Trib. Termini Imerese, sentenza 10/03/2025, n. 228
TRIB Termini Imerese
Sentenza
10 marzo 2025
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10 marzo 2025
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TRIB Termini Imerese
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10 marzo 2025
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Sul provvedimento
Testo completo
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE DI TERMINI IMERESE
SEZIONE LAVORO
Nella persona del Giudice, dott.ssa Giorgia Marcatajo all'esito della trattazione scritta del procedimento ex art. 127 ter c.p.c, lette le note sostitutive d'udienza depositate dalla parte ricorrente nel rispetto del termine assegnato, nella causa iscritta al n. 4220/2023
R.G.L. promossa da
LC LV, rappresentato e difeso dall'Avv.to Massimo Aiello ed elettivamente domiciliato presso il suo studio sito in Palermo in Viale Strasburgo n.
167, giusta procura in atti;
- ricorrente -
c o n t r o
INPS, in persona del legale rappresentante pro-tempore,
- convenuto contumace -
SENTENZA
Con ricorso depositato il 04.12.2023, la parte ricorrente indicata in epigrafe conveniva in giudizio l'INPS, per sentirlo condannare al pagamento in proprio favore dei ratei maturati e non riscossi di cui alla prestazione dedotta (pensione di inabilità) il cui requisito era stato riconosciuto in suo favore con decreto di omologa del 12.07.2023-
R.G. n. 732/2022 di questo Tribunale, ritualmente notificato all'Istituto, con la decorrenza ivi prevista, oltre accessori di legge, con vittoria di spese e distrazione.
Deduceva, in particolare, che, in data 16.10.2023, l'ente previdenziale aveva provveduto alla liquidazione della prestazione suddetta trattenendo, al contempo, la somma pari ad €. 3.168,28 a titolo di somme indebitamente percepite per il periodo
01.01.2022-31.12.2022.
Concludeva, pertanto, chiedendo di “Condannare l'INPS - Istituto Nazionale
Previdenza Sociale, in persona del legale rappresentante pro-tempore, a corrispondere
a CA OR la somma di € 3.168,28 indebitamente trattenuta dall'Inps sui ratei maturati e non riscossi di cui alla
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE DI TERMINI IMERESE
SEZIONE LAVORO
Nella persona del Giudice, dott.ssa Giorgia Marcatajo all'esito della trattazione scritta del procedimento ex art. 127 ter c.p.c, lette le note sostitutive d'udienza depositate dalla parte ricorrente nel rispetto del termine assegnato, nella causa iscritta al n. 4220/2023
R.G.L. promossa da
LC LV, rappresentato e difeso dall'Avv.to Massimo Aiello ed elettivamente domiciliato presso il suo studio sito in Palermo in Viale Strasburgo n.
167, giusta procura in atti;
- ricorrente -
c o n t r o
INPS, in persona del legale rappresentante pro-tempore,
- convenuto contumace -
SENTENZA
Con ricorso depositato il 04.12.2023, la parte ricorrente indicata in epigrafe conveniva in giudizio l'INPS, per sentirlo condannare al pagamento in proprio favore dei ratei maturati e non riscossi di cui alla prestazione dedotta (pensione di inabilità) il cui requisito era stato riconosciuto in suo favore con decreto di omologa del 12.07.2023-
R.G. n. 732/2022 di questo Tribunale, ritualmente notificato all'Istituto, con la decorrenza ivi prevista, oltre accessori di legge, con vittoria di spese e distrazione.
Deduceva, in particolare, che, in data 16.10.2023, l'ente previdenziale aveva provveduto alla liquidazione della prestazione suddetta trattenendo, al contempo, la somma pari ad €. 3.168,28 a titolo di somme indebitamente percepite per il periodo
01.01.2022-31.12.2022.
Concludeva, pertanto, chiedendo di “Condannare l'INPS - Istituto Nazionale
Previdenza Sociale, in persona del legale rappresentante pro-tempore, a corrispondere
a CA OR la somma di € 3.168,28 indebitamente trattenuta dall'Inps sui ratei maturati e non riscossi di cui alla
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