Trib. Bologna, sentenza 06/12/2024, n. 3179

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Bologna, sentenza 06/12/2024, n. 3179
Giurisdizione : Trib. Bologna
Numero : 3179
Data del deposito : 6 dicembre 2024

Testo completo

N. R.G. 11253/2024
TRIBUNALE ORDINARIO di BOLOGNA
Sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione cittadini UE
All'esito della discussione all'udienza all'uopo fissata decide come da sentenza ai sensi dell'art. 281 sexies c.p.c.:
SENTENZA
nella causa civile di I Grado promossa da:
con l'avv. BORDONI GABRIELE Parte_1
RICORRENTE contro
, con l'avv. AVVOCATURA DELLO STATO DI Controparte_1
BOLOGNA, Controparte_2
RESISTENTE/I
Motivi della decisione
1.
Con ricorso ai sensi dell'art. 281-undecies c.p.c. il ricorrente ha chiesto l'annullamento del provvedimento del Questore di Bologna in data 17 giugno 2024 di diniego di rilascio ai sensi dell'art. 19, secondo comma lettera c) D. L.vo 25 luglio
1998, n. 286
di permesso di soggiorno per motivi familiari, in quanto coniuge della cittadina italiana motivato in ragione della sua pericolosità sociale, Parte_2 desumibile da diverse condanne per violazione Legge sugli stupefacenti, e dal sospetto di frode alla legge, desumibile dall'avere contratto il matrimonio subito dopo il diniego di permesso di soggiorno, con persona anch'essa gravata da precedenti penali e con una notevole differenza di età.
Con decreto inaudita altera parte non veniva sospesa l'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato e veniva fissata la prima udienza.
La resistente si costituiva, contestando le allegazioni di controparte e chiedendo la reiezione del ricorso.
Disposto un rinvio al fine di acquisire ulteriore documentazione, la causa veniva rinviata all'udienza odierna per la precisazione delle conclusioni e la discussione orale.
2.
Pagina 1
Come detto, il ricorrente ha chiesto l'annullamento del provvedimento del
Questore di Bologna di diniego di rilascio permesso di soggiorno per motivi familiari, in quanto coniuge di cittadina italiana.
Dal provvedimento impugnato si apprende che il medesimo, responsabile durante il suo soggiorno in Italia di diversi delitti di spaccio di cocaina, ha contratto matrimonio nel novembre 2023 con una cittadina italiana a sua volta gravata da precedenti penali e di circa 25 anni più grande di lui (nato nel 1988, il ricorrente ha oggi 36 anni, mentre la moglie, nata nel 1962, ha 62 anni). Anche senza ulteriore
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