti 38.70 in riferimento al sostenuto esame per l’ammissione al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi della Campania “L V” a.a. 2019/2020 svolta il 3 settembre 2019 presso il Palapartenope 9, e, quindi, in posizione non utile ai fini dell’immatricolazione al corso di laurea, nonché di tutti gli altri atti presupposti, preordinati alla formazione della graduatoria impugnata connessi e conseguenti;
b) del decreto del Rettore dell’Università degli Studi della Campania “L V”, ignoti data e numero, di approvazione e pubblicazione della predetta graduatoria nazionale definitiva di merito per l’accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria e Protesi Dentaria a.a. 2019/2020 e delle prove di concorso, nei limiti di cui sopra;
c) dei successivi scorrimenti di graduatoria nella parte in cui non consentono l’iscrizione di parte ricorrente;
d) del provvedimento di non ammissione, ovvero diniego tacito, dell’odierno ricorrente al corso di laurea in medicina e chirurgia a.a. 2019/2020 presso l’Università indicata come prima scelta in epigrafe o, comunque, presso quelle successivamente indicate al momento della domanda di partecipazione alla prova concorsuale, previa declaratoria del diritto del ricorrente ad iscriversi al suddetto corso;
e) della prova di ammissione così come predisposta e, in particolare, dei quesiti ambigui ed inadeguati meglio specificati in atti, nella parte in cui pregiudicano la collocazione del ricorrente ed in particolare, dei quesiti n. 3, 28, 57, 58, 60 (della prova pubblicata dal MIUR con l’indicazione delle relative soluzioni);
f) dei decreti ignoti data e numero con cui è stata nominata la commissione incaricata alla predisposizione dei quesiti per le prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato nazionale per l’a.a. 2019/2020 e dei decreti con cui è stata nominata la commissione di esperti per la validazione delle domande;
g) del d.m. 12 dicembre 2018 prot. n. 34755 con il quale è stato nominato il Gruppo di lavoro per la revisione delle modalità e dei contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale di cui agli artt. 1 e 2 della legge n. 264/99 e delle relative determinazioni finali;
h) del d.r. n. 302 del 29 marzo 2019, con il quale sono state approvate le determinazioni assunte dal Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo resistente, sulla base della rilevazione del potenziale formativo in merito al numero dei posti disponibili per le immatricolazioni a.a. 2019/2020, inferiore rispetto alle effettive potenzialità;
i) della documentazione ignota data e numero, relativa alla determinazione del fabbisogno professionale per il Servizio Sanitario nazionale dei medici chirurghi per l’anno accademico 2019/2020 che il Ministero della salute ha effettuato ai sensi dell’art. 6 ter del d.lgs. n. 502/1992 trasmessa alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano in vista dell’Accordo Formale;
j) dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, d.lgs. n. 281/97, art. 4, comma 1, recante “Determinazione del fabbisogno per l’anno accademico 2019/2020, dei laureati magistrali a ciclo unico, dei laureati delle professioni sanitarie e dei laureati magistrali delle professioni sanitarie, a norma dell’art. 6 ter del decreto legislativo 30/12/1992 n. 502 e succ. mod.” rep. n. 108/CSR del 27 giugno 2019;
k) il D.I. n. 593 del 27 giugno 2019 con il quale il MIUR di concerto con il Ministero della Salute ha definito il numero dei posti disponibili per le immatricolazioni a.a. 2019/2020 al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e Protesi dentaria nonché, ove occorra, dei relativi allegati e di tutti i provvedimenti in esso richiamati e/o menzionati nella parte in cui sono stati ridotti in virtù di un’istruttoria superficiale non rispettando il reale fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo;
l) il D.I. n. 595 del 27 giugno 2019 con il quale il MIUR di concerto con il Ministero della Salute ha definito il numero dei posti disponibili per le immatricolazioni a.a. 2019/2020 al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia nonché, ove occorra, dei relativi allegati e di tutti i provvedimenti in esso richiamati e/o menzionati nella parte in cui sono stati ridotti in virtù di un’istruttoria superficiale non rispettando il reale fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo;
m) dei verbali e degli atti, ignoti data e numero, relativi alla valutazione circa la compatibilità tra l'offerta formativa delle Università ed il fabbisogno professionale;
n) degli atti di programmazione dell’Università resistente, nella parte in cui si procede alla previsione di poter bandire un numero di posti inferiori rispetto alle effettive possibilità didattiche;
o) del D.M. n. 28 giugno 2019 n. 597, adottato di concerto con il Ministero della Salute, con cui sono stati determinati i posti per le immatricolazioni al corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia e Odontoiatria a Protesi dentaria a.a. 2019/2020 per i candidati non comunitari residenti all’estero;
p) di ogni altro atto preordinato, connesso e consequenziale;
in subordine, per l’annullamento, previa sospensione
q) del decreto ministeriale n. 277 del 28 marzo 2019, e degli Allegati costituenti parte integrante del primo, che definiscono le modalità e i contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea a ciclo unico in lingua italiana ad accesso programmato nazionale a.a. 2019/2020, nei limiti di seguito indicati;
r) del Bando di Concorso per l’accesso ai Corsi di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria a.a. 2019/2020 dell’Università degli Studi della Campania “L V” d.d.r. n. 625/2019;
s) della documentazione distribuita al ricorrente nella parte in cui è previsto il sistema di abbinamento della prova e, segnatamente, della scheda risposte alla scheda anagrafica a mezzo di etichette autoadesive;
m) degli stessi predetti provvedimenti per gli ulteriori motivi e nei limiti che verranno specificati nel ricorso;
n) del verbale redatto dalla Commissione istituite per il Test d’ingresso Medicina 2019 che hanno operato in data 3 settembre 2019 presso il Palapartenope 9;
o) una agli atti preordinati, connessi e consequenziali;
per l’accertamento del diritto di parte ricorrente all’attribuzione del maggior punteggio e, segnatamente, di punti 47.4 e la conseguente ricollocazione in graduatoria;
per l’accertamento del diritto di parte ricorrente di essere ammesso al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria e Protesi Dentaria a.a. 2019/2020 e di ottenere, quindi, il risarcimento del danno in forma specifica, sub specie dell’ammissione, anche in soprannumero, al corso de quo presso l’Università degli Studi della Campania “L V” indicata come prima scelta o in subordine presso le sedi indicate a seguire nella domanda;
o, in subordine per l’accertamento del diritto di parte ricorrente ad ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi a causa del diniego all’iscrizione opposta;a) della graduatoria di merito nominativa pubblicata in data 1° ottobre 2019 nella parte in cui la ricorrente risulta collocato in posizione n. 14537 con punti 38.70 in riferimento al sostenuto esame per l’ammissione al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi della Campania “L V” a.a. 2019/2020 svolta il 3 settembre 2019 presso il Palapartenope 9, e, quindi, in posizione non utile ai fini dell’immatricolazione al corso di laurea, nonché di tutti gli altri atti presupposti, preordinati alla formazione della graduatoria impugnata connessi e conseguenti;
b) del decreto del Rettore dell’Università degli Studi della Campania “L V”, ignoti data e numero, di approvazione e pubblicazione della predetta graduatoria nazionale definitiva di merito per l’accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria e Protesi Dentaria a.a. 2019/2020 e delle prove di concorso, nei limiti di cui sopra;
c) dei successivi scorrimenti di graduatoria nella parte in cui non consentono l’iscrizione di parte ricorrente;
d) del provvedimento di non ammissione, ovvero diniego tacito, dell’odierno ricorrente al corso di laurea in medicina e chirurgia a.a. 2019/2020 presso l’Università indicata come prima scelta in epigrafe o, comunque, presso quelle successivamente indicate al momento della domanda di partecipazione alla prova concorsuale, previa declaratoria del diritto del ricorrente ad iscriversi al suddetto corso;
e) della prova di ammissione così come predisposta e, in particolare, dei quesiti ambigui ed inadeguati meglio specificati in atti, nella parte in cui pregiudicano la collocazione del ricorrente ed in particolare, dei quesiti n. 3, 28, 57, 58, 60 (della prova pubblicata dal MIUR con l’indicazione delle relative soluzioni);
f) dei decreti ignoti data e numero con cui è stata nominata la commissione incaricata alla predisposizione dei quesiti per le prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato nazionale per l’a.a. 2019/2020 e dei decreti con cui è stata nominata la commissione di esperti per la validazione delle domande;
g) del d.m. 12 dicembre 2018 prot. n. 34755 con il quale è stato nominato il Gruppo di lavoro per la revisione delle modalità e dei contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale di cui agli artt. 1 e 2 della legge n. 264/99 e delle relative determinazioni finali;
