Trib. Milano, sentenza 14/03/2025, n. 2149

TRIB Milano
Sentenza
14 marzo 2025
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TRIB Milano
Sentenza
14 marzo 2025

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Milano, sentenza 14/03/2025, n. 2149
Giurisdizione : Trib. Milano
Numero : 2149
Data del deposito : 14 marzo 2025

Testo completo

N. 13891/ 2024 R.G.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO
-Sezione Nona Civile-
Il Tribunale, in camera di consiglio, in composizione collegiale, nelle persone dei magistrati:
Dott. Maria Laura Cosmai Presidente
Dott. Fulvia De Luca Giudice
Dott. Chiara Delmonte Giudice Relatore
ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A nella causa sopra indicata iscritta a ruolo in data 12/04/2024 promossa da
1) Parte_1
Nato il 28/04/1983 a RHO (MI) cittadino: italiana
Cod. Fisc. C.F._1 residente in [...] ITALIA rappresentata e difesa dall'avv. TRIFFILETTI ANTONIO presso cui è domiciliata giusta procura in atti
Parte attrice nei confronti di
2) CP_1
Nata il 24/02/1986 a RHO (MI) cittadino: italiano
Cod. Fisc. C.F._2 residente in [...]N.

7 - LETT. B 20017 RHO, ITALIA
Parte convenuta contumace con i seguenti figli: Contr ata a Milano il 11/10/2013 (C.F. ) C.F._3
nato a [...] il [...] (C.F. ). Per_1 C.F._4
Con comunicazione all'Ufficio del PUBBLICO MINISTERO, in persona del Sostituto - Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano degli atti del procedimento in data 4 maggio 2024
OGGETTO: RICORSO PER LA REGOLAMENTAZIONE DELL'ESERCIZIO DELLA
RESPONSABILITA' GENITORIALE E PER IL MATENIMENTO DEI FIGLI NATI FUORI
DAL MATRIMONIO
CONCLUSIONI rassegnate all'udienza ex art 473 bis. 21 c.p.c. dell'11 marzo 2025
1) “Concedere l'affido esclusivo in ragione del totale disinteresse paterno
2) Disporre che il padre possa tenere con sé i figli, a condizione che gli stessi siano disposti a trascorrere del tempo con il padre, senza alcun genere di costrizione o obbligo, secondo le seguenti modalità e con la possibilità di variare i giorni e/o gli orari avvisando la madre almeno 24 ore prima:
a) il padre potrà tenere con sé i figli due pomeriggi a settimana il martedì ed il giovedì dalle ore
16:00 fino alle ore 20:00, il sig. dovrà prendere e successivamente riaccompagnare i figli CP_1 presso il domicilio materno, dopo aver provveduto alla cena ed essersi occupato, nel pomeriggio, dello svolgimento dei compititi dei figli e/o delle attività ricreative;

b) altri periodi pe
3) Disporre a carico del signor , a titolo di contribuzione per il mantenimento dei figli, CP_1
l'ammontare mensile pari ad € 700,00 (€ 350,00 per ciascun figlio), il versamento totale dell'assegno unico, oltre al 50% di tutte le spese straordinarie (a titolo esemplificativo, le spese mediche non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale, scolastiche, gite, ricreative, sportive), debitamente documentate. L'importo come sopra determinato dovrà essere corrisposto direttamente all'odierna ricorrente, anticipatamente, a mezzo bonifico, entro e non oltre il giorno 5 di ogni mese e rivalutato annualmente in conformità all'indice Istat costo vita.

CONCISA ESPOSIZIONE DELLE RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA
DECISIONE
Le parti hanno intrattenuto una relazione more uxorio dal mese di agosto 2012 fino al mese di agosto del 2022, stabilendo la residenza familiare presso l'unità immobiliare sita in Rho (MI) in Via Alpi n.
7, di proprietà della sig.ra e dalla loro unione sono nati a Milano Mya il Parte_1
11/10/2013 e il 23/06/2016, riconosciuti da entrambi i genitori. Per_1
Con ricorso depositato presso questo Tribunale in data 12 aprile 2024, ha chiesto Parte_1 la regolamentazione della responsabilità genitoriale, con le conseguenti pronunce in ordine alle frequentazioni dei minori e al loro mantenimento;

In data 27 settembre 2024 parte attrice è comparsa avanti il GOT delegato dal Tribunale e ha dichiarato quanto segue: io non so dove abiti il , forse presso sua madre in Via Larga o in Via Vincenzo Monti a Mazzo CP_1 di Rho.
Mi risulta sia tornato lì da circa due anni, dopo che ci siamo lasciati e abbiamo interrotto la convivenza.
Con il padre quando ci siamo lasciati circa due anni fa eravamo in buoni rapporti, ma che poi via via si sono deteriorati perché lui non si fa vivo con me per vedere i figli e non è presente per i bambini.
Ormai il rapporto padre-figli si riduce ad una telefonata la sera, sul cellulare di mia figlia, quindi io
a volte non mi accorgo neanche di quanto si sentano.
Vedo che purtroppo i miei figli si sono abituati a stare con me visto che il padre non è presente e quindi non lo cercano più.
Io non sento il padre da luglio circa, da quando gli ho chiesto di contribuire per i libri scolastici dei figli e per il pagamento della mensa, ma lui non ha mai risposto né ai messaggi né ad un paio di chiamate che gli ho fatto, Io ho voluto chiedere nel ricorso l'affidamento congiunto per non creare ulteriori disagi fra me e il padre, ma visto il suo disinteresse e visto che non è presente nella vita dei bambini, ne chiedo
l'affidamento esclusivo.
Poi se il padre vorrà vederli, io gli ho sempre lasciato le porte aperte, ma ho visto che non hanno portato a nessun risultato.
Premetto che la decisione di lasciare la famiglia è stata una decisione del padre.
Adesso mia figlia frequenta la prima media, è capitato che la scuola mi chiedesse anche la firma del padre per lasciare uscire i ragazzi autonomamente da scuola, io l'ho chiesta al padre, ma anche se lui mi ha risposto che l'avrebbe fatto, non ho mai ricevuto questa firma. Ho fatto presente con un certo anticipo al padre che c'era da saldare la mensa scolastica, per poter iscrivere mio figlio all'anno successivo e nonostante le rassicurazioni del padre, non ha mai pagato
e ho dovuto fare fronte io alla spesa, come quella per i libri scolastici e tutto il resto.
So da terzi che il padre lavora in un supermercato, il IG di Pero, ma non so che contratto abbia
o che turni faccia.
Io ho una cessione del quinto che ho fatto per consentirgli di aprire un'edicola di circa 217 euro al mese, che non mi ha mai restituito e non so se la licenza è stata venduta.
Io vivo con mia madre e i miei figli, in un appartamento di proprietà, di cui una parte l'ho ereditata da mio padre insieme a mio fratello e mia madre.
Io lavoro in un supermercato, con un contratto part time di 30 ore settimanali e guadagno circa,
1000/1100 euro al mese.
Percepisco l'assegno unico per i miei figli che ammonta a 462 euro al mese. All'esito il GOT ha rinviato la causa all'udienza ex art. 473 bis. 21 cpc già calendarizzata avanti il
Giudice Delegato.
All'udienza del 29 ottobre 2024 il Giudice delegato, verificata la regolare instaurazione del contraddittorio e dato che , nonostante la rituale notifica del ricorso introduttivo e del CP_1 decreto di fissazione dell'udienza (notifica effettuata ex art. 139 c.p.c.), non si è costituito in giudizio, ne ha dichiarato la
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