Trib. Lecce, sentenza 22/01/2025, n. 166

TRIB Lecce
Sentenza
22 gennaio 2025
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TRIB Lecce
Sentenza
22 gennaio 2025

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Lecce, sentenza 22/01/2025, n. 166
Giurisdizione : Trib. Lecce
Numero : 166
Data del deposito : 22 gennaio 2025

Testo completo


TRIBUNALE DI LECCE
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale di Lecce, in composizione monocratica, in persona del dott. Amato Carbone, in funzione di giudice del lavoro, ha pronunciato, ai sensi dell'art. 127 ter cpc, la seguente
S E N T E N Z A nella causa iscritta al n. 11260/2023 RG fissata all'udienza del 21/01/2025 (data di scadenza del termine per il deposito delle note) promossa da:
OG AN, rappresentato e difeso, con mandato in atti, dall' avv.
VILLANI FABIO
Ricorrente
C O N T R O
-AGENZIA DELLE ENTRATE - RISCOSSIONE , contumace
-PS, rappresentata e difesa dagli avv.ti RAHO MARCELLO, CASCIO ESTER,
PETRUCCI MARIA TERESA
-SCCI, contumace
Resistenti
FATTO E DIRITTO
In premessa si rappresenta che la presente decisione viene assunta a seguito di scambio di note ex art. 127 ter cpc ai sensi del quale … Il giudice provvede entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito delle note.
Parte ricorrente ha adito questo Tribunale facendo presente che:
1) In via preliminare ed urgente, sospendere l'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato in virtù del fumus boni iuris che assiste il presente ricorso, per tutte le ragioni meglio esposte al punto sub 2) della narrativa del presente atto;

2) nel merito accertare e dichiarare la nullità dell'intimazione di pagamento n.05920239003553370/000 e del presupposto avviso di addebito e di qualsivoglia ulteriore atto,
1
stante l'inesistenza della pretesa creditoria avanzata dall'Ente Impositore già acclarata con sentenza passata in giudicato;
[…]
Parte ricorrente ha opposto, previa sospensione dell'intimazione di pagamento n.05920239003553370/000 emessa da Agenzia delle Entrate – Riscossione, notificata in data 10.10.2023, con la quale si richiede il pagamento della somma di € 8.254,26 portata dall'avviso di addebito n.35920210002772916000 emesso dall'Inps ed asseritamente notificato in data 20.01.2022.
In punto di fatto ha rappresentato che:
1.- Con nota raccomandata a.r. n. 68953867759-7, formata in data 17.12.2018, notificata in data 07.01.2019 (ALL.2), l'Inps di Lecce, comunicava al ricorrente che a seguito dell'accertamento d'ufficio del 17.12.2018, “il sig. OG è stato iscritto come titolare dell'Azienda n. 21096886 nella
Gestione Commercianti”;

2.- Sulla scorta di tale provvedimento, in data 27.01.2020, l'Ente Previdenziale con nota n.68957801235-7, notificava al ricorrente l'avviso di addebito PS n.40620190002063829000, formato il 09.11.2019 (ALL.3) con il quale 'Istituto Previdenziale a seguito dell'iscrizione d'ufficio preso la Gestione Commercianti, richiedeva al Contribuente il pagamento dei contributi previdenziali relativamente la periodo 2014-2019;

3.- Avverso il suindicato avviso di addebito e avverso ogni ulteriore atto e provvedimento, anteriore, presupposto e successivo, il ricorrente proponeva opposizione dinanzi al Tribunale di Lecce ex art. 24 comma 6 D.Lgs n. 46/99, rilevando la illegittimità dell'iscrizione d'ufficio alla gestione commercianti non sussistendone i requisiti ex lege previsti e, conseguentemente chiedeva l'annullamento di tutti gli atti presupposti e/o consecutivi derivanti da detta iscrizione (cfr. pag. 2, punto 5) del ricorso introduttivo procedimento n. 2984/2020 (ALL.4);

4.- Il predetto procedimento iscritto dinanzi al Tribunale di Lecce Sezione – Lavoro, contrassegnato da
R.G. N.2984/2020, veniva
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