h) del d.r. n. 302 del 29 marzo 2019, con il quale sono state approvate le determinazioni assunte dal Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo resistente, sulla base della rilevazione del potenziale formativo in merito al numero dei posti disponibili per le immatricolazioni a.a. 2019/2020, inferiore rispetto alle effettive potenzialità;
i) della documentazione ignota data e numero, relativa alla determinazione del fabbisogno professionale per il Servizio Sanitario nazionale dei medici chirurghi per l’anno accademico 2019/2020 che il Ministero della salute ha effettuato ai sensi dell’art. 6 ter del d.lgs. n. 502/1992 trasmessa alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano in vista dell’Accordo Formale;
j) dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, d.lgs. n. 281/97, art. 4, comma 1, recante “Determinazione del fabbisogno per l’anno accademico 2019/2020, dei laureati magistrali a ciclo unico, dei laureati delle professioni sanitarie e dei laureati magistrali delle professioni sanitarie, a norma dell’art. 6 ter del decreto legislativo 30/12/1992 n. 502 e succ. mod.” rep. n. 108/CSR del 27 giugno 2019;
k) il D.I. n. 593 del 27 giugno 2019 con il quale il MIUR di concerto con il Ministero della Salute ha definito il numero dei posti disponibili per le immatricolazioni a.a. 2019/2020 al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e Protesi dentaria nonché, ove occorra, dei relativi allegati e di tutti i provvedimenti in esso richiamati e/o menzionati nella parte in cui sono stati ridotti in virtù di un’istruttoria superficiale non rispettando il reale fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo;
l) il D.I. n. 595 del 27 giugno 2019 con il quale il MIUR di concerto con il Ministero della Salute ha definito il numero dei posti disponibili per le immatricolazioni a.a. 2019/2020 al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia nonché, ove occorra, dei relativi allegati e di tutti i provvedimenti in esso richiamati e/o menzionati nella parte in cui sono stati ridotti in virtù di un’istruttoria superficiale non rispettando il reale fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo;
m) dei verbali e degli atti, ignoti data e numero, relativi alla valutazione circa la compatibilità tra l'offerta formativa delle Università ed il fabbisogno professionale;
n) degli atti di programmazione dell’Università resistente, nella parte in cui si procede alla previsione di poter bandire un numero di posti inferiori rispetto alle effettive possibilità didattiche;
o) del D.M. n. 28 giugno 2019 n. 597, adottato di concerto con il Ministero della Salute, con cui sono stati determinati i posti per le immatricolazioni al corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia e Odontoiatria a Protesi dentaria a.a. 2019/2020 per i candidati non comunitari residenti all’estero;
p) di ogni altro atto preordinato, connesso e consequenziale;
in subordine, per l’annullamento, previa sospensione
q) del decreto ministeriale n. 277 del 28 marzo 2019, e degli Allegati costituenti parte integrante del primo, che definiscono le modalità e i contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea a ciclo unico in lingua italiana ad accesso programmato nazionale a.a. 2019/2020, nei limiti di seguito indicati;
r) del Bando di Concorso per l’accesso ai Corsi di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria a.a. 2019/2020 dell’Università degli Studi della Campania “L V” d.d.r. n. 625/2019;
s) della documentazione distribuita al ricorrente nella parte in cui è previsto il sistema di abbinamento della prova e, segnatamente, della scheda risposte alla scheda anagrafica a mezzo di etichette autoadesive;
m) degli stessi predetti provvedimenti per gli ulteriori motivi e nei limiti che verranno specificati nel ricorso;
n) del verbale redatto dalla Commissione istituite per il Test d’ingresso Medicina 2019 che hanno operato in data 3 settembre 2019 presso il Palapartenope 9;
o) una agli atti preordinati, connessi e consequenziali;
per l’accertamento del diritto di parte ricorrente all’attribuzione del maggior punteggio e, segnatamente, di punti 47.4 e la conseguente ricollocazione in graduatoria;
per l’accertamento del diritto di parte ricorrente di essere ammesso al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria e Protesi Dentaria a.a. 2019/2020 e di ottenere, quindi, il risarcimento del danno in forma specifica, sub specie dell’ammissione, anche in soprannumero, al corso de quo presso l’Università degli Studi della Campania “L V” indicata come prima scelta o in subordine presso le sedi indicate a seguire nella domanda;
