Trib. Roma, sentenza 09/01/2025, n. 378
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Testo completo
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Tribunale di Roma
SEZIONE DIRITTI DELLA PERSONA E IMMIGRAZIONE
N. R.G. 30528/2024
Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. Massimo Marasca ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 30528/2024 promossa da:
OV LE , n. il 05/12/2004 a ROMA (RM) (C.F.[...]),
CUI rappresentato e difeso dall'avv. FACHILE SALVATORE e dall'avv. ed elettivamente domiciliato in VIA OSLAVIA, 30 ROMA come da procura in atti
RICORRENTE
contro
MINISTERO DELL'INTERNO (C.F. 97149560589)
RESISTENTE CONTUMACE
OGGETTO: cittadinanza
MOTIVI IN FATTO E DIRITTO DELLA DECISIONE
Con ricorso, depositato il 15 luglio 2024, presso il Tribunale Civile di Roma, il signor
NE OS, nato da genitori bosniaci, chiede l'annullamento del provvedimento, con cui il Comune di Roma ha rigettato la sua istanza di acquisto della cittadinanza italiana, e chiede che venga dichiarato il suo diritto ad acquisire la cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 4 co. 2 l. 91/92 e che l'Ufficiale dello Stato
Civile trascriva la relativa dichiarazione nei registri dello Stato Civile del Comune di Roma, con vittoria di spese.
L'Amministrazione è rimasta contumace.
In fatto risulta che il sig. OS NE è nato a [...] il [...];
è di origine bosniaca, ma non è mai stato iscritto all'anagrafe della popolazione residente né attualmente è in possesso di un valido permesso di soggiorno (in passato ha avuto:
Permesso di soggiorno per affidamento n. I0098953A: rilasciato dalla Questura di
Roma il 17 febbraio 2015 e valido fino al 17 febbraio 2017. Permesso di soggiorno per minore età n. I11893912: rilasciato dalla Questura di Roma il 22 maggio 2017 e valido fino al 22 maggio 2019).
1
Risulta che il ricorrente, sin dalla prima infanzia ha vissuto in condizioni di precarietà.
Nel 2012, a seguito di una segnalazione scolastica, il Tribunale per i Minorenni di
Roma ha avviato un procedimento nei confronti dei suoi genitori per accertare lo stato di abbandono del minore.
Nello stesso anno, l'Azienda Unità Sanitaria Locale Roma “E” ha rilasciato una documentazione medica che attestava un ritardo evolutivo di grado lieve, sottolineando la necessità di interventi di integrazione scolastica. Alla luce della situazione familiare, il sig. OS è stato affidato alla tutela del Comune di Roma, nella persona della dott.ssa Cammisa, ed è stato collocato presso la casa famiglia “La Perla – OASI Linda Penotti”.
Nel 2014, il Tribunale per i Minorenni di Roma ha dichiarato lo stato di adottabilità del sig. OS, una decisione confermata dalla Corte d'Appello di Roma nel 2015. Durante il periodo di affidamento in casa famiglia, il sig. OS ha incontrato una coppia, ZI, inizialmente interessata a un percorso di affidamento con finalità adottive. Tuttavia, nel 2016, questa relazione è stata interrotta su decisione improvvisa della coppia, lasciando il giovane in una condizione di precarietà affettiva e sociale. Questa situazione è stata documentata dal Servizio Sociale del Comune di
Roma nella relazione del 9 agosto 2016.
Con il passare degli anni, il Tribunale per i Minorenni ha tentato di definire una soluzione più stabile per il sig. OS. Nel 2020, ha emesso un decreto invitando la tutrice a richiedere l'adozione del giovane, considerata la sua età ormai prossima alla maggiore età. Tuttavia, tale percorso non ha avuto esito positivo.
Alla vigilia del compimento dei diciannove anni, il 4 dicembre 2023, l'avvocato del sig. OS ha presentato un'istanza di elezione di
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Tribunale di Roma
SEZIONE DIRITTI DELLA PERSONA E IMMIGRAZIONE
N. R.G. 30528/2024
Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. Massimo Marasca ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 30528/2024 promossa da:
OV LE , n. il 05/12/2004 a ROMA (RM) (C.F.[...]),
CUI rappresentato e difeso dall'avv. FACHILE SALVATORE e dall'avv. ed elettivamente domiciliato in VIA OSLAVIA, 30 ROMA come da procura in atti
RICORRENTE
contro
MINISTERO DELL'INTERNO (C.F. 97149560589)
RESISTENTE CONTUMACE
OGGETTO: cittadinanza
MOTIVI IN FATTO E DIRITTO DELLA DECISIONE
Con ricorso, depositato il 15 luglio 2024, presso il Tribunale Civile di Roma, il signor
NE OS, nato da genitori bosniaci, chiede l'annullamento del provvedimento, con cui il Comune di Roma ha rigettato la sua istanza di acquisto della cittadinanza italiana, e chiede che venga dichiarato il suo diritto ad acquisire la cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 4 co. 2 l. 91/92 e che l'Ufficiale dello Stato
Civile trascriva la relativa dichiarazione nei registri dello Stato Civile del Comune di Roma, con vittoria di spese.
L'Amministrazione è rimasta contumace.
In fatto risulta che il sig. OS NE è nato a [...] il [...];
è di origine bosniaca, ma non è mai stato iscritto all'anagrafe della popolazione residente né attualmente è in possesso di un valido permesso di soggiorno (in passato ha avuto:
Permesso di soggiorno per affidamento n. I0098953A: rilasciato dalla Questura di
Roma il 17 febbraio 2015 e valido fino al 17 febbraio 2017. Permesso di soggiorno per minore età n. I11893912: rilasciato dalla Questura di Roma il 22 maggio 2017 e valido fino al 22 maggio 2019).
1
Risulta che il ricorrente, sin dalla prima infanzia ha vissuto in condizioni di precarietà.
Nel 2012, a seguito di una segnalazione scolastica, il Tribunale per i Minorenni di
Roma ha avviato un procedimento nei confronti dei suoi genitori per accertare lo stato di abbandono del minore.
Nello stesso anno, l'Azienda Unità Sanitaria Locale Roma “E” ha rilasciato una documentazione medica che attestava un ritardo evolutivo di grado lieve, sottolineando la necessità di interventi di integrazione scolastica. Alla luce della situazione familiare, il sig. OS è stato affidato alla tutela del Comune di Roma, nella persona della dott.ssa Cammisa, ed è stato collocato presso la casa famiglia “La Perla – OASI Linda Penotti”.
Nel 2014, il Tribunale per i Minorenni di Roma ha dichiarato lo stato di adottabilità del sig. OS, una decisione confermata dalla Corte d'Appello di Roma nel 2015. Durante il periodo di affidamento in casa famiglia, il sig. OS ha incontrato una coppia, ZI, inizialmente interessata a un percorso di affidamento con finalità adottive. Tuttavia, nel 2016, questa relazione è stata interrotta su decisione improvvisa della coppia, lasciando il giovane in una condizione di precarietà affettiva e sociale. Questa situazione è stata documentata dal Servizio Sociale del Comune di
Roma nella relazione del 9 agosto 2016.
Con il passare degli anni, il Tribunale per i Minorenni ha tentato di definire una soluzione più stabile per il sig. OS. Nel 2020, ha emesso un decreto invitando la tutrice a richiedere l'adozione del giovane, considerata la sua età ormai prossima alla maggiore età. Tuttavia, tale percorso non ha avuto esito positivo.
Alla vigilia del compimento dei diciannove anni, il 4 dicembre 2023, l'avvocato del sig. OS ha presentato un'istanza di elezione di
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