costituzione e risposta del 30.08.2023) “Voglia l'Ill.mo Tribunale di Trieste adito, disattesa ogni contraria e avversa istanza, eccezione e deduzione, così disporre: In via preliminare: Accertare la carenza di legittimazione attiva in capo alla SI IC JA per i motivi di cui in atti e, conseguentemente, dichiarare il procedimento inammissibile e/o improcedibile. Nel merito, in via principale: Respingersi la domanda ex adverso formulata in quanto infondata in fatto e diritto per i motivi di cui in atti. Nel merito, in via subordinata: Nella denegata e non creduta ipotesi in cui il Giudice adito accertasse la presenza di vizi e difetti relativi all'automezzo, Voglia rigettare la domanda risarcitoria ex adverso formulata nei confronti dell'odierna parte resistente in quanto infondata in fatto e diritto per non aver esperito la domanda di rimedio primario della riparazione. Nel merito, in via ulteriormente subordinata: Nella denegata e non creduta ipotesi in cui il Giudice adito dovesse accogliere la richiesta risarcitoria di parte ricorrente, Voglia ridurre il quantum della domanda per i motivi di cui in atti. pagina 2 di 9 In ogni caso: Con vittoria di spese e compenso professionale, oltre rimborso forfettario spese generali 15% ed oneri fiscali e previdenziali di legge, anche con riferimento alla fase di consulenza tecnica preventiva tenutasi dinanzi al Giudice di Pace di Trieste.” MOTIVI DELLA DECISIONE Il presente giudizio trae origine dalla sottoscrizione in data 20.05.2021 del contratto di acquisto del veicolo Fiat Punto tg. DR557HZ al prezzo di € 2.000,00, tra JA IC e ET IO, esercente attività d'impresa con la denominazione di TT ET. Poco dopo l'acquisto, il giorno 14.06.2021, la vettura si fermava improvvisamente e, pertanto, l'acquirente, ricorrente in questo giudizio, chiamava il soccorso stradale per farla rimuovere (cfr. doc. 3 ricorrente), avvisando dell'accaduto il venditore e successivamente faceva elaborare un preventivo per la riparazione dalla Nuova Carrozzeria Europa di SI C. & C. SA che quantificava la spesa per la riparazione in € 2.223,90 (cfr. doc. 5 ricorrente). Incaricava, inoltre, il perito GR AL di effettuare una relazione peritale sull'autoveicolo (cfr. doc. 4 ricorrente), dalla quale si evinceva che il danno fosse stato causato da un cedimento strutturale dei supporti motore e che tale vizio era sicuramente antecedente alla data di compravendita. La ricorrente, dopo aver cercato, invano, di definire in via transattiva la controversia ha inviato alla controparte rituale invito alla negoziazione assistita, la quale, nonostante la sottoscrizione in data 07.09.2021 di una convenzione, ha avuto esito negativo (cfr. docc. 6-9 ricorrente). Pertanto, con ricorso del 21.03.2022, veniva proposto dalla IC davanti al Giudice di Pace di Trieste il procedimento di ATP sub RG 501/2022, che si concludeva con il deposito della relazione da parte del C.T.U. ing. Giuliano Rossi, il quale, in risposta al quesito individuato dal giudicante, individuava l'esistenza di due gravi vizi (la rottura di due supporti strutturali per bulloni orizzontali ed il tranciamento di un bullone di un supporto verticale), causati da uno sforzo anomalo dell'autovettura verificatosi antecedentemente all' acquisto del veicolo da parte della signora IC. pagina 3 di 9 <hr/> Il perito indicava come rimedio la sostituzione integrale del cambio, il cui prezzo veniva quantificato in € 2.247,24 oltre IVA (cfr. doc. 2 resistente). All'esito di un ulteriore tentativo di risoluzione transattiva della controversia, che dava nuovamente esito negativo, la IC adiva ai sensi dell'<a data-article-id="LR43025BB4A26B02886211" data-article-version-id="873a1a24-05e8-577d-871a-cf49c5021c85::LR43025BB4A26B02886211::2022-12-29" href="/norms/codes/itatextvmafbz6e29423q/articles/itaartic5t3txofek1ax?version=873a1a24-05e8-577d-871a-cf49c5021c85::LR43025BB4A26B02886211::2022-12-29">art. 702-bis c.p.c.