o, in subordine per l’accertamento del diritto di parte ricorrente ad ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi a causa del diniego all’iscrizione opposta;
nonché, in ulteriore subordine, per l’annullamento dell’intera procedura de qua per i motivi appresso specificati;
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell'Istruzione dell’Università e della Ricerca, del Ministero della Salute, dell’Università degli Studi di Bologna “Alma Mater Studiorum”, dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dell’Università degli Studi di Brescia, dell’Università degli Studi di Cagliari, dell’Università degli Studi di Catania, dell’Università degli Studi della Campania “L V”, dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, dell’Università degli Studi di Salerno e di Fisciano, dell’Università degli Studi di Ferrara, dell’Università degli Studi di Firenze, dell’Università degli Studi di Chieti “Gabriele D’Annunzio”, dell’Università degli Studi di Genova, dell’Università degli Studi dell’Aquila, dell’Università degli Studi di Catanzaro “Magna Graecia”, dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, dell’Università degli Studi del Molise, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Università degli Studi di Parma, dell’Università degli Studi di Pavia, dell’Università degli Studi di Perugia, dell’Università degli Studi di Pisa, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, dell’Università degli Studi di Sassari, dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università degli Studi di Udine e dell’Università degli Studi di Verona;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 15 gennaio 2020 la dott.ssa E M e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Considerato che l’istanza cautelare in esame concerne le prove selettive, finalizzate all’immatricolazione presso la facoltà di Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria e Protesi Dentaria per l’anno accademico 2019/2020;
Considerato che, fra i criteri legislativamente dettati per la determinazione di tali posti, quello della capacità formativa degli Atenei ha carattere prioritario e determinante (CEDU, 2 aprile 2013 – ricorsi 25851/09, 29284/09, 64090/09 – Tarantino e altri c. Italia), non potendosi ritenere corrispondente a tutela del diritto allo studio, di cui all’art. 34 della Costituzione, la mera indiscriminata ammissione a corsi di istruzione superiore di qualsiasi soggetto richiedente, ove le strutture organizzative predisposte non siano idonee a garantirne l’adeguata formazione professionale;
Considerato, inoltre, che lo stesso articolo 34 della Costituzione pone come tendenziale obiettivo il raggiungimento dei superiori gradi di istruzione per i più capaci e meritevoli, ponendo sostanzialmente un vincolo per il rispetto delle graduatorie di merito, ove l’accesso a detti gradi superiori di studio sia frutto di prove selettive (con ulteriore ostacolo per misure cautelari che sconvolgano l’ordine di graduatoria in questione, sulla base di meri dati presuntivi);
Rilevato il forte incremento dei posti disponibili per le immatricolazioni al primo anno, registrato nell’anno accademico in corso (per un totale di 11.568 posti) rispetto agli anni precedenti;
Rilevato che la domanda di posti ulteriori risulta formulata in modo astratto, non avendo parte ricorrente fornito la prova della possibilità concreta di fruire - in ragione del punteggio conseguito e della posizione in graduatoria - di tali posti (c.d. “prova di resistenza”);
Ritenuto che la reiterata segnalazione, da parte degli organi di stampa, di una imminente, forte carenza di personale medico – oltre a proiettarsi prevalentemente sul personale specializzato, la cui formazione richiede adeguata erogazione di risorse finanziarie – non possa comunque consentire al giudice amministrativo di sostituirsi all’amministrazione, nell’individuare i limiti delle risorse assegnabili e la pianificazione dei modelli organizzativi più idonei ad assicurare il superamento delle criticità segnalate, senza sminuire il livello qualitativo del servizio sanitario nazionale;
Ritenuto che, con riferimento ai numerosi quiz contestati, vengono proposte critiche che entrano nell’area dell’opinabile, senza che siano provati travalicamenti nell’area dell’irragionevole e dell’illogico;
Ritenuto, in ogni caso, che - pur dovendosi prendere atto delle relazioni tecniche allegate da parte ricorrente sulle criticità/ambiguità dei quesiti nn. 28, 57, 58, 60 oltre che del n.