TAR Roma, sez. III, sentenza 2019-10-14, n. 201911845

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. III, sentenza 2019-10-14, n. 201911845
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 201911845
Data del deposito : 14 ottobre 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 14/10/2019

N. 11845/2019 REG.PROV.COLL.

N. 14820/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14820 del 2018, proposto da
I D S, rappresentata e difesa dall'avvocato C P Q, con domicilio digitale in atti e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Carso, n. 57;

contro

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Università degli Studi di Roma “ La Sapienza ”, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore , tutti rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
CINECA – Consorzio Interuniversitario del Calcolo Automatico, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

nei confronti

Federico Falchetti, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- del provvedimento di non ammissione di parte ricorrente al corso di laurea in medicina e chirurgia, per l’a.a. 2018/2019, presso l’Università indicata in epigrafe o, comunque, presso quelle successivamente indicate al momento della domanda di partecipazione alla prova concorsuale, previa declaratoria del diritto di parte ricorrente ad iscriversi al suddetto corso;

- della graduatoria nazionale di merito nominativa pubblicata il 2 ottobre 2018, secondo le indicazioni di cui al Decreto Ministeriale 26 aprile 2018 n. 337 ed allegati, nonchè i relativi scorrimenti e/o ulteriori avvisi, nella parte in cui non colloca parte ricorrente in posizione utile alla immatricolazione, nonché, ove occorra, di tutti i provvedimenti in essa richiamati e/o menzionati;

- del materiale di prova dei candidati (elaborato, punteggio e modulo anagrafica), pubblicato sul portale Universitaly e del punteggio ottenuto dai candidati secondo il codice etichetta, pubblicato sul sito http://accessoprogrammato.miur.it, secondo le indicazioni di cui all’allegato 2 del Decreto Ministeriale 26 aprile 2018 n. 337;

- del decreto-bando, emanato dal Rettore dell’Università indicata in epigrafe, con il quale è stato attivato il corso di laurea in medicina e chirurgia ed odontoiatria e protesi dentaria a numero programmato, per l’anno accademico 2018/2019, nonché, ove occorra, di tutti i provvedimenti in esso richiamati e/o menzionati ovvero delle pregresse relative delibere, ancorché non conosciute, adottate dagli organi accademici competenti;

- del Decreto Ministeriale 26 aprile 2018 n. 337 “ Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico ad accesso programmato nazionale a.a. 2018/2019 ”, nonché, ove occorra, dei relativi allegati e di tutti i provvedimenti in esso richiamati e/o menzionati;

- del Decreto Ministeriale 28 giugno 2018 n. 524 “ Definizione dei posti disponibili per le immatricolazioni al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia a.a. 2018/2019 ”, nonché, ove occorra, dei relativi allegati e di tutti i provvedimenti in esso richiamati e/o menzionati;

- del Decreto Ministeriale 28 giugno 2018 n. 523 “ Definizione dei posti disponibili per le immatricolazioni al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria a.a. 2018/2019 ”, nonché, ove occorra, dei relativi allegati e di tutti i provvedimenti in esso richiamati e/o menzionati;

- del Decreto Ministeriale 28 giugno 2018 n. 520 “ Definizione del contingente di posti destinati ai candidati non comunitari residenti all’estero per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, veterinaria, Architettura, professioni sanitarie a.a. 2018/2019 ”, nonché, ove occorra, dei relativi allegati e di tutti i provvedimenti in esso richiamati e/o menzionati;

- di tutti gli atti ed i verbali dei lavori relativi alla predisposizione della prova di accesso ai corsi di laurea predetti da parte del MIUR e/o di altro soggetto da esso incaricato;
nonché di tutti gli atti ed i verbali della Commissione di esperti di cui all’art. 2 del Decreto Ministeriale 26.4.2018 n. 337, per la validazione dei quesiti a risposta multipla di cui si compone la prova;
nonché, ove occorra, di tutti i provvedimenti in essi richiamati e/o menzionati;