</a> questo Tribunale, chiedendo la condanna della TT ET al pagamento della somma di € 7.741,56 a titolo di risarcimento del danno. Parte resistente si costitutiva, eccependo preliminarmente la carenza di legittimazione attiva di parte ricorrente, avendo la signora IC venduto l'automezzo per cui è causa in data 04.11.2022 al prezzo di € 3.100,00 (cfr. doc. 18 resistente), e contestava integralmente in fatto e in diritto gli assunti di controparte dichiarando l'assenza di qualsivoglia responsabilità. Secondo la ricostruzione della resistente, il guasto dell'autovettura, ovvero il cedimento dei supporti del gruppo motore – cambio, sarebbe stato l'esito di un evento anomalo, di entità imprevista e imprevedibile, e, pertanto, non addebitabile alla parte venditrice. In ogni caso rilevava, altresì, di aver sin da subito proposto alla ricorrente la riparazione del danno a proprie spese, offerta rifiutata dalla IC, la quale aveva sempre agito per il risarcimento del danno. Nonostante il tentativo di questo Giudice di condurre le parti ad una soluzione transattiva della controversia, nessun accordo bonario è stato raggiunto a causa dell'indisponibilità del resistente, mentre parte ricorrente ha espresso accettazione alla proposta del Giudice (cfr. verbale del 15.11.2023). Orbene, la domanda proposta da IC JA va parzialmente accolta, per quanto di ragione. Preliminarmente va rigettata l'eccezione di carenza di legittimazione attiva (recte difetto di titolarità attiva) della IC, per avere la stessa venduto a terzi l'autovettura per cui è causa. pagina 4 di 9 <hr/> L'orientamento giurisprudenziale dominante, confermato anche dalla sentenza delle Sezioni Unite n. 2951 del 16 febbraio 2016, ha da sempre statuito che il diritto al risarcimento dei danni subiti da un bene spetta a colui che di quel bene era proprietario al momento dell'evento dannoso in quanto trattasi di un diritto autonomo rispetto al diritto di proprietà e non lo segue in caso di alienazione, salvo che non sia convenuto il contrario. Precisato un tanto, deve darsi atto che gli esiti della consulenza tecnica svolte ante causam sono sufficientemente chiari nell'individuare le cause del guasto (la rottura di due supporti strutturali per bulloni orizzontali, ricavati costruttivamente nel manufatto pressofuso costituente la scatola del cambio e il tranciamento di un bullone di supporto verticale) e la riconducibilità di questo a un tempo anteriore all'acquisto. Asserisce infatti il c.t.u. che “la data di innesco delle cricche è anteriore alla data di acquisizione del veicolo da parte della SI IC”, valutazione che viene avvalorata dalla figura 2 della perizia di parte, in cui si fa notare che il colore della sezione spezzata del cambio è identico al colore esterno del cambio, il che – si argomenta correttamente nella perizia di parte – esclude che la rottura si sia verificata in tempo recente. Ne deriva, pertanto, che parte resistente deve essere considerarsi responsabile del difetto di conformità esistente al momento della consegna dell'autovettura a IC JA. Ora, l'<a