TAR Palermo, sez. II, sentenza 2019-08-01, n. 201902012

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Palermo, sez. II, sentenza 2019-08-01, n. 201902012
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Palermo
Numero : 201902012
Data del deposito : 1 agosto 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 01/08/2019

N. 02012/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00912/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 912 del 2019, proposto da
S M, rappresentato e difeso dall’avvocato N S, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio, in Palermo, piazza Lolli n.15;

contro

Comune di Palermo, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

del silenzio diniego formatosi in data 14 marzo 2019 sulla istanza di accesso a documenti amministrativi presentata in data 12 febbraio 2019;

e per il riconoscimento del diritto del ricorrente ad esercitare l’accesso ai documenti richiesti e ad ottenerne copia, con conseguente ordine di esibizione nei confronti del Comune ai sensi dell’art. 25 L. n. 241/1990;


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 26 giugno 2019 la dott.ssa Raffaella Sara Russo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

Con ricorso, ritualmente notificato e depositato, l’avv. S M ha chiesto l’annullamento, vinte le spese, del provvedimento tacito di rigetto formatosi, ai sensi dell’art. 25, comma 4, della l. n. 241 del 1990, sull’istanza di accesso presentata il 12 febbraio 2019 al Comune di Palermo, nonché la condanna ad esibire la documentazione richiesta.

Ha riferito:

di avere prestato servizio di ruolo presso l’Avvocatura del Comune di Palermo sino al 19 dicembre 2018, data in cui è stato collocato in quiescenza;

di avere percepito, dall’immissione in ruolo, “i compensi di natura professionale previsti dal Regio Decreto 27 novembre 1933, n.1578, recuperati a seguito di condanna della parte avversa soccombente” , ai sensi dell’art. 37 del citato CCNL, poi confermato dai successivi contratti e, da ultimo, anche dall’art. 9 del D.L. 24 giugno 2014 n. 90, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 agosto 2014, n. 114;

di non avere, tuttavia, percepito i compensi relativi alle somme recuperate, relative ad una serie di giudizi, dettagliatamente indicati in ricorso;

di avere, pertanto, chiesto al Comune, con nota p.e.c. del 12 febbraio 2019, al fine di tutelare in giudizio il proprio diritto alla percezione dei compensi, copia delle reversali comprovanti l’effettivo incasso delle predette somme da parte dell’Amministrazione;

di non avere, tuttavia, ricevuto alcuna risposta nel termine di legge di trenta giorni.

Con memoria del 19 giugno 2019, il ricorrente ha riferito che, successivamente al deposito del ricorso, il Comune di Palermo ha trasmesso la reversale d’incasso N. 773/16 – relativa al giudizio

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