Trib. Paola, sentenza 22/11/2024, n. 937
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Testo completo
R.G.N. 1556/2017
Tribunale Ordinario di Paola Sezione Prima Civile Verbale di udienza del 22/11/2024
È presente, per l'attore, l'avv. CELESTINO UGO LUCIANO. Sono altresì presenti, per i convenuti, l'avv. VITO CALDIERO, nonché l'avv. NICOLA BRUNO. Il Giudice invita le parti alla precisazione delle conclusioni e alla discussione orale della causa. L'avv. Celestino, con riferimento alla eccepita incompetenza del giudice ordinario, si riporta alle proprie conclusioni e, relativamente alla eccepita nullità della clausola compromissoria, fa richiamo dei consolidati principi sanciti dalla Suprema Corte con le sentenze cass. 10/10/2012 n. 17287 e ribadita anche da 17/2/2014 n. 3665 e 12/10/2018 n. 25610, sicché la questione deve ritenersi ormai definitivamente superata. In merito all'incompetenza del giudice adito in favore del Tribunale delle Imprese, rileva che, trattandosi di società di persone, l'oggetto del giudizio segue le regole di competenza ordinaria. Quanto al merito, deduce che le contestazioni avanzate, qualora vere, attengono non già ai profili di cui all'art. 2286 c.c., ma solo al rapporto gestorio e sottolinea che si è proceduto ad avviare un'espulsione per condotte che al più avrebbero solo rilevanza gestoria: si contesta, infatti, un conflitto di interesse in capo al socio-amministratore, relativamente al quale non vi è prova del danno. Ribadisce le conclusioni rassegnate e insiste per il loro accoglimento. L'avv. Bruno, quanto alle eccezioni preliminari di incompetenza e nullità della clausola compromissoria, si rimette al Tribunale e nel merito si riporta ai propri atti difensivi. Con riferimento alla condotta dell'attore, evidenzia che anche l'attività di dismissione può determinare il venir meno dell'affectio societatis per come evidenziato dalla sentenza del 10/07/2023 emessa dal Tr. Venezia. In ogni caso, sottolinea i danni subiti a seguito delle stesse. L'avv. Caldiero si associa alle conclusioni dell'avv. Bruno e si riporta ai propri scritti difensivi, dei quali chiede integrale accoglimento. L'avv. Celestino replica evidenziando che la sentenza citata concerne condotte appropriative e ribadendo che alcun pregiudizio sussiste nella vicenda che ci occupa perché tutti i ben sono stati alienati in favore di società la cui compagine è sostanzialmente