Trib. Messina, sentenza 22/05/2024, n. 1019

T R I B U N A L E D I M E S S I N A
S E Z I O N E L A V O R O
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Giudice del Lavoro dott.ssa Laura ROMEO in esito all'udienza del 21 maggio 2024, a trattazione scritta ex art. 127ter c.p.c., ha pronunziato la seguente
S E N T E N Z A nel procedimento iscritto al n. 725/2018 R.G. vertente
TRA
, c.f. , nato a [...] il [...] ed ivi Parte_1 C.F._1
residente in [...] is. 472, elettivamente domiciliato in Messina, via S. Maria
Alemanna n.5, presso lo studio dell'avv. Ferruccio Puzzello, che, unitamente e disgiuntamente all'avv. Alessandro Dini, lo rappresenta e difende giusta procura allegata al ricorso
RICORRENTE
CONTRO
, c.f. , in Controparte_1 P.IVA_1
persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in Messina, via dei
Mille is. 221, presso l'Ufficio Distrettuale dell'Avvocatura di Stato, che ex lege la rappresenta
e difende. RESISTENTE
E NEI CONFRONTI DI
, c.f. Controparte_2
, con sede in Roma, via Ciro il Grande, 21, in persona del legale rappresentante P.IVA_2
pro tempore,, rappresentato e difeso dall'avv. Michela Foti, giusta procura generale alle liti rep.
80974 del 21.7.2015, a rogito del Notaio in Roma. TERZO CHIAMATO Persona_1
OGGETTO: differenze retributive e contributive

1 MOTIVI IN FATTO E IN DIRITTO DELLA DECISIONE
1.- Con ricorso depositato in data 8.2.2018 premetteva di essere dipendente Parte_1 dell'Autorità Portuale di Messina dal 1995, attualmente inquadrato come funzionario quadro A
Organizzazione_1
Riferiva che in data 9.6.2004 era stato nominato agente di sicurezza per i porti di
Messina e Milazzo, incarico quale P.F.S.O. ( confermato in data Organizzazione_2
31.5.2005, con riconoscimento di un “superminimo mensile” pari ad € 600,00, e che gli era stata conferita inoltre, in data 11.11.2008, la responsabilità di un Servizio autonomo e strategico per la concreta operatività dell'Ente, ovvero del Organizzazione_3
”, il quale includeva, tra l'altro, anche la titolarità in capo al
[...]
lavoratore del rilevante ruolo di Responsabile - Agente di Sicurezza dell'intero impianto portuale ) dei porti di Messina, Tremestieri e Milazzo. Org_4
Spiegava che tra i compiti del PFSO, figura prevista dal Regolamento CE 725/2004, vi era quello di redigere il Piano di Security dell'Impianto Portuale ( Organizzazione_5
) e che tra le proprie mansioni figuravano anche quelle di controllare le aree e i varchi di
[...]
accesso ai porti di Messina e Milazzo, individuare le misure necessarie a prevenire gli incidenti di security, monitorare le aree riservate per garantire che vi abbiano accesso solo le persone autorizzate, supervisionare la realizzazione delle misure atte a prevenire l'introduzione, nell'impianto portuale o a bordo di una nave, di armi, sostanze pericolose e congegni destinati all'uso contro persone, navi o porti e il cui trasporto non è autorizzato, provvedere alle procedure necessarie per reagire a minacce alla sicurezza o a violazioni della sicurezza, comprese disposizioni per garantire le operazioni fondamentali della nave o dell'interfaccia nave/porto, provvedere alle procedure necessarie per reagire alle istruzioni che i governi contraenti, nel cui territorio è situato l'impianto portuale, possono dare al livello di sicurezza 3, provvedere alle procedure necessarie per l'evacuazione in caso di minacce alla sicurezza o violazioni della stessa, controllare e disporre sui compiti del personale dell'impianto portuale dotato di competenze di sicurezza e del restante personale dell'impianto, limitatamente al tema della sicurezza, controllare e disporre sulle procedure per l'interfaccia con le attività in materia di sicurezza a bordo delle navi, gestire gli impianti di telecontrollo.
