Trib. Napoli, sentenza 02/07/2024, n. 3469
Sentenza
2 luglio 2024
Sentenza
2 luglio 2024
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Sul provvedimento
Testo completo
REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI NAPOLI NORD SEZIONE LAVORO
Il Giudice unico, in funzione di giudice del lavoro, dott. Marco Bottino, a seguito di deposito e scambio di note di trattazione scritta ex art 127 ter cpc sostitutive dell'udienza del 6.6.24, ha pronunciato la seguente
SENTENZA Nel procedimento iscritto al R.G. n. 12323/2018, vertente
TRA
AT IL rapp.ta e difesa dall'avv. Panico Antonio Ricorrente
CONTRO
Asl Napoli 2 Nord, in persona del legale rappresentante pro tempore, rapp.ta e difesa dall'avv.to Claudio Russo Resistente
Motivi di fatto e di diritto
Con ricorso del 17.9.18, la dirigente anestesia AT IL, assunta alle dipendenze della convenuta Asl dal 15.6.95, inizialmente presso il reparto anestesia dell'Ospedale di Giugliano, poi responsabile dal 2000 al 2012, del settore delle cure domiciliari definite “Ospedalizzazione a domicilio” e della
“Nutrizione Artificiale Domiciliare” della Asl convenuta, poi dopo un breve periodo all'ospedale di Giugliano, dal 2013 distaccata presso il SUAP sito presso la Villa dei fiori di Acerra e dal 2017 in servizio presso l'ospedale di Frattamaggiore, premesso che:
• L'incarico affidatole dal 2000, sebbene gratificante dal punto di vista professionale, aveva esposto la ricorrente a ritmi lavorativi insostenibili come chiarito nei punti F), G), H) del ricorso introduttivo del giudizio;
• Il carico di lavoro era in costante aumento stante anche la riunificazione delle asl territoriali avvenuta nel 2010;
• La convenuta non aveva mai effettuato la valutazione dei fattori di rischio per la salute della lavoratrice in violazione dell'art 31 e ss del d. lvo 81/2008;
• Dall'anno 2007 con delibera n. 379/07 veniva autorizzata a svolgere tutto il monte ore settimanale presso il Dipartimento di emergenza della ex Napoli 2, lasciando di fatto il reparto di anestesia dell'Ospedale di Giugliano e che tale situazione, unita ai fattori di stress dovuti al carico di lavoro, aveva determinato un isolamento fisico e mentale;
• Nello svolgimento dell'attività di coordinamento della U.O.D. non aveva collaboratori ed era costretta a fare da segretaria ed anche svolgere funzioni infermieristiche;
• Nonostante le denuncia e segnalazioni alla Direzione generale delle condizioni di lavoro e della assenza di collaboratori, nessun risposta veniva fornita dall'ASL convenuta;
• Gli ambienti di lavoro erano assolutamente inadeguati sotto il profilo strutturale, dell'ordine e del decoro;
• Che la struttura ove svolgeva il proprio lavoro non era dotata di apposito macchinario per il cartellino marca tempo, così non le venivano conteggiate correttamente le ore di lavoro creando un debito di orario, poi trascinatosi nel tempo;
• La situazione creatasi convinceva la ricorrente a tornare in reparto dal 1.4.12;
• Dal 6.6.13 veniva dislocata dall'ospedale di Giugliano alla clinica Villa dei fiori di Acerra con il ruolo di direttore tecnico per avviare la attività di SUAP (speciale unità accoglienza permanente), inizialmente per 24 ore settimanali, poi per 38 ore settimanali;
• Nonostante le difficoltà logistiche e tecnico professionali riusciva a determinare un corretto avvio delle attività SUAP;
• La ricorrente era l'unico medico presso il SUAP della clinica Villa dei fiori e pertanto aveva problemi per chiedere ferie e permessi;
• Dal settembre 2014 la ricorrente era trasferita per tutto il monte ore in SUAP;
• Intanto perdeva in favore di altri colleghi il coordinamento della NAD e della ex ospedalizzazione;