data-article-id="LR08D0E3083D0355DAF782" data-article-version-id="65d270b1-5d17-59d3-9096-97abc618b0dc::LR08D0E3083D0355DAF782::2021-11-26" href="/norms/codes/itatextk7vqz3g4hk2ogxv/articles/itaartw1z8idd8eg7myxm?version=65d270b1-5d17-59d3-9096-97abc618b0dc::LR08D0E3083D0355DAF782::2021-11-26">art. 133 del Codice del Consumo</a> prevede che in caso di difformità del bene compravenduto il consumatore possa scegliere tra la sostituzione del bene o la sua riparazione a spese del professionista. L'accordo sulle due possibili soluzioni non è stato raggiunto, in quanto il resistente ha preteso di comporre la controversia con un accordo che non contemplava il diritto al risarcimento del danno, sicchè la ricorrente ha dovuto provvedere in proprio alla riparazione. I costi della riparazione possono essere a questo punto ricondotti ad una posta di danno. Nonostante il Codice del Consumo non preveda espressamente tra i rimedi spettanti al consumatore il diritto al risarcimento del danno, lo stesso deve comunque ritenersi pacifico, in quanto per consolidato orientamento giurisprudenziale, i diritti che sono riconosciuti al pagina 5 di 9 <hr/> consumatore dal codice del consumo integrano, ma non sostituiscono i rimedi generali previsti dall'ordinamento. Conforta tale soluzione l'art. 135 septies CDS. Peraltro la giurisprudenza è concorde nell'affermare che “Nel caso in cui il bene consegnato al consumatore presenti un difetto di conformità del quale il professionista debba rispondere, il consumatore può far valere nei confronti del professionista inadempiente i rimedi contemplati dall'<a data-article-id="LR91B984FCFBEC35DF6313" data-article-version-id="65d270b1-5d17-59d3-9096-97abc618b0dc::LR91B984FCFBEC35DF6313::2021-11-26" href="/norms/codes/itatextk7vqz3g4hk2ogxv/articles/itaart0ipr4les484l5s?version=65d270b1-5d17-59d3-9096-97abc618b0dc::LR91B984FCFBEC35DF6313::2021-11-26">art. 130 codice del consumo</a>: riparazione del bene, sostituzione dello stesso, riduzione del prezzo, risoluzione del contratto. Tra i diritti che competono al consumatore, “nel caso di difetto di conformità”, l'<a data-article-id="LR91B984FCFBEC35DF6313" data-article-version-id="65d270b1-5d17-59d3-9096-97abc618b0dc::LR91B984FCFBEC35DF6313::2021-11-26" href="/norms/codes/itatextk7vqz3g4hk2ogxv/articles/itaart0ipr4les484l5s?version=65d270b1-5d17-59d3-9096-97abc618b0dc::LR91B984FCFBEC35DF6313::2021-11-26">art. 130 cod. consumo</a>, <a data-article-id="LR91B984FCFBEC35DF6313" data-article-version-id="65d270b1-5d17-59d3-9096-97abc618b0dc::LR91B984FCFBEC35DF6313::2021-11-26" href="/norms/codes/itatextk7vqz3g4hk2ogxv/articles/itaart0ipr4les484l5s?version=65d270b1-5d17-59d3-9096-97abc618b0dc::LR91B984FCFBEC35DF6313::2021-11-26">comma 2</a> non annovera il diritto al risarcimento del danno cagionato dall'inadempimento. Ciò non significa peraltro che il consumatore che abbia ricevuto un bene non conforme al contratto non possa esercitare, nei confronti del professionista, delle pretese risarcitorie: il diritto al risarcimento del danno rientra senz' altro fra i “ diritti ” attribuibili al consumatore da “ altre norme dell'ordinamento giuridico italiano (art. 135 cod. consumo). (cfr. <a data-decision-id="c75de5df-f61f-56f3-b6a4-e233c7207dad" href="/decisions/itcassanjhp7g1iruql3">Cass. Civ., sent. n.1082/2020</a>). Va, ora, definito il quantum di tale risarcimento. Parte ricorrente chiede, con il presente giudizio, che le venga riconosciuto il risarcimento del danno per un totale di € 7.741,561, ma