Trib. Cosenza, sentenza 02/01/2025, n. 1

N. R.G. 34/2021
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO di COSENZA
Seconda Sezione Civile
Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. Pietro Sommella ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 34/2021 promossa da:
UR US ([...]), assistito dall'avv. Raffaela Bruno ed elettivamente domiciliato presso il di lei studio legale in Acri, alla via Molinari n. 14
ATTORE contro
OL US ([...]), assistito dall'avv. Carmine Falduti ed elettivamente domiciliato presso il di lui studio legale in Cosenza, alla via Montesanto n. 123
CONVENUTO
OL OR ([...]), assistito dall'avv. Carmine Falduti ed elettivamente domiciliato presso il di lui studio legale in Cosenza, alla via Montesanto n. 123
CONVENUTO
Oggetto: responsabilità professionale.
CONCLUSIONI
Le parti hanno concluso come da verbale d'udienza di precisazione delle conclusioni in cui si riportavano ad atti, scritti e verbali di causa.
Concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione
0. Preso atto, preliminarmente, che il presente fascicolo, sebbene rimesso allo scrivente per la decisione, non appariva in consolle tra i procedimenti da decidere e che pertanto, a tale circostanza, in uno al lungo periodo di malattia sofferta, è da attribuire il ritardo nella trattazione dello stesso, Si premette che la presente motivazione viene redatta in forma sintetica, in conformità alla riforma degli artt. 132 c.p.c./118 disp Att. c.p.c. di cui alla legge n. 69/2009, direttamente applicabile alla fattispecie.
1. Con atto di citazione ritualmente notificato, UR US ha convenuto in giudizio gli eredi legittimi dell'avv. Chiarina Mezzatesta, OL US (marito) ed OL
OR (figlio), per sentirli condannare in solido al risarcimento di tutti i danni, patrimoniali e non patrimoniali (in via subordinata, anche da “perdita di chance”), subiti e subendi a causa delle omissioni
e/o degli inadempimenti reiteratamente posti in essere dalla de cuius nell'esercizio del mandato professionale conferitole dall'attore, ammontanti a complessivi € 50.000,00.
pagina 1 di 6

---

A sostegno della domanda il TU ha dedotto di essersi rivolto, per il tramite della locale C.I.S.L., all'avv. Mezzatesta per avere assistenza legale a seguito del licenziamento da parte della società
Termoedil Srl, presso la quale lavorava - con contratto a tempo indeterminato e qualifica di muratore di
III livello - sin dall'8.02.2010.
L'istante ha, in particolare, evidenziato di avere avuto notizia del licenziamento datato 4.02.2011 soltanto in data 24.03.2011, da una raccomandata della Termoedil (che gli restituiva i certificati di malattia da lui tempestivamente trasmessi), essendo stato assente per motivi di salute dall'8.02.2011 al
10.04.2011.
Ha rappresentato di avere, quindi, per il tramite dell'avv. Mezzatesta, contestato il licenziamento e promosso il tentativo stragiudiziale di conciliazione, rivelatosi infruttuoso, infine, conferendo mandato al predetto legale per intraprendere l'azione giudiziale che, in base alle rassicurazioni ricevute dall'avvocato (che gli aveva addirittura consegnato un facsimile di ricorso recante n. 4749/2012 RG) appariva procedere regolarmente. Senonché, essendosi l'avv. Mezzatesta successivamente reso irrintracciabile, il TU si recava personalmente presso la sezione lavoro e previdenza del Tribunale di Cosenza ed apprendeva che non esisteva alcun procedimento che lo riguardava e che il n. 4749/2012
RG apparteneva ad altra causa. Chieste spiegazioni all'avv. Mezzatesta, questa ascriveva ogni responsabilità alla sua collaboratrice di studio e, per rimediare al grave errore, in data 19.02.2014, depositava un ricorso al giudice del lavoro, iscritto al n. 1614/2014 RG, nel quale però ometteva del tutto di chiedere la reintegra dell'attore nel posto di lavoro e che, dopo la prima udienza, a causa della reiterata mancata comparizione delle parti, veniva cancellato dal ruolo, con declaratoria di estinzione del procedimento. Ciononostante, l'avv. Mezzatesta continuava a dare rassicurazioni all'attore sull'andamento della vertenza e, nel mentre, depositava ulteriore ricorso iscritto al n. 2450/2016 RG, nuovamente omettendo la richiesta di reintegra, definito con la sentenza n. 51/2018 che aveva accolto
l'eccezione di prescrizione sollevata dalla resistente e che non veniva comunicata dal legale al TU, il quale ne veniva a conoscenza soltanto successivamente, a seguito della notifica di un atto di precetto della Termoedil per il recupero delle spese processuali, cui faceva seguito un atto pignoramento presso terzi.
Nella prospettazione attorea, dunque, la condotta dell'avv. Chiarina Mezzatesta, gravemente negligente
e non improntata alla diligenza del professionista medio, gli avrebbe causato un ingente danno patrimoniale (da omessa reintegra ed omessa indennità risarcitoria, conseguente minor trattamento pensionistico, mancato conseguimento del TFR) e non patrimoniale (per violazione del diritto assoluto di difesa di cui all'art. 24 cost.), dei quali ha chiesto, in questa sede, il ristoro.
Il TU ha evidenziato di avere appreso nel 2019 del decesso dell'avv. Mezzatesta e del fatto che aveva lasciato quali eredi legittimi gli odierni convenuti.
2. Con comparsa di risposta del 25.03.2021, si è costituito in giudizio OL US il quale, contestando la domanda, ha eccepito, in via pregiudiziale e preliminare, il proprio difetto di legittimazione passiva per avere rinunziato all'eredità della defunta moglie con atto n. 906/2018 RG cronol. n. 621/2018;
sempre in via preliminare, ha eccepito l'improcedibilità della domanda per mancato esperimento dell'obbligatorio tentativo di negoziazione assistita e/o mediazione;
ancora in via preliminare, ha chiesto di essere