Affermava che le mansioni espletate dal 2005 erano riconducibili a quelle proprie del dirigente, giusta di aziende produttrici di beni e servizi, e non a quelle di funzionario Org_1
quadro. Riferiva che l'organigramma individuava per tali servizi una sezione autonoma dell'impresa, subordinata soltanto al Presidente ed al Segretario Generale, così come previsto
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per le altre Aree al cui capo erano poste figure dirigenziali. Evidenziava che le mansioni dal medesimo espletate corrispondevano a finalità fondamentali perseguite ex lege dal datore di lavoro ed erano caratterizzate da elevata autonomia e discrezionale potere decisionale, con gravosa responsabilità ed elevata professionalità.
Rappresentava che in tutte le Autorità Portuali italiane era stata predisposta un'autonoma area sicurezza con a capo un dirigente e che anche l'Autorità Portuale di Messina si era attivata in tal senso, ottenendo tuttavia il diniego da parte del . Descriveva quindi CP_3
l'esteso ambito portuale entro cui operava.
Invocava il riconoscimento delle differenze retributive maturate in ragione delle mansioni superiori svolte, ex artt. 2103 e 2126 c.c., sottolineando le differenze tra i diversi profili di inquadramento, e quantificando le differenze spettantegli in € 258.871,16.
Chiedeva pertanto di accertare e dichiarare l'avvenuto espletamento, a far data dal
9.6.2004, di mansioni lavorative confacenti alla qualifica dirigenziale giusta dei dirigenti Org_1
aziende industriali ed il diritto alla corresponsione del trattamento economico corrispondente all'attività dirigenziale svolta a far data dal mese di agosto 2011 a seguire e, per l'effetto, di condannare il datore di lavoro intimato al pagamento in proprio favore, a titolo di differenza tra quanto percepito in busta paga ed il dovuto trattamento corrispondente all'attività dirigenziale svolta, dell'importo complessivo pari ad € 258.871,61 o alla maggiore e/o minore somma accertanda ritenuta di giustizia, con l'aggiunta di maggiorazione per lavoro straordinario, ratei di 13ª e 14ª mensilità, festività, indennità sostituiva delle ferie e dei permessi non goduti, T.F.R., indennità di posizione e/o premi di risultato, contributi previdenziali ed assicurativi omessi, oltre interessi e rivalutazione sino all'integrale e completo soddisfo;
somma, se del caso, determinata in via equitativa ex art. 1226 c.c., anche a titolo di perdita di chance. Con vittoria di spese e compensi di lite.
2.- L'Autorità Portuale di Messina si costituiva in giudizio con memoria depositata in data
26.2.2019.
Precisava che il ricorrente aveva assunto la qualifica di quadro A nel 2006 ed era responsabile del Servizio Operativo dell'Ente, articolazione burocratica/amministrativa, posto esclusivamente alle dirette dipendenze del Segretario Generale, organo di vertice a sua volta preposto alla Direzione della Segreteria Tecnico-Operativa.
Eccepiva che, ai fini del riconoscimento delle differenze retributive per l'asserito svolgimento di mansioni superiori, ascrivibili, nella specie, alla qualifica dirigenziale, era necessaria la sussistenza di un tale inquadramento nell'organico dell'Ente di riferimento,
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circostanza non ricorrente nel caso di specie.
Evidenziava che le mansioni svolte dal ricorrente rientravano in quelle di funzionario quadro A di appartenenza ai sensi del di categoria. Deduceva che il ricorrente non aveva Org_1
mai espletato mansioni dirette allo “svolgimento di accertamenti in ordine alle navi e/o galleggianti poste in disarmo nell'ambito portuale” e che il riconoscimento di un “superminimo mensile” ben poteva essere attribuito in favore di un funzionario dell'Autorità Portuale a titolo di maggiorazione della retribuzione percepita in corrispondenza ad un aggravio di compiti e responsabilità che, comunque, rientravano sempre nell'ambito della declaratoria delle funzioni così come disciplinate dal C.C.N.L. di riferimento, come avvenuto anche per altri lavoratori.
Quanto alla redazione del Piano di security dell'impianto portuale riferiva di aver provveduto, di volta in volta, ad individuare operatori