tale importo non può essere certamente riconosciuto alla IC nella sua interezza, posto che i documenti allegati non sono idonei a supportare tale richiesta. Sicuramente deve essere riconosciuto alla ricorrente la somma di € 2.247,24 oltre IVA (tot. 2.741,63) per le necessarie riparazioni dell'autoveicolo, così come quantificate dalle relazione depositata dal CTU all'esito dell'accertamento tecnico preventivo sub R.G. 501/2022 pagina 6 di 9 <hr/> (cfr. doc. 2 resistente), nonché le spese di custodia dell'autovettura presso la carrozzeria Europa di SI pari ad € 336,00 (cfr. doc. 16 ricorrente) e quelle relative all'assicurazione RCA, quantificate in € 399,472 (cfr. doc. 20 ricorrente), risultando impossibile spostare ed usare il mezzo senza una preventiva riparazione. Per quanto riguarda le spese del proprio CTP, le stesse possono essere riconosciute nella misura indicate nell'avviso di parcella depositato, cioè € 252,00 (cfr. doc. 17 ricorrente) e non in quella maggiore di € 1.154,00 richiesta, che non trova riscontro probatorio. Devono essere rifuse le spese legali stragiudiziali di € 1.181,88, che sono conformi ai parametri legali (cfr. doc. 18 ricorrente). Ancora, costituiscono posta di danno le somme pagate dalla ricorrente per il noleggio dell'autovettura sostitutiva, provate nella misura di € 501,00 (doc. 19) e non in € 1.464,38 come indicato nel ricorso. In considerazione di quanto precede, IO ET dovrà risarcire a IC JA la somma totale di € 5.351,98 a titolo di risarcimento del danno. Sulla somma così determinata è dovuta la rivalutazione monetaria, che equitativamente si fa decorrere dalla data del deposito del ricorso per accertamento tecnico preventivo (27.05.2022). Va infine evidenziato che non è possibile qui operata la c.d. compensatio lucri cum damno rispetto al maggior prezzo di vendita della vettura da parte della ricorrente (euro 3.100,00) sia per la considerazione che il prezzo maggiore può ricollegarsi al fatto che la vettura aveva un cambio nuovo sia perché la compensazione in esame presuppone che il lucro abbia la medesima fonte del danno (cfr. Cass. Sez. 1 - , Ordinanza n. 16088 del 18/06/2018), il che è qui escluso. Le spese di lite, comprese quelle per il procedimento di ATP, seguono la soccombenza e sono liquidate come da dispositivo, a norma del D.M. n. 55/2014 (così come aggiornato dal d.m. 147 del 13.8.2022), e, poiché la ricorrente IC JA risulta ammessa al beneficio pagina 7 di 9 <hr/> del patrocinio a carico dello Stato, esse devono essere pagate direttamente a favore dell'Erario in applicazione dell'art. 133 D.P.R. 115/2002. Sono applicati valori al di sotto di quelli medi in considerazione del divario tra la somma richiesta e quella riconosciuta come dovuta. P.Q.M . il Tribunale di Trieste, in composizione monocratica, in persona della dott.ssa Monica Pacilio, disattesa ogni contraria domanda, eccezione o istanza, definitivamente pronunciando, così provvede: 1) accerta il difetto di conformità dell'autovettura Fiat Punto tg. DR557HZ acquistata dalla signora IC con contratto di compravendita dd. 20.05.2021; 2) condanna ET IO, esercente attività d'impresa con la denominazione di TT ET, a pagare a JA IC la somma di € 5.351,98 a titolo di risarcimento dei danni, oltre a rivalutazione dal 27.05.2022; 3) essendo la ricorrente ammessa al patrocinio a carico dello Stato, condanna l'TT ET al pagamento delle seguenti spese processuali a favore dell' Erario - € 1.250,00 per compensi di avvocato, oltre a spese generali nella