• Intanto nonostante la sua anzianità ed i suoi titoli le veniva preferito altro collega per l'assegnazione delle mansioni di dirigente di reparto Facente Funzione di Primario presso l'ospedale di Giugliano;
• Dal 2013 al 2015, in assenza di macchinario segna tempo, aveva comunicato alla ASL le proprie ore di presenza mediante l'invio di fogli presenza, e dal febbraio 2015 le sue presenze non venivano registrate in tale modo, creando così artificiosamente un debito di ore;
• A seguito del problema della registrazione del suo orario, le veniva imposto un rientro per 14 ore settimanali presso il reparto di anestesia di Giugliano, i venerdì ed i sabati del mese;
• Nonostante la segnalazione del problema della registrazione delle ore venisse segnalata alla responsabile gestione risorse umane, nessuna comunicazione in merito alla risoluzione del problema veniva adottato dalla asl, aumentando cosi lo stato di disagio per la ricorrente che iniziava a fare ricorso ad anti-depressivi;
• In data 23.2.17 la ricorrente veniva privata dell'ultimo incarico dirigenziale affidatole in quanto la SUAP veniva ceduta alla clinica villa dei fiori;
• Durante il periodo in Suap la ricorrente era l'unico medico presente, pertanto dovendo al contempo svolgere 14 ore al venerdì ed al sabato presso il reparto, spesso era in grossa difficoltà in quanto l'attività della SUAP era svolta anche di Venerdì e la ricorrente spesso si trovava nell'impossibilità di lasciare la SUAP per andare in reparto;
• In data 3.6.16 nel corso di uno spostamento in automobile dalla villa dei fiori al reparto ospedaliero la ricorrente accusava un malore;
• in pari data la direzione sanitaria rilevava la sua assenza ingiustificata;
• in data 4.6.16, sabato la ricorrente era impegnata presso la SUAP per il rientro in patria di una paziente di nazionalità russa, trasferimento da tempo programmato;
• venerdì 10.6.16 nel mentre era intenta a raggiungere l'ospedale di Giugliano, a causa di una emergenza presso la SUAP, arrivo di un paziente in gravissime condizioni, doveva desistere dal lasciare la SUAP;
• durante tale periodo permaneva il problema della registrazione delle ore lavorative, e la ricorrente dal 15.6.16 veniva comandata di timbrare il cartellino presso il distretto di Acerra, soluzione molto gravosa che imponeva una perdita di tempo pari a circa una ora e trenta minuti al giorno, occorrenti per raggiungere il distretto di Acerra;
• nel luglio 2016 attraverso un legale la ricorrente comunicava all'ente la necessità di risolvere il problema del falso monte di ore accumulato a causa della mancata registrazione dei fogli presenza trasmessi dalla ricorrente;
• in data 21.10.16 la ricorrente veniva differita dinanzi al consiglio disciplinare contestandole l'assenza ingiustificata nei giorni di venerdì e sabato presso l'ospedale di Giugliano in violazione della delibera del
15.6.16;
• le giustificazioni fornite dalla ricorrente consistenti nella illustrazione delle difficoltà di lasciare il SUAP nei giorni di venerdì e sabato stante la necessità, essendo l'unico medico, di attivare i ventilatori, cannule e PEG, non venivano accettate;
• il procedimento disciplinare si concludeva con la sospensione dal servizio di due mesi senza stipendio come da delibera n. 48 del 25.1.17;
• a seguito della cessione del SUAP la ricorrente veniva inviata presso l'UOC di anestesia dell'Ospedale di Frattamaggiore con meri compiti di anestetista, vedendo così completamente azzerati venti anni di professionalità sviluppati nel settore delle cure palliative;
• In data 9.3.17 alla ricorrente veniva diagnosticato dal dipartimento di salute mentale della Asl Napoli 1 centro un disturbo dell'adattamento con ansia e