Trib. Aosta, sentenza 03/01/2025, n. 1

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Aosta, sentenza 03/01/2025, n. 1
Giurisdizione : Trib. Aosta
Numero : 1
Data del deposito : 3 gennaio 2025

Testo completo

N. R.G. 1155/2022
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO DI AOSTA in composizione monocratica, nella persona del Giudice dott.ssa Giulia De Luca ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile iscritta al n. r.g. 1155 /2022 promossa da:
AR IN (C.F. [...]), elett.te dom.to in PASSAGE FOLLIEX 3
11100 AOSTA, presso lo studio degli avv.ti BALI' MASSIMO E LUIGI BUSSO, che lo rappresentano e difendono come da procura in calce all'atto di citazione
ATTORE contro
COMUNE DI VALTOURNENCHE (C.F. 81002630077), in persona del legale rappresentante pro tempore, elett.te dom.to in VIA FESTAZ, 29 11100 AOSTA, presso lo studio dell'avv. SCIULLI
MASSIMILIANO, che lo rappresenta e difende come da procura in calce alla comparsa di costituzione e risposta
CONVENUTO
CONCLUSIONI
Con note depositate in data 10.09.2024 IN AR ha così precisato le conclusioni:
“Voglia l'Ecc.mo Tribunale di Aosta, contrariis reiectis:
A) Nel merito: dichiarare tenuto – e, come tale, condannare – il Comune di Valtournenche,
con sede in Piazza della Chiesa n. 1, Valtournenche (AO), P.I. 00415160076, C.F. 81002630077, in persona del Sindaco pro tempore, al risarcimento dei danni tutti patiti dal Sig. MA DI per i fatti descritti nella narrativa dell'atto di citazione, pari ad € 144.502,95, ovvero nella diversa misura, maggiore o minore, che emergerà in corso di causa e che verrà ritenuta di giustizia, il tutto oltre agli interessi, nella misura legale, a partire dalla data dell'evento dannoso (1 agosto
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2017) o, in subordine, dalla data della messa in mora o, in ulteriore subordine, dalla data della domanda giudiziale e fino al saldo effettivo;

B) In via istruttoria, previa revoca totale o parziale dell'ordinanza datata 21 giugno 2023:
a. ammettere, se del caso, i seguenti capitoli di prova per interrogatorio formale e per testi:
l'ammissione dei seguenti capitoli di prova per interrogatorio formale e per testi:

1. vero che l'esponente era titolare della ditta individuale Aurora, con sede in Valtournenche (AO),
Frazione Cervinia, P.I.V.A. 01221740077;

2. vero che, in data 24 maggio 2017, il Sig. MA DI prendeva in locazione dal Sig. NI
IG RE l'area sita in Valtournenche, loc. Avouil, adibita a pesca sportiva con annessi tendoni
e attrezzature, verso il corrispettivo annuo di € 8.000,00 ed iniziava l'attività di gestore di tale area;

3. vero che la predetta area è posta in prossimità dei valloni di Vofrède e Vorpilles, interessati, già prima di allora, da frane e valanghe;

4. vero che la zona di Valtournenche, dal tardo pomeriggio del 30 luglio 2017 al 10 agosto 2017, era interessata da un'intensa attività temporalesca;

5. vero che il 30 luglio 2017, a seguito delle intense precipitazioni, si verificava una prima colata detritica nel bacino del torrente Vofrède, pur senza influenzare il deflusso delle acque del sottostante torrente Marmore;

6. vero che tale primo episodio di colata detritica nella zona induceva personale della Regione
Valle d'Aosta, della Guardia Forestale e del Comune di Valtournenche (in persona dell'allora
Vice Sindaco Giuseppe AZ) a constatare la pericolosità del vallone di Vaufrède, tant'è vero che veniva disposta l'evacuazione precauzionale di una colonia per bambini, sita in loc.
ES, posta un kilometro a valle della cava sita a fianco dell'attività all'epoca gestita dall'attore;

7. vero che, nel corso del sopralluogo, il Geom. IO Gaia, dipendente della struttura Assetto idrogeologico dei bacini montani, facente capo all'Assessorato Opere Pubbliche, difesa del suolo
e edilizia residenziale pubblica, dopo un'attenta ispezione lungo tutto il bacino di raccolta del torrente Vofrède, constatava che nell'alveo vi era ancora la presenza di molto materiale solido di medie e grosse dimensioni, con formazione di pozze d'acqua consistenti e perciò valutava che la morfologia della zona si prestava, in caso di esondazione, a convogliare parte del materiale a valle;

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8. vero che, in tale occasione, il Geom. IO Gaia, unitamente al vice sindaco Sig. Giuseppe
AZ, decideva di evacuare un campeggio;

9. vero che della situazione di pericolo non venivano allertati né il Comando locale dei
Carabinieri, né il responsabile della Cava della Soc. DI Cervino s.r.l., Arch. Valerio Cappelletti, né l'attore, gestore della pesca sportiva;

10. vero che, successivamente, nel tardo pomeriggio del 1° agosto 2017, un intenso temporale comportava un'ulteriore consistente colata detritica che interessava il torrente Vaufrède e precipitava nel sottostante torrente Marmore, bloccando il regolare deflusso delle acque;

11. vero che il predetto torrente esondava, invadendo con fango e detriti non soltanto la cava, ma anche il laghetto destinato alla pesca sportiva e tutta l'adiacente area bar /ristorante, con conseguente perdita di attrezzatura e arredi;