misura del 15%, IVA e CNAP come per legge per il presente giudizio; - € 1.100,00 per compensi di avvocato, oltre a spese generali nella misura del 15%, IVA e CNAP come per legge per il procedimento di ATP sub R.G. 501/2022 Giudice di Pace; - € 738,40 per compenso del C.T.U. in ATP, già liquidate nel procedimento sub R.G. 501/2022 poste a carico dell'Erario. Così deciso in Trieste, 25.03.2024. Il Giudice dott.ssa Monica Pacilio pagina 8 di 9 pagina 9 di 9 <hr/> 1. DA COMPARE FOOTNOTE PAGES 1 Cosi determinato: 1) € 2223,90, così come da preventivo redatto sulla base delle emergenze dell'APT (cfr. doc. 5); 2) € 366,00 per il deposito dell'autovettura presso la carrozzeria Europa di SI c. %c. s.a.s. (cfr. doc. 16); 3) € 1.154,00 per spese di C.T.P. (cfr. doc. 17); 4) € 1.181,88 per spese legali stragiudiziali (cfr. doc. 18); 5) € 1.464,38 per noleggio dell'autovettura sostitutiva (cfr. doc. 19); 6) € 613,00 per spese di assicurazione (cfr. doc. 20); 7) € 738,40 per spese di compenso del C.T.U., in riferimento al procedimento promosso <a data-article-id="LR3DF63C6CA2443265E5FB" data-article-version-id="873a1a24-05e8-577d-871a-cf49c5021c85::LR3DF63C6CA2443265E5FB::2005-07-01" href="/norms/codes/itatextvmafbz6e29423q/articles/itaart6td9x2fp3vuhs97?version=873a1a24-05e8-577d-871a-cf49c5021c85::LR3DF63C6CA2443265E5FB::2005-07-01">ex art. 696 bis c.p.c.</a> sub R.G. 501/2022, poste a carico dell'Erario, essendo la signora IC ammessa al beneficio del patrocinio a spese dello stato (doc. 16). 2 Non trova riscontro documentale la maggior somma di € 613; nel doc. 20 richiamato dalla ricorrente il prezzo di polizza risulta appunto di euro 399,47. </div>

<div> N. R.G. 781/2023 IL TRIBUNALE DI TRIESTE in composizione monocratica, in persona della dott.ssa Monica Pacilio, ha pronunciato la seguente ORDINANZA ex art. 702-ter c.p.c. nella causa civile in primo grado, iscritta in data 24.02.2023 al n. 781/2023 di Ruolo Generale, vertente t r a JA IS (C.F. [...]), nata a [...] il [...], e residente in [...]01, rappresentata e difesa dall'avv. Raffaele Leo (C.F. [...]), ed elettivamente domiciliata presso il suo studio sito in Trieste, alla via Gallina n. 5, con pec: raffaele.leo@pectriesteavvocati.it e fax 040-3721866, ammessa al patrocinio a spese dello Stato con provvedimento n.1853/2022 RICORRENTE E ET IO, titolare dell'impresa denominata IC ZZ (P. IVA: 01033450931) con sede in Pravisdomini (PN), Via S. Fosca n. 4, rappresentata e difesa dagli Avv.ti Stefano Colledan (C.F. [...]) e Filippo Maranesi (C. F. [...]) ed elettivamente domiciliata presso il loro Studio in Motta di Livenza (TV), Piazza San Rocco n. 22, con fax: 0422. 761938 e p.e.c.: colledan@pec.colledanassociati.it, maranesi@pec.colledanassociati.it RESISTENTE CONCLUSIONI pagina 1 di 9 <hr/> Per Parte ricorrente: (come ricorso del 23.02.2023) “accertato e dichiarato il difetto di conformità dell'autovettura Fiat Punto tg. DR557HZ acquistata dalla signora IC con contratto di compravendita dd. 20.05.2021, condannare la TT ET, per i motivi di cui in narrativa, alla corresponsione dell'importo di € 7.741,56 dovuto a titolo di risarcimento del danno, o quella minore o maggiore somma ritenuta di giustizia. Con vittoria di spese di lite, anche della fase di ATP” Parte resistente: (come comparsa di

Citazione :	Trib. Trieste, sentenza 26/03/2024
Giurisdizione :	Trib. Trieste
Numero :
Data del deposito :	26 marzo 2024

Trib. Trieste, sentenza 26/03/2024

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