- dei quesiti somministrati, dei verbali e degli atti relativi all’espletamento della prova selettiva presso i diversi Atenei, nonché, ove occorra, di tutti i provvedimenti in essi richiamati e/o menzionati e/o, comunque, ancorché non conosciuti, relativi allo svolgimento del test;

- delle modalità di espletamento della selezione presso i diversi Atenei, con particolare riguardo al sistema di abbinamento dell’elaborato con la scheda anagrafica del candidato, secondo la procedura di apposizione di etichette adesive recanti un codice a barre con il relativo codice alfanumerico, nonché delle operazioni di consegna dei moduli risposte ed anagrafiche di ciascun candidato;

- della rilevazione relativa al fabbisogno professionale di medico chirurgo e di odontoiatra per l'anno accademico 2018/2019 che il Ministero della Salute ha effettuato ai sensi dell'art. 6 ter del D.L.gs. n. 502/1992, dell'Accordo della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano del 21 giugno 2018 Rep. Atti n. 120/CSR (doc. n. 5), nonché, ove occorra, di tutti i provvedimenti in essi richiamati e/o menzionati;

- del potenziale formativo così come deliberato dagli Atenei e della relativa istruttoria espletata con espresso riferimento ai parametri di cui all'articolo 3, comma 2, lettere a), b), c) della Legge n. 264/1999, nonché di ogni atto e/o delibera concernente tale rilevazione;

- della determinazione del MIUR, per l'anno accademico 2018/2019, di concerto con il Ministero della Salute, del numero dei posti disponibili a livello nazionale per l'ammissione al corso di laurea in medicina e chirurgia ed odontoiatria e protesi dentaria, in misura inferiore al fabbisogno professionale sancito nell'Accordo della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano del 21 giugno 2018 Rep. Atti n. 120/CSR;

- ove esistano, dei verbali e degli atti relativi alla valutazione circa la compatibilità tra l'offerta formativa delle Università ed il fabbisogno professionale;

- dell'istruttoria compiuta secondo gli elementi di cui all'art. 3, comma 1, lettera a) della l. n. 264/1999;

- di ogni altro atto presupposto, successivo, connesso e consequenziale, anche non conosciuto, che, comunque, impedisce l’immatricolazione di parte ricorrente al predetto corso di studi.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dell’Università degli Studi di Roma “ La Sapienza ”;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 9 ottobre 2019 la dott.ssa E M e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

Con il presente gravame, la ricorrente - collocatasi in posizione non utile nella graduatoria nazionale di merito per l’ammissione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in “ Medicina e Chirurgia ” e “ Odontoiatria e Protesi dentaria ” per l’anno accademico 2018/2019 - impugna tutti gli atti della relativa procedura concorsuale, sostanzialmente contestando la quantificazione dei posti messi a bando e le domande oggetto del test di ammissione nonché denunciando talune irregolarità asseritamente avvenute durante lo svolgimento della prova selettiva.

Parte ricorrente chiede, dunque, l’annullamento per quanto di interesse di tali atti e, per l’effetto, la sua ammissione ai corsi di laurea per cui è causa ovvero, in via subordinata, l’annullamento dell’intero procedimento e la ripetizione del test, affidando il ricorso ai seguenti motivi di doglianza:

1. Illegittima determinazione del contingente di posti per l’ammissione ai corsi di laurea in medicina ed odontoiatria, a.a. 2018/2019;
Violazione e falsa applicazione degli artt. 3, 33, 34 e 97 della Costituzione;
Violazione e falsa applicazione dell’art. 3 della l. n. 264/1999;
Violazione e falsa applicazione dell’art. 6 ter del d.lgs. n. 502/1992;
Eccesso di potere per illogicità e sviamento per carente od insufficiente motivazione;
Violazione del giusto procedimento per carenza di adeguata attività istruttoria;
Eccesso di potere per illogicità e contraddittorietà
, in relazione alla circostanza che il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (di seguito semplicemente “MIUR”) abbia messo a bando solo 9.779 posti per “ Medicina e Chirurgia ” e solo 1.096 posti per “ Odontoiatria e Protesi dentaria ”, di fatto corrispondenti alla sola offerta formativa deliberata dalle Università, senza tener conto anche del fabbisogno formativo nazionale, come già (sotto)stimato dalla Conferenza Stato – Regioni e indicato dal Ministero della Salute, con uno scarto di oltre 400 posti, la cui assegnazione avrebbe consentito l’immatricolazione della ricorrente, in possesso di un punteggio pari a 39,4 (primo motivo di ricorso);

