Trib. Terni, sentenza 19/02/2024, n. 123

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Terni, sentenza 19/02/2024, n. 123
Giurisdizione : Trib. Terni
Numero : 123
Data del deposito : 19 febbraio 2024

Testo completo

RG 1815/2023
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO di TERNI
Il Tribunale, in composizione collegiale nelle persone dei seguenti magistrati:
dott.ssa Monica VELLETTI Presidente rel. dott.ssa Marzia DI BARI Giudice dott.ssa Luciana NICOLI' Giudice
ha pronunciato la seguente
SENTENZA nel procedimento iscritto al n. 1815 del Ruolo generale degli affari civili contenziosi per l'anno
2023, vertente
tra
ON LB, nata a [...] il [...], rappresentata e difesa dall'Avv.
RICCARDO CASAVECCHIA, elettivamente domiciliato presso lo studio del difensore per procura in atti;

ricorrente
E
ON SA, nata a [...] il [...], residente in [...];

interdicenda contumace
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale
OGGETTO: Dichiarazione di interdizione

Per la parte ricorrente: “Voglia l'Ecc.mo Tribunale di Terni pronunciare l'interdizione di
PA OS, nata a [...] il [...] – C.F. [...]– residente in [...], con nomina quale tutore del richiedente PA DA, che si dichiara disponibile ad assumere l'incarico.”

Pubblico Ministero: “Visto apposto in data 20.12.2023”
Ragioni di fatto e di diritto della decisione
Con ricorso depositato in data 14.9.2023, ON LB premettendo di essere fratello di ON SA, nata a [...] il [...], nubile e senza prole, residente in
Terni, dopo aver indicato i nominativi dei parenti sino al quarto grado, ha esposto che PA
OS, conseguentemente all'età avanzata ed alle gravi patologie da cui è affetta, non è in grado di deambulare e di comprendere l'ambiente circostante e di colloquiare coscientemente proprio a causa della demenza e del grave deficit cognitivo, con la conseguente incapacità di provvedere in modo permanente ai propri interessi. Il ricorrente ha rappresentato che l'interdicenda è stata riconosciuta dall'INPS soggetto portatore di handicap in situazione di gravità, stante la diagnosi di: “demenza mista grave, con disturbi del comportamento, s. depressiva grave, i.c.v.c., i.a.s., s. da marcata fragilità clinica” (crf. Documentazione INPS – all. 3), accertamento eseguito nell'ambito della richiesta di
“aggravamento” della invalidità civile, già riconosciuta dal 24.08.21. La situazione si sarebbe ulteriormente aggravata a seguito di una caduta avvenuta in casa che ha causato plurime fratture alla gamba sinistra della PA che l'hanno costretta al ricovero ospedaliero con intervento chirurgico;
la degenza ospedaliera e la successiva convalescenza avrebbero acuito non solo le difficoltà della PA di svolgere anche le più semplici attività della vita quotidiana, ma anche le patologie psichiche da cui è affetta, stante l'assenza di ogni stimolo esterno e considerato il carattere degenerativo delle stesse. Tanto premesso il ricorrente ha chiesto venga pronunciata l'interdizione di
PA OS, con nomina quale tutore del ricorrente, dichiaratosi disponibile ad assumere
l'incarico.
L'interdicenda e i parenti della stessa ai quali il ricorso introduttivo è stato notificato non si sono costituiti.
Acquisita la documentazione prodotta dalla parte ricorrente, è stato disposto esame dell'interdicenda.
All'esito, la decisione è stata rimessa al Collegio, previe conclusioni delle parti e del Pubblico ministero
Dalla documentazione depositata in atti e dall'esame dell'interdicenda emerge con evidenza la necessità di dover disporre una misura di protezione a tutela di PA OS.
In particolare dalla documentazione medica in atti emerge che PA OS è affetta da demenza e da gravi deficit attentivi con necessità di supporto per attendere alle normale attività quotidiane.
L'esame dell'interdicenda compiuto all'udienza ha confermato la necessità di disporre una misura di protezione a tutela dell'interdicenda: durante l'esame l'interdicenda ha dichiarato:
Mi chiamo PA OS, sono nata il [...], sono nata dove abito. Abito in casa dei mie genitori. Via Boccaporco, non mi ricordo il numero. Vivo da sola, mi vengono ad aiutare le amiche, una si chiama TE, soprattutto viene lei. Facevo la sarta, ora non faccio niente. Mi aiutano le nipoti. Ordino la spesa mi scrivo quello che mi serve e poi me la portano a casa, il negozio che fa questo servizio è ABBATI. Prendo una pensione non mi ricordo di quanto, la pensione la ritira mio fratello, e me la porta. Non ho un conto in banca. Ho qualche risparmio che tengo a casa. Di pensione percepisco la minima che non ricordo quanto sia. Ordino la spesa per telefono se non posso uscire.
Non so quanto costa il pane al kilo, non so quanto costa il latte al litro. Chi mi porta la spesa mi fa il conto e pago, mi fido di loro perché sono tanti anni che mi servo da loro. Vivo da sola perché mio fratello sta vicino, mi viene a trovare spesso, anche le mie nipoti vengono a trovarmi. I miei genitori non ci sono più. Non so dove
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