12. vero che l'attore, pertanto, era costretto a cessare l'attività immediatamente;

13. vero che l'evento danneggiava le attrezzature ed i beni presenti presso le attività, che venivano ricoperti da acqua e fango;

14. vero che l'annotazione di polizia giudiziaria del 13 ottobre 2017 della Stazione dei Carabinieri di Breuil – Cervinia indicava quale causa ultima degli eventi l'accertata instabilità del versante della montagna coinvolto, sottostante alla catena montuosa delle “Grandes Murailles”, che recentemente è stata interessata dallo scioglimento dei ghiacciai presenti, dal brusco innalzamento delle temperature e da intense precipitazioni piovose anche a bassa quota;

15. vero che, nel corso dell'evento franoso, le morene e i detriti lasciati dallo scioglimento dei ghiacci, caratterizzati da forte instabilità, sono stati spinti dalla pioggia a valle e si sono incanalati nell'alveo del torrente, precipitando verso il fondo valle, dove sono ubicate le attività sottostanti;

16. vero che, in data 1 agosto 2017, il LL Capo BE SE, alle ore 20,00 circa, veniva contattato telefonicamente dall'Appuntato Antonio Barbaro e si portava subito sul luogo dell'evento, dove incontrava i Vigili del Fuoco Volontari, il Sig. NI IG RE, proprietario della pesca sportiva interessata dalla frana, l'attore, gestore della stessa pesca sportiva, il Sig.
EA IN AZ, comproprietario della cava gestita dalla DI Cervino s.r.l., oltre ad una pattuglia della polizia Locale e ad un equipaggio della Guardia Forestale.
17. vero che il LL SE notava il Sig. RE inveire contro il vice sindaco, incurante della presenza di tutti, con le seguenti espressioni: “hai visto? Io sono anni che faccio denunce in
Comune e che vi ho detto di pulire il torrente1 e voi? Voi non avete fatto un cazzo! Adesso chi
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paga? Io lo sapevo che sarebbe successo e anche voi lo sapevate. Ve l'ho detto io – ma voi non avete fatto nulla”;

18. vero che il LL SE contattava il Sindaco di Valtournenche, signora BO
AS, concordando una serie di interventi per controllare la situazione;
in particolare, la notte del 2 agosto 2017 veniva monitorata da diverse pattuglie della Polizia Locale, dei
Carabinieri e della Guardia Forestale;

19. vero che il 2 agosto 2017 il LL SE apprendeva che la colonia dei bambini presente in loc. ES (e, quindi, come già si è detto, a valle dell'attività gestita dall'attore) era stata fatta evacuare dalla Guardia Forestale di Antey-Saint-André alcuni giorni prima, in quanto gli stessi agenti forestali avevano, a seguito di un sopralluogo con un tecnico della Regione, accertato la pericolosità del vallone di Vofrède;

20. vero che, tuttavia, lo stesso LL accertava che nessuno, ivi compreso il Comune, che aveva partecipato ai sopralluoghi, aveva informato dell'imminente pericolosità idrogeologica il
Comando dei Carabinieri ed i gestori delle attività poste allo sbocco del vallone;

21. vero che, nel corso di una riunione tenutasi nel pomeriggio del 2 agosto 2017, alla presenza del comandante della stazione dei carabinieri e del Sindaco, il LL SE faceva presente al Sindaco la necessità di avvertire tempestivamente la stazione dei Carabinieri durante
e in previsione di eventi simili;

22. vero che, neppure in data 8 agosto 2017, in occasione di una nuova e intesa perturbazione, che causava un piccolo evento franoso, il Sindaco, pur facendo precauzionalmente evacuare la frazioni di ES e Pesontzé, avvertiva il locale Comando dell'Arma;

23. vero che, a fronte delle doglianze del LL SE, il Sindaco faceva presente che
l'indomani mattina, alle ore 7:00, si sarebbe riunito il Comitato Operativo Comunale, facendo presente che il predetto LL avrebbe potuto parteciparvi;

24. vero che, nel corso di tale riunione, venivano decisi gli interventi da porre in essere e, nel frattempo, alla presenza del LL, il Sindaco dichiarava che avrebbe emesso un'ordinanza di chiusura del sentiero che attraversa il vallone di Vofrède per impedire ai turisti di transitare, ma affermava, rivolta a tutti: “io l'ordinanza di chiusura del vallone, della cava e della pesca sportiva non me la sento di emetterla … lì c'è un pericolo oggettivo, ancora da valutare, ma esistente … se chiudo la cava non l'apro più quindi non la chiudo … il pericolo della frana lì c'è
e ci sarà sempre”;

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25. vero che analoghe dichiarazioni la sig.ra BO AS rivolgeva all'attore nel corso di una telefonata del 9 agosto 2017, che quest'ultimo, in considerazione della gravità della situazione, aveva deciso di registrare;

26. vero che, in tale occasione, come da trascrizione della registrazione eseguita dai Carabinieri, il Sindaco dichiarava: “Bah, non so se fare l'ordinanza di chiusura perché almeno metto a posto le cose. Ma poi non posso farla perché poi non riapre più! Perché se io dico che non è in sicurezza, non lo sarà mai più, perché la frana in testa non ve la toglie più nessuno, ci sarà sempre! Quindi io la chiudo, per me è un'area di cantiere, già di per sé è chiusa2. Però … poi tu puoi stare aperto
… queste sono cose che
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