Trib. Bolzano, sentenza 26/03/2024, n. 385
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Testo completo
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Tribunale Ordinario di Bolzano - Bozen
Prima Sezione Civile
N.R.G. 3304/2021 in persona del Giudice monocratico Alex Tarneller pronuncia la seguente
SENTENZA nella causa civile di 1° grado pendente tra:
SERENISSIMA SOCIETA' DI GESTIONE DEL RISPARMIO S.P.A. IN
LIQUIDAZIONE (c.f. 03402260230), con gli avv.ti GHIELMI CORRADO e PIZZETTI EUGENIO
PARTE ATTRICE OPPONENTE
CASSA CENTRALE RAIFFEISEN DELL'ALTO ADIGE S.R.L. (C.F. 00194450219), con l'avv. WALZL MICHAEL
PARTE CONVENUTA OPPOSTA
Oggetto: opposizione a decreto ingiuntivo n. 1017/2021, contratto autonomo di garanzia;
attività ammessa per SGR
Conclusioni
Parte attrice:
Voglia l'Ill.mo Tribunale adito, respinta ogni contraria domanda, istanza, deduzione od eccezione:
IN VIA PRINCIPALE, NEL MERITO
- dichiarare illegittimo e in ogni caso revocare il decreto ingiuntivo n. 1017/2021, emesso in data
21 luglio 2021 dal Tribunale di Bolzano e notificato a Serenissima in data 22 luglio 2021 per tutti i motivi esposti in atti;
IN OGNI CASO
- con vittoria di spese e onorari di causa.
Parte convenuta:
Voglia l'Ill.mo Tribunale di Bolzano adito, contrariis reiectis,
- nel merito: rigettare l'atto di opposizione a decreto ingiuntivo di data 01.10.2021 formulato da
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Serenissima – Società di Gestione del Risparmio S.p.A. perché infondato sia in fatto che in diritto, per i motivi tutti esposti in corso di causa, e, in conseguenza, confermare il decreto ingiuntivo n. 1017/2021, emesso dal Tribunale Ordinario di Bolzano in data 19.07.2021, depositato in data 21.07.2021 ed iscritto al n. 2387/2021 R.G. – Giudice: Dr. Alex Tarneller;
- in ogni caso: con rifusione integrale delle spese, onorari di lite, oltre spese generali, IVA e
CPA, come per legge, del presente giudizio.
RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA DECISIONE
1. La domanda giudiziale
La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige S.p.A. (Banca) ha proposto, tramite ricorso per ingiunzione, nei confronti di Serenissima-Società di Gestione del Risparmio S.p.A. (Serenissima) domanda giudiziale per il pagamento di € 1.295.777,22, esponendo quanto segue.
A. In data 15 dicembre 2010 la Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige S.p.A. (di seguito, la
“Banca”) ha concesso alla società Selene S.r.l. (cod. fisc. e part. IVA 02947400244), un finanziamento fondiario per un importo in linea capitale di Euro 1.500.000,00 (di seguito, anche
“Finanziamento”), giusto atto a rogito del Notaio Andrea Martini di Vicenza (Rep. n. 11.916 –
Racc. n. 6131 – vedi Doc.2).
B. Selene S.r.l. è una società immobiliare, il cui capitale sociale è interamente controllato dal
Fondo “Sansovino-Fondo Comune di Investimento Immobiliare di tipo chiuso” (in seguito,
“Fondo Sansovino”) gestito sino alla data del 31.12.2020 dall'odierna ingiunta società
Serenissima-Società di Gestione del Risparmio S.p.A. (di seguito, anche “Serenissima”).
C. In data 01 agosto 2016, la società Selene, a causa della perdurante crisi che aveva colpito il settore immobiliare, ha firmato con le proprie banche finanziatrici, e tra questi anche con la
Banca Raiffeisen, un accordo in attuazione del piano di risanamento ex articolo 67, terzo comma, lett. d) del R.D. 267/1942.
D. In tale occasione, ovvero sempre in data 01 agosto 2016, la società Serenissima e la Banca hanno sottoscritto una scrittura privata (di seguito anche “Scrittura Privata” – vedi Doc.3), nell'ambito della quale hanno dato atto e riconosciuto quanto sopra esposto, ovvero
- che Selene S.r.l. è interamente controllata da Serenissima, quale gestore del Fondo
Sansovino (vedi pag. n. 1);
- che la crisi nel settore immobiliare ha determinato una situazione di tensione finanziaria e di inadempimenti da parte di Selene S.r.l. (vedi pag. n. 2);
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- che Selene S.r.l. ha elaborato un piano di risanamento in conformità all'art. 67, terzo comma, lettera d) della Legge Fallimentare, al fine di poter pagare il credito della Banca entro la data del 31.12.2019, ammontante alla data del 30.06.2015 a Euro 1.696.161,00
(vedi sempre pag. n. 2).
E. Sulla base di queste premesse, Serenissima ha concesso irrevocabilmente alla Banca un diritto di opzione di vendita (di seguito, “Opzione Put”), in virtù del quale la Banca ha il diritto di vendere a Serenissima, quale gestore del Fondo Sansovino, la quale avrà l'obbligo di acquistare dalla Banca, il credito della Banca verso la società Selene, derivante dal
Finanziamento. Serenissima e la Banca avevano anche pattuito che l'Opzione Put può essere esercitata dalla Banca nel periodo compreso fra il 01.01.2020 ed il 31.01.2020.
F. Il corrispettivo da versare da Serenissima, quale gestore del Fondo Sansovino e per effetto dell'esercizio dell'Opzione Put, è stato fissato in misura pari al valore nominale del credito della
Banca per sorte capitale ed interessi maturati e non pagati ed accessori alla data di vendita, ridotto del 25% (vedi art.
2.4. della Scrittura Privata).
G. Inoltre e ciò è di interesse per il richiesto decreto ingiuntivo, Serenissima ha assunto anche delle obbligazioni in proprio verso la Banca, obbligandosi a quanto segue (vedi art.
5.8. della
Scrittura Privata allegata come Doc.3):
“Con la sottoscrizione della presente Scrittura Privata, la SGR in proprio si impegna a dare completa esecuzione all'Opzione Put nel caso in cui quest'ultima sia validamente esercitata dalla Banca e il Fondo per qualsiasi ragione ovvero il terzo nominato ai sensi del precedente art. 3 non provveda al relativo adempimento. In caso di mancato adempimento, per effetto della presente garanzia, la SGR si obbliga in proprio fin d'ora a pagare, a semplice richiesta scritta della Banca, e senza che occorra altro da parte della medesima, la somma che dalla stessa dovesse essere reclamata, beninteso fino alla concorrenza del Prezzo di Esercizio dell'Opzione Put, entro quindici giorni dalla richiesta scritta, tramite bonifico su c/c IT 15 Z
03493 11600 000900289728 intestato alla Cassa Centrale Raiffeisen Dell'Alto Adige S.p.A.”.
H. Con missiva indirizzata a Serenissima di data 15.01.2020 (Doc.4) la Banca
- ha esercitato la facoltà dell'Opzione Put di cui alla Scrittura Privata, fissando appuntamento notarile per la cessione del credito alla data del 07.04.2020, ore 12.00 innanzi al Notaio Dr. Crepaz (vedi art.
2.3. della Scrittura Privata, ove si stabilisce che “la Data di
Vendita dovrà cadere in una data compresa tra il sessantesimo e il novantesimo giorno di
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calendario successivo alla data di ricevimento della Comunicazione Esercizio Opzione
Put”);
- ha richiamato l'obbligo in proprio di Serenissima di dare completa esecuzione all'Opzione
Put (vedi art.
5.8. sopra richiamato);
- ha comunicato che alla data del 07.04.2020 il valore nominale del credito della Banca verso Selene S.r.l. derivante dal Finanziamento per sorte capitale ed interessi maturati e non pagati ed accessori ammonterà a Euro 1.727.702,96, allegando il relativo estratto conto
(vedi sempre Doc.4);
- ha dunque chiesto, in forza della riduzione del 25% pattuita ai sensi dell'art.
2.4. della
Scrittura Privata del 01.08.2016, il pagamento della somma di Euro 1.295.777,22.
I. Con comunicazione di data 17.2.2020 (Doc.5) la società Serenissima ha contestato l'esercizio del diritto da parte della Banca.
J. Sulla base delle suddette premesse, la Banca Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige S.p.A. chiede che, in forza dell'art.
5.8. della Scrittura privata di data 01.08.2016 (Doc.3), il quale prevede che “… la SGR si obbliga in proprio fin d'ora a pagare, a semplice richiesta scritta della Banca, e senza che occorra altro da parte della medesima, la somma che dalla stessa dovesse essere reclamata …”, venga ingiunto a Serenissima-Società di Gestione del Risparmio
S.p.A. di pagare la somma di Euro 1.295.777,22, richiesta con missiva del 15.01.2020 (Doc.4).
Il tutto oltre interessi ex d.lgs. 231/2002 dalla data del dovuto che, in forza dell'art.
2.3. della
Scrittura Privata, era stata indicata per il 07.04.2020.
In accoglimento del ricorso monitorio, questo Tribunale ha emesso il decreto ingiuntivo n.
1017/2021 per l'importo di Euro 1.295.777,22, a titolo di capitale, oltre interessi come da domanda sull'importo capitale, nonché le spese di questa procedura di ingiunzione, liquidate in €
6.900,00 per compenso e spese generali, oltre c.p.a. al 4% ed i.v.a. al 22%, €