2. Mancata copertura dei posti disponibili per il contingente 2018/2019, Violazione e falsa applicazione degli artt. 3, 33, 34 e 97 della Costituzione;
Violazione e falsa applicazione della Direttiva 93/16/CEE;
Violazione e falsa applicazione della l. n. 264/1999;
Eccesso di potere per illogicità;
Sviamento per carente od insufficiente motivazione;
Violazione del giusto procedimento,
lamentando l’omessa redistribuzione agli idonei dei posti originariamente assegnati e resisi disponibili (secondo motivo);

3. Illegittimità della selezione in relazione ai criteri selettivi ed alla tipologia dei quesiti somministrati;
Violazione e falsa applicazione degli artt. 3, 33, 34 e 97 della Costituzione;
Violazione e falsa applicazione dell’art. 4 della l. n. 264/1999;
Eccesso di potere per illogicità e violazione del giusto procedimento;
Violazione dei principi di legalità, buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione;
Eccesso di potere per la scelta di illegittimi, inadeguati e discriminatori criteri selettivi, contraddittorietà e illogicità
, censurando:

a) la previsione di un numero (in tesi) esiguo di quesiti di cultura generale (2 su 60) e di ben 38 domande di biologia, chimica, fisica e matematica (terzo motivo);

b) la formulazione dei quesiti, almeno sei dei quali (i numeri 20, 27, 31, 32, 41 e 44 della matrice ministeriale) sarebbero errati o di ambigua formulazione e avrebbero, dunque, penalizzato la ricorrente, precludendole la possibilità di figurare tra gli ammessi al corso di laurea, avendo costei risposto agli stessi in modo ritenuto errato (quarto motivo);

c) l’assoluta mancanza di trasparenza dei verbali e gli atti di predisposizione e/o validazione dei quesiti della prova, nonché di quelli relativi alla nomina ministeriale della Commissione di esperti di cui all’art. 2 del d.m. 26 aprile 2018 n. 337, risultando per l’effetto del tutto sconosciuto il soggetto che ha provveduto a predisporre i quesiti sottoposti ai candidati (quinto motivo);

4. Violazione dell’anonimato;
Violazione e falsa applicazione degli artt. 3, 33, 34 e 97 della Costituzione;
Violazione e falsa applicazione della l. n. 264/1999;
Violazione e falsa applicazione del decreto ministeriale 26 aprile 2018 n. 337 e dei Bandi delle Università;
Violazione dei principi di trasparenza e par condicio dei concorrenti, di buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione;
eccesso di potere per arbitrarietà, illogicità, carenza di contestualità, trasparenza e par condicio,
censurando le procedure di abbinamento prova-candidato attesa l’apposizione della coppia di etichette autoadesive identiche – recanti codice alfanumerico – sulla scheda anagrafica e sul modulo risposte alla presenza della Commissione (sesto motivo);

