Trib. Roma, sentenza 04/12/2024, n. 18488
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Testo completo
N. R.G. 22803/2024
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA
SEZIONE DIRITTI DELLA PERSONA E IMMIGRAZIONE
Il Tribunale, riunito in camera di consiglio e composto da:
Francesco Crisafulli Presidente Silvia Albano Giudice rel
Damiana Colla Giudice
Ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
nella causa civile di primo grado iscritta al n. r.g. 22803/2024 promossa da:
nato in ALBANIA, il 07/02/1996, rappresentato e difeso Parte_1 dalle Avv.te ROMELDA PRENCE e SARA DI VEROLI;
- ricorrente -
contro
, in persona del Ministro p.t., rappresentato ex Controparte_1 lege dall'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO
- resistente -
OGGETTO: impugnazione rifiuto del permesso di soggiorno per protezione speciale
Ragioni di fatto e di diritto della decisione
Con ricorso depositato il 29.05.2024 cittadino albanese, Parte_1 ha impugnato il provvedimento, notificatogli il 21.05.2024, con il quale la Questura di Latina ha respinto l'istanza di permesso di soggiorno per protezione speciale presentata dal ricorrente in data 09.02.2023. Il si è costituito tardivamente in giudizio chiedendo il rigetto Controparte_1 della domanda.
Il ricorrente esponeva che, contrariamente a quanto sostenuto nel parere negativo espresso dalla Commissione Territoriale sulla base del quale la Questura aveva adottato il provvedimento di rigetto, egli aveva avviato in Italia un positivo percorso di integrazione;
viveva infatti sul territorio nazionale da quasi due anni e lavorava presso l'azienda edile del cugino con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
oltre al cugino il ricorrente era circondato dall'affetto di altri familiari, zii e cugini, alcuni cittadini italiani, nonché di altre persone che aveva conosciuto in Italia in questi anni e con cui aveva stretto legami amicali molto forti.
Chiedeva dunque che venisse ordinato alla Questura di rilasciargli un permesso di soggiorno per protezione speciale.
A sostegno della domanda il ricorrente ha depositato la seguente documentazione: certificato familiare, carta di identità della zia, cittadina italiana, carta di identità dei cugini, cittadini italiani, documenti cugino e datore di lavoro, contratto di lavoro a tempo determinato del 14.02.203, convertito in contratto di
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA
SEZIONE DIRITTI DELLA PERSONA E IMMIGRAZIONE
Il Tribunale, riunito in camera di consiglio e composto da:
Francesco Crisafulli Presidente Silvia Albano Giudice rel
Damiana Colla Giudice
Ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
nella causa civile di primo grado iscritta al n. r.g. 22803/2024 promossa da:
nato in ALBANIA, il 07/02/1996, rappresentato e difeso Parte_1 dalle Avv.te ROMELDA PRENCE e SARA DI VEROLI;
- ricorrente -
contro
, in persona del Ministro p.t., rappresentato ex Controparte_1 lege dall'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO
- resistente -
OGGETTO: impugnazione rifiuto del permesso di soggiorno per protezione speciale
Ragioni di fatto e di diritto della decisione
Con ricorso depositato il 29.05.2024 cittadino albanese, Parte_1 ha impugnato il provvedimento, notificatogli il 21.05.2024, con il quale la Questura di Latina ha respinto l'istanza di permesso di soggiorno per protezione speciale presentata dal ricorrente in data 09.02.2023. Il si è costituito tardivamente in giudizio chiedendo il rigetto Controparte_1 della domanda.
Il ricorrente esponeva che, contrariamente a quanto sostenuto nel parere negativo espresso dalla Commissione Territoriale sulla base del quale la Questura aveva adottato il provvedimento di rigetto, egli aveva avviato in Italia un positivo percorso di integrazione;
viveva infatti sul territorio nazionale da quasi due anni e lavorava presso l'azienda edile del cugino con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
oltre al cugino il ricorrente era circondato dall'affetto di altri familiari, zii e cugini, alcuni cittadini italiani, nonché di altre persone che aveva conosciuto in Italia in questi anni e con cui aveva stretto legami amicali molto forti.
Chiedeva dunque che venisse ordinato alla Questura di rilasciargli un permesso di soggiorno per protezione speciale.
A sostegno della domanda il ricorrente ha depositato la seguente documentazione: certificato familiare, carta di identità della zia, cittadina italiana, carta di identità dei cugini, cittadini italiani, documenti cugino e datore di lavoro, contratto di lavoro a tempo determinato del 14.02.203, convertito in contratto di
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