Trib. Velletri, sentenza 08/04/2024, n. 779

N. R.G. 5328/2020
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO DI VELLETRI
Prima CIVILE
Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. Angelo Baffa ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 5328/2020 promossa da:
TU PE (C.F. [...]), con il patrocinio dell'avv. PE TU
ATTORE contro
CONDOMINIO PALLANTE RASCIONI, ANZIO con il patrocinio dell'avv. STRAZZULLO FRANCESCO
CONVENUTO

CONCLUSIONI
Le parti hanno concluso come da verbale d'udienza di precisazione delle conclusioni del 18.09.2023.
pagina 1 di 4 Concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione
Con atto di citazione regolarmente notificato, UR RI, premesso di essere condomino del Condominio “Pallante Rascioni”, ha agito in giudizio al fine di ottenere l'accertamento dell'invalidità della delibera adottata dal Condominio in data 19.07.2020, per aver questi approvato l'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza dell'intero complesso edilizio relativo anche agli ulteriori Condomìni
“Torre”, “Rit” ed “Enea”, in forza della notifica dell'ordinanza del Sindaco di Anzio n. 48 del 2018, senza la partecipazione degli stessi;
ha poi censurato la delibera rappresentando che i comproprietari di un unico appartamento hanno avuto la possibilità di partecipare all'assemblea, in violazione di legge;
che la delibera è nulla in quanto obbliga l'attore alla refusione di spese inerenti la manutenzione dell'impianto fognario che non serve il proprio immobile;
che la convocazione è viziata in quanto l'amministratore ha omesso di inviare a tutti gli amministrati il bilancio che si intendeva approvare e la relazione tecnica;
che l'assemblea si è svolta in maniera caotica, impedendo la partecipazione del condomino sig. GI TI. Il Condominio si è costituito eccependo, in via pregiudiziale e in rito, l'inammissibilità dell'azione proposta dal sig. UR RI risultando egli prestare attività di VPO presso la Procura della Repubblica istituita presso il Tribunale di Velletri;
l'incompetenza del tribunale adito in favore del giudice di pace di Velletri;
il difetto di legittimazione attiva dell'attore per non aver dato prova della qualità di condomino;
l'improcedibilità della domanda per omessa corrispondenza rispetto alla domanda di mediazione;
nel merito ha specificamente contestato le avverse deduzioni chiedendo il rigetto della domanda, contestando, altresì, la conformità all'originale della delibera impugnata. La causa è stata istruita mediante acquisizione documentale ed è stata trattenuta in decisione all'udienza del 18.09.2023 previsa assegnazione alle parti dei termini ex art. 190 c.p.c. . E' infondata l'eccezione pregiudiziale relativa all'inammissibilità della domanda giudiziale proposta da UR RI in ragione dell'incompatibilità derivante dalla ricoperta carica di VPO presso il presente tribunale. Si osserva, sul punto, che l'attore ha allegato la cessazione dalle funzioni di VPO, con decorrenza dal 22 agosto 2020. Rileva poi il tribunale che l'eventuale esercizio della professione forense, anche in favore di sé stessi ai sensi dell'art. 86 c.p.c., in violazione della