Trib. Ragusa, sentenza 07/11/2024, n. 1714
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Testo completo
N. R.G. 222/2024
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO di RAGUSA
Il Tribunale, in composizione collegiale nelle persone dei seguenti magistrati: dott. Massimo Pulvirenti Presidente dott. Claudio Maggioni Giudice dott. Giovanni Giampiccolo Giudice Relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA nel procedimento di I Grado iscritto al n. r.g. 222/2024 promosso da:
(C.F. ), con il patrocinio dell'avv. GUGLIELMINO Parte_1 C.F._1
MAURO
RICORRENTE con la partecipazione del
PUBBLICO MINISTERO (C.F. );
P.IVA_1
RESISTENTE
OGGETTO
Procedimento relativo allo stato delle persone, ex art. 473 bis ss cpc.
Rettificazione di attribuzione di sesso e nome ed autorizzazione a trattamento medico-chirurgico per l'adeguamento dei caratteri sessuali
MOTIVI IN FATTO E IN DIRITTO
Con ricorso depositato il 24.1.2024, notificato al Pubblico Ministero in sede, parte ricorrente ha chiesto, ai sensi degli artt. 1 della legge 164/1982 e dell'art. 31 d.lgvo 150 del 2011, che questo
Tribunale disponga la rettifica del sesso anagrafico da maschile a femminile, attribuendole il prenome
Ha chiesto altresì di essere contestualmente autorizzata a completare il percorso di Per_1 transizione attraverso tutti gli interventi medici e chirurgici necessari ad adeguare i propri caratteri ed organi sessuali.
Ha allegato al riguardo di essere di stato libero e di non avere figli;
che sin dall'età infantile si sentiva
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maggiormente attratto da indumenti, oggetti e giochi prettamente femminili;
che iniziava a sentire il proprio corpo “inadeguato” ed avvertiva sempre più una identità di genere femminile, contrapposta al proprio sesso biologico, ciò che le causava gravi sofferenze;
che all'età di sedici anni decideva di manifestare la propria omosessualità ed all'età di diciotto anni di intraprendere un percorso di sostegno alla transizione guidato da professionisti, necessario per la graduale trasformazione da uomo a donna.
Si affidava pertanto alla dott.ssa , psicologo-psicoterapeuta con la quale intraprendeva Persona_2 un processo di transizione graduale e lento al fine di raggiungere la piena consapevolezza ed accettazione del cambiamento. Tale percorso si concludeva nell'aprile 2021 con relazione nella quale la dott.ssa così concludeva: “sulla base dei dati emersi dall'anamnesi, dal colloquio Persona_2 clinico e dall'indagine psicodiagnostica, è possibile stabilire che il soggetto presenta Parte_1 un “Disturbo dell'identità di genere in soggetto maschile sessualmente attratto da maschi, con personalità strutturata e con buona dotazione intellettiva””. Successivamente, sotto il controllo specialistico endocrinologico del Prof. Dott. intraprendeva una terapia ormonale, Persona_3 prescritta il 13 maggio 2021 seguendo apposito piano terapeutico, tutt'ora in corso, confermando la certezza della propria identità femminile. Il 15 novembre 2023 il ricorrente si affidava alla dott.ssa
, specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo, la quale
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO di RAGUSA
Il Tribunale, in composizione collegiale nelle persone dei seguenti magistrati: dott. Massimo Pulvirenti Presidente dott. Claudio Maggioni Giudice dott. Giovanni Giampiccolo Giudice Relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA nel procedimento di I Grado iscritto al n. r.g. 222/2024 promosso da:
(C.F. ), con il patrocinio dell'avv. GUGLIELMINO Parte_1 C.F._1
MAURO
RICORRENTE con la partecipazione del
PUBBLICO MINISTERO (C.F. );
P.IVA_1
RESISTENTE
OGGETTO
Procedimento relativo allo stato delle persone, ex art. 473 bis ss cpc.
Rettificazione di attribuzione di sesso e nome ed autorizzazione a trattamento medico-chirurgico per l'adeguamento dei caratteri sessuali
MOTIVI IN FATTO E IN DIRITTO
Con ricorso depositato il 24.1.2024, notificato al Pubblico Ministero in sede, parte ricorrente ha chiesto, ai sensi degli artt. 1 della legge 164/1982 e dell'art. 31 d.lgvo 150 del 2011, che questo
Tribunale disponga la rettifica del sesso anagrafico da maschile a femminile, attribuendole il prenome
Ha chiesto altresì di essere contestualmente autorizzata a completare il percorso di Per_1 transizione attraverso tutti gli interventi medici e chirurgici necessari ad adeguare i propri caratteri ed organi sessuali.
Ha allegato al riguardo di essere di stato libero e di non avere figli;
che sin dall'età infantile si sentiva
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maggiormente attratto da indumenti, oggetti e giochi prettamente femminili;
che iniziava a sentire il proprio corpo “inadeguato” ed avvertiva sempre più una identità di genere femminile, contrapposta al proprio sesso biologico, ciò che le causava gravi sofferenze;
che all'età di sedici anni decideva di manifestare la propria omosessualità ed all'età di diciotto anni di intraprendere un percorso di sostegno alla transizione guidato da professionisti, necessario per la graduale trasformazione da uomo a donna.
Si affidava pertanto alla dott.ssa , psicologo-psicoterapeuta con la quale intraprendeva Persona_2 un processo di transizione graduale e lento al fine di raggiungere la piena consapevolezza ed accettazione del cambiamento. Tale percorso si concludeva nell'aprile 2021 con relazione nella quale la dott.ssa così concludeva: “sulla base dei dati emersi dall'anamnesi, dal colloquio Persona_2 clinico e dall'indagine psicodiagnostica, è possibile stabilire che il soggetto presenta Parte_1 un “Disturbo dell'identità di genere in soggetto maschile sessualmente attratto da maschi, con personalità strutturata e con buona dotazione intellettiva””. Successivamente, sotto il controllo specialistico endocrinologico del Prof. Dott. intraprendeva una terapia ormonale, Persona_3 prescritta il 13 maggio 2021 seguendo apposito piano terapeutico, tutt'ora in corso, confermando la certezza della propria identità femminile. Il 15 novembre 2023 il ricorrente si affidava alla dott.ssa
, specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo, la quale
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