Trib. Napoli, sentenza 07/05/2024, n. 4789

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.

Segnala un errore nella sintesi

Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Napoli, sentenza 07/05/2024, n. 4789
Giurisdizione : Trib. Napoli
Numero : 4789
Data del deposito : 7 maggio 2024

Testo completo

TRIBUNALE DI NAPOLI V SEZIONE CIVILE R.G. 31038/2021 Verbale dell'udienza del 7/05/2024 Per l'attrice è presente l'avv. Parlato. Per la convenuta è presente l'avv. Esposito. Il giudice, letto l'art. 281 sexies c.p.c., invita le parti a precisare le conclusioni e discutere la causa. I procuratori si riportano ai propri atti ed alle conclusioni ivi rassegnate. Il giudice, all'esito della camera di consiglio, assenti i procuratori, pronuncia sentenza, dando lettura del dispositivo e della concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE DI NAPOLI V SEZIONE CIVILE In persona del giudice unico dott. Gabriele Montefusco ha pronunciato la seguente SENTENZA Nella causa iscritta al n. 31038 del ruolo generale per gli affari contenziosi civili dell'anno 2021 avente ad oggetto opposizione agli atti esecutivi TRA RF NA, c.f. [...], elett.te dom.ta in Napoli alla Via Toledo n. 256, presso l'avv. Paolo Parlato, dal quale è rapp.ta e difesa OPPONENTE E ZA PA, c.f. [...], elett.te dom.ta in Napoli alla via F. Ca- racciolo n. 14 presso lo studio dell'avv. Paolo Esposito, dal quale è rapp.ta e difesa OPPOSTA CONCLUSIONI DELLE PARTI Come da verbale dell'odierna udienza RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA DECISIONE Con sentenza n. 8339/2012 emessa da questo ufficio nel giudizio promosso da RE FO avverso PA AT venne così statuito:
- condanna la convenuta a eliminare dall'appartamento di sua proprietà le due scali- nate e i quattro soppalchi indicati nella relazione depositata dal C.T.U. Arch. Tra- panese il 29.9.2010 e di apporre le grate fisse innanzi ai nuovi infissi messi alle fi-
Il presente provvedimento reca firma digitale del Giudice Pag. 1


nestre individuate nelle perizie del C.T.U. arch. Lombardi depositata l'8.1.2007 e dell'ing. Puglia, depositata l'11.2.2008, rimuovendo gli infissi esistenti e le soglie di pietra sporgenti e posizionando le grate a filo con i resti delle grate precedenti an- cora visibili in loco;”. L'arch. FO iniziò, pertanto, il giudizio ex art. 612 c.p.c., all'esito del quale furono date disposizioni per l'esecuzione all'U.G., il quale attesto il compimento delle operazioni con verbale del 20/12/2016. L'arch. FO ha tempestivamente impugnato tale atto ex art. 617, II comma, c.p.c. Il giudizio scaturito - r.g. 271/2017 - erroneamente iscritto al contenzioso, venne trattato inizialmente come causa di merito ma poi il giudice istruttore, dopo aver chiarito che og- getto del procedimento era la fase c.d. endoprocessuale, ritenuto di non dover assumere provvedimenti indilazionabili, assegnò il termine per l'introduzione del giudizio di meri- to. L'arch. FO ha, quindi, introdotto la fase di merito ribadendo i motivi di opposizione e, ovvero, deducendo che l'esecuzione non poteva dirsi definita in quanto “rimaneva vi- sibilmente incompleto nel mancato ripristino: - Dell'intero camminamento calpestabile perimetrale del soppalco facente parte della camera da letto realizzata sopra la cabina armadio (foto n. 7);
- Della intera scala in muratura che fornisce l'accesso al cammina- mento soppalcato appena descritto (fotografia n. 6);
- Dell'intero soppalco in calcestruz- zo e tavelloni posto in aderenza al confine con il giardino FO ad esso sovrapposto di quota determinando la permanenza assoluta della veduta in contrasto con il titolo esecu- tivo (fotografia n. 1, 2 e 3);
- La permanenza di soglie di pietra sporgenti che insistono nella proprietà FO (fotografie 2 e 9);
- La mancata apposizione alle grate delle reti in- dicate in materia dal codice civile;
- La permanenza di un piccolo solaio in calcestruzzo e tavelloni facente parte dell'esteso soppalco e materiali misti posto lungo tutto il confine con il giardino (fotografie 4 e 5)”. Ritenendo, di fatto, eluso l'ordine giudiziale perché, mentre in motivazione si era chiarito che le aperture sulla proprietà attorea sono luci, la sig.ra AT ha ancora la possibilità di esercitare non solo “la inspectio e la prospectio nella proprietà attorea, ma anche la frequente invadenza nella suddetta proprietà, agevolata dalla colposa elusione dell'obbligo imposto in sentenza della apposizione alle grate delle reti metalliche che rappresentano il segno distintivo della luce, come normativizzato nel codice civile, del mancato arretramento dei nuovi infissi realizzati dalla sig.ra AT nella proprietà dell'arch. FO, del mancato abbattimento di strutture poste all'interno dell'abitazione della sig.ra AT elusive dell'abbassamento integrale del piano di calpestio della pro- prietà di quest'ultima e che costituiscono ancora soppalchi e solai dai quali consentire la veduta diretta sulla proprietà
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi