Trib. Ferrara, sentenza 10/03/2025, n. 254

TRIB Ferrara
Sentenza
10 marzo 2025
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TRIB Ferrara
Sentenza
10 marzo 2025

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Ferrara, sentenza 10/03/2025, n. 254
Giurisdizione : Trib. Ferrara
Numero : 254
Data del deposito : 10 marzo 2025

Testo completo



REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE DI FERRARA
SEZIONE CIVILE
Il Giudice del Tribunale Ordinario di Ferrara, dr. Mauro Martinelli, ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di primo grado iscritta al n. 1435/2024 del R.A.C.C. in data 11/07/2024, introdotta d a
RR BO (C.F. [...]), AT
BO (C.F. [...]), UN CA (C.F.
[...]), ER OR CH (C.F.
[...]), RC RA (C.F. [...]),
AF LL (C.F. [...]), tutti con il patrocinio degli avv.ti MAURA MAGONI e IRENE RA, elettivamente domiciliati presso lo studio dell'Avv. Gallerani in Cento (FE)
ATTORI
c o n t r o
PARTECIPANZA AGRARIA DI CENTO (C.F. 81000630384)
CONVENUTA CONTUMACE avente per oggetto: Associazione - Comitato viste le conclusioni assunte dalle parti alla udienza del 19 febbraio 2025, da ritersi qui integralmente riportate
Letto l'art. 281 sexies, III comma, c.p.c.
Pag. 1 OSSERVA
OR TT, EN TT, NO AS, PI ZO
OL, RC Gallerani e AF IL, nella loro qualità di Consiglieri della Partecipanza Agraria di Cento (FE) e IL anche di Magistrato, hanno proposto impugnazione avverso dodici delibere della
Magistratura (delibera n. 26 del 22/04/2024 pubblicata in data 24/04/2024, avente ad oggetto l'incarico al Prof. Avv. Luca Nanni di impugnare la sentenza del
Tribunale di Ferrara n. 316/2024 nrg. 1936/2023; delibera n. 27 del 22/04/2024
pubblicata in 22/07/2024, avente ad oggetto la chiusura degli uffici della
Partecipanza per i giorni 26 e 27 Aprile 2024; delibera n. 28 del 15/05/2024
pubblicata in data 15/05/2024, avente ad oggetto l'abbattimento di un albero;

delibera n. 29 del 15/05/2024 pubblicata in data 15/05/2024, avente ad oggetto l'abbattimento di un albero;
delibera n. 30 del 15/05/2024 pubblicata in data
15/05/2024, avente ad oggetto l'utilizzo del logo della Partecipanza;
delibera n. 31
del 15/05/2024 pubblicata in data 15/05/2024, avente ad oggetto la chiusura degli uffici nelle giornate del 17 e 18 Maggio 2024; delibera n. 32 del 15/06/2024
pubblicata in data 17/06/2024, avente ad oggetto la presa d'atto di difformità
catastali; delibera n. 33 del 15/06/2024 pubblicata in data 17/06/2024, avente ad oggetto lavori di demolizione e ricostruzione di un'autorimessa; delibera n. 34 del
15/06/2024 pubblicata in data 17/06/2024, avente ad oggetto aggiornamento catastale mediante frazionamento;
delibera n. 35 del 15/06/2024 pubblicata in
data 17/06/2024, avente ad oggetto aggiornamento catastale mediante frazionamento;
delibera n. 36 del 15/06/2024 pubblicata in data 17/06/2024,
avente ad oggetto la concessione del logo della Partecipanza;
delibera n. 37 del
15/06/2024 pubblicata in data 17/06/2024, avente ad oggetto la chiusura degli uffici il 22 ed il 29 giugno, tutte le giornate del sabato per i mesi di luglio ed agosto, nonché nella settimana dal12 al 17 agosto) asserendo la violazione degli articoli
Pag. 2
18 e 28 (oltre che 4, 5 e 7) dello Statuto dell'Ente e chiedendone l'annullamento o la declaratoria di nullità.
Prima dell'esposizione dei motivi di doglianza, parte attrice ha evidenziato:
- la natura giuridica della Partecipanza alla luce delle decisioni di
TAR, della l. n. 168/2017 e della interpretazione offertane dalla
Corte costituzionale, che ha consacrato la personalità giuridica di diritto privato all'ente, appartenente alla più generale categoria delle proprietà collettive;

- le disposizioni statutarie sulla composizione e il funzionamento degli organi;

- le vicende storiche che hanno originato i numerosi contenziosi giudiziari: l'ente sarebbe da circa due anni “tiranneggiato” dalle iniziative di soli quattro magistrati (AN AL, AN
RG, AU Gallerani e Massimo PI) che detengono il controllo totale del Consiglio - dopo aver illegittimamente fatto decadere i consiglieri attori - in spregio delle maggioranze e delle norme statutarie.
Gli attori hanno asserito:
a) di essere consiglieri a partire dalla prima insinuazione del
Consiglio del 24 maggio 2019, successiva alle elezioni del 5 maggio 2019, all'interno della quale era stata nominata anche la magistratura, come previsto dallo Statuto;

b) che nel gennaio 2022, a seguito del pensionamento del segretario e delle dimissioni del Presidente, l'organo era rimasto inattivo: né il Presidente (che era stato momentaneamente sostituito dal magistrato anziano, consigliere) né il segretario erano stati rimpiazzati, né si era proceduto alla redazione del bilancio;

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c) che la Regione Emilia- Romagna - organo deputato alla vigilanza sull'ente secondo le disposizioni della l. regionale n. 6/20004, su segnalazione di alcuni degli attori – aveva, quindi, diffidato la
Partecipanza a ripristinare “la legalità dell'ente”;
d) che con delibera del 24 agosto 2022, la Magistratura, e, più nello specifico, i quattro magistrati sopra menzionati (AN AL,
AN RG, AU Gallerani e Massimo PI), rappresentanti la maggioranza, aveva dichiarato decaduti, per perdita dei requisiti di eleggibilità, i consiglieri, odierni attori,
AF IL e EN TT;

e) che con successiva delibera del 7 settembre 2022 era stato dichiarato decaduto per incompatibilità anche l'attore RC
Gallerani e successivamente anche NO AS, PI ZO
OL e VA AL: in nessuno dei casi i consiglieri decaduti erano stati reintegrati, lasciando così di fatto il Consiglio composto solamente da dieci membri;

f) che il 30 settembre 2022 era stato nominato il Presidente
AN RG, nell'ambito di una riunione in seconda convocazione;

g) che la vicenda era stata segnalata anche alle forze dell'ordine, oltre che nuovamente all'ente di vigilanza, in considerazione del fatto che la prima convocazione era stata fittiziamente fissata alle ore 6,00 del mattino sicché gli attori, avuto conoscenza della circostanza, avevano deciso di presentarsi e di denunciare la falsità della convocazione, ma era stato impedito l'accesso ai consiglieri;

h) che la situazione era stata nuovamente da parte degli attori portata all'attenzione della Regione;

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i) che i quattro magistrati avevano completato l'opera di esautorazione dei membri che ritenevano “scomodi”, dichiarando decaduto anche il consigliere VA NI;

j) che erano seguite plurime vicende: scioglimento degli Organi, commissariamento dell'ente da parte della Regione, introduzione di numerosi giudizi dinanzi al giudice ordinario e a quello amministrativo;

k) che l'intervento del Commissario Straordinario aveva di fatto ripristinato il Consiglio, come costituito nel maggio 2019, per effetto dell'annullamento in autotutela delle delibere di
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