5. Violazione del principio della certezza della paternità della prova;
Violazione e falsa applicazione degli artt. 3, 33, 34 e 97 della Costituzione;
Violazione e falsa applicazione della l. n. 264/1999;
Violazione e falsa applicazione del decreto ministeriale 26 aprile 2018 n. 337 e dei Bandi delle Università;
Violazione dei principi di trasparenza e par condicio dei concorrenti, di buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione;
Eccesso di potere per arbitrarietà, illogicità, carenza di contestualità, trasparenza e par condicio
, in relazione all’aver la Commissione eseguito un controllo dell’identità dei candidati esclusivamente all’ingresso e non anche al momento della consegna, non avendo essa verificato che i dati contenuti nella scheda anagrafica recante le generalità del candidato fossero veritieri e che quindi l’elaborato fosse effettivamente di paternità di quel concorrente (settimo motivo);

6. Illegittimità del concorso, in ragione delle gravi irregolarità verificatesi;
Violazione degli artt. 3, 33, 34 e 97 della Costituzione;
Violazione e falsa applicazione della l. n. 264/1999;
Violazione e falsa applicazione del decreto ministeriale 26 aprile 2018 n. 337 e dei Bandi delle Università;
Violazione dei principi di legalità, buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione;
Eccesso di potere per carenza di contestualità, trasparenza e par condicio,
in relazione alle “ gravissime situazioni di irregolarità ”, che avrebbero caratterizzato lo svolgimento della prova (ottavo motivo).

Si costituivano in giudizio il MIUR e l’Università degli studi di Roma “ La Sapienza ”, chiedendo il rigetto del ricorso.

La Sezione con ordinanza n. 2455/2019 disponeva relativa istruttoria, chiedendo al MIUR di rendere documentati chiarimenti con particolare riguardo alle modalità di determinazione del numero dei posti messi a concorso per l’anno accademico di riferimento e all’attendibilità della formulazione dei quesiti contestati e delle risposte ritenute corrette.

L’amministrazione forniva, quindi, i dati richiesti, versando in atti propria nota del 6 maggio 2015 e relativi allegati.

La stessa Sezione con successiva ordinanza n. 3993/2019 fissava, ai sensi dell’art. 55, comma 10, c.p.a., l’udienza pubblica per la sollecita definizione del ricorso nel merito.

All’udienza pubblica del 9 ottobre 2019, la causa veniva trattata e, quindi, trattenuta in decisione.

Il ricorso è infondato.

In particolare, con i primi due motivi di gravame il ricorrente sostanzialmente contesta la legittimità dei decreti ministeriali n. 524 e n. 523 del 2018, nella parte in cui è fissato, per i corsi di laurea in “ Medicina e Chirurgia ” ed in “ Odontoiatria e Protesi Dentaria ”, un numero dei posti da mettere a concorso a livello nazionale (rispettivamente 9.779 e 1.096) inferiore rispetto al reale fabbisogno del sistema sanitario, che invece giustificherebbe, secondo parte ricorrente, un incremento di almeno 400 posti per l’a.a. 2018/2019.

A tale riguardo è stata emessa ordinanza collegiale istruttoria n. 2455 del 25 febbraio 2019, eseguita dal MIUR con il deposito della relazione in data 16 maggio 2019.

In tale relazione l’amministrazione illustra la complessa procedura, di cui all’art. 3 della l. n. 264/1999, osservata per l’individuazione del contingente numerico di cui trattasi, in effetti minore - seppur di poco - al fabbisogno stimato per i medici chirurghi e per gli odontoiatri ma del tutto coincidente con la capacità, con conseguente legittimità della relativa determinazione.

Tale capacità formativa degli atenei – rispondente, ai sensi del comma 2 della predetta norma, ai parametri organizzativi indispensabili per la formazione (posti nelle aule, disponibilità di attrezzature e laboratori scientifici, personale docente e tecnico, servizi di assistenza e tutorato, tirocini attivabili, posti disponibili in laboratori e aule attrezzate, possibilità di partecipazione degli studenti alle attività formative) – è stata determinata per l’a.a. 2018/2019 in misura pari a 9.834 unità per la facoltà di “ Medicina e Chirurgia ” e a in 1.096 unità per la facoltà “ Odontoiatria e Protesi Dentaria ” e risulta perfettamente coincidente con i posti resi disponibili:

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