Trib. Napoli, sentenza 06/02/2024, n. 882

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il giudice del tribunale di Napoli in funzione di giudice del lavoro dott. A B ha emesso, in data 6.2.2024, all'esito del deposito, ai sensi dell'art. 127 ter c.p.c., delle note per la trattazione scritta, la seguente
SENTENZA
Nella causa iscritta al n. 12036 del ruolo gen. dell'anno 2023
TRA
Parte_1 rappresentato e difeso, in virtù di mandato in atti, dall'Avv. L A presso la quale elettivamente domiciliano;
ricorrente
E
, n.q. di ex socie della società ' CP_1 Controparte_2 [...]
CP_3
Rappresentate e difese dall'Avv. S A S presso il quale sono elettivamente domiciliate
Convenute
RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA DECISIONE
Con ricorso depositato in data 26.6.2023 il ricorrente indicato in epigrafe ha dedotto di aver lavorato alle dipendenze di dal 24/07/2007 al Controparte_3
07/02/2017 con mansioni di salumiere inquadrato nel 4° Livello del c.c.n.l. di settore;
di non aver ricevuto, alla cessazione del rapporto di lavoro alla data del 07/02/2017, gli stipendi relativi ai mesi di dicembre 2016 pari a 1.635,66;
gennaio 2017 pari ad €
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1.635,66 e febbraio 2017 pari ad € 391,77 per un totale di € 3.666,09, né il
Trattamento di Fine Rapporto maturato pari ad € 13.029,74;
che la società
[...]
è stata posta in liquidazione;
di aver chiesto ed ottenuto dal Controparte_3
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Sezione Lavoro, con ricorso recante rg.
9487/2019 depositato in data 4/11/2019, Decreto Ingiuntivo n. 974/2019 del
7/11/2019 per la somma di € 16.692,83 in danno del datore di lavoro;
di aver notificato il Decreto Ingiuntivo alla sede legale presso lo studio del liquidatore e rapp.te legale , ai sensi dell' art. 140 c.p.c.;
che sebbene il Controparte_4
decreto ingiuntivo risulti consegnato al destinatario in data 02/01/2020 la relativa ricevuta postale non è mai rientrata al mittente;
che nelle more, il Tribunale
Fallimentare di ha dichiarato con sentenza n. 23/2020 del 24/02/2020, il CP_5
Fallimento della società ;
di aver CP_3 Parte_2 presentato in data 15/01/2021 istanza tardiva per l'insinuazione al passivo nel
Fallimento n. 23/2020 per le somme e le causali di cui al ricorso per Decreto
Ingiuntivo;
che il Tribunale Fallimentare di SMCV con Decreto depositato in data 12/01/2023 ha dichiarato chiuso il , per mancanza di attivo, senza procedere all'esame Parte_3
delle domande tardive, ordinando al Curatore di procedere alla cancellazione della società dal Registro delle Imprese.
Tanto premesso, deducendo la sussistenza di interesse ad agire e la legittimazione Co ad agire delle ex socie della ha concluso chiedendo: “1) Accertare e dichiarare che tra il ricorrente e la società , è intercorso Controparte_6
un rapporto di lavoro subordinato, dal 24/07/207 al07/02/2017, senza alcuna soluzione di continuità;2) Per l'effetto, condannare , e CP_1 CP_2
, entrambe già socie della società
[...] Controparte_6
(cancellata dal Registro delle Imprese in data 27/03/2023), al pagamento in favore del ricorrente della complessiva somma di € 16.692,83 (di cui € 3.666,09 per gli stipendi di dicembre 2016, gennaio e febbraio 2017 ed € 13.029,74 per T.F.R.), oltre interessi legali e rivalutazione monetaria sulle singole somme dal dì di maturazione all'effettivo soddisfo.
Nel resistere alla domanda le ex socie convenute in giudizio hanno eccepito il proprio difetto di legittimazione passiva non essendo stata distribuita alle ex socie alcuna somma, come risulta dalla stessa prospettazione di parte attorea che ha riferito
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l'avvenuta chiusura del fallimento della società “ per Controparte_3
mancanza di attivo. Hanno quindi concluso per il rigetto della domanda di condanna
Depositate le note per la trattazione scritta – in cui arte ricorrente ha svolto anche argomentazioni difensive nel merito della questione - la causa è stata riservata per la decisione, trattandosi di controversia documentale, che non richiede istruttoria orale e la cui definizione può essere pronunciata in base ai principi di diritto elaborati da copiosa giurisprudenza di legittimità in materia
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Al fine della preliminare delimitazione del tema d'indagine, va evidenziato che con il ricorso in esame il ricorrente ha chiesto la 'condanna' delle due ex socie della Controparte_3
[... al pagamento delle ultime tre mensilità di retribuzione e del tfr, accertata l'intercorrenza dal del dedotto rapporto di lavoro subordinato, dal 24/07/2007 al 07/02/2017 con la srl posta in liquidazione nel 2015 ( cfr visura storica in atti), poi sottoposta a procedura Org_1 fallimentare con sentenza n.23/2020 del 24/02/2020, chiusa per mancanza di attivo ed estinta ai sensi dell'art 118 comma 4 L.F. con conseguente cancellazione dal registro delle imprese ( cfr docc in atti)
E' inoltre dato pacifico in causa, oltre che documentale, che con l'approvazione del bilancio finale non vi sono stati utili da ripartire tra i soci.
Il ricorrente, nella consapevolezza dell'impossibilità di ottenere una pronuncia di condanna nei confronti delle socie convenute in giudizio, in assenza delle indicate condizioni oggettive, ha, con le note di trattazione scritta, emendato la domanda, delimitandola al mero accertamento della vicenda lavorativa così come prospettata in ricorso, identificando la
l'interesse ad agire nella possibilità di accedere in un secondo momento al Fondo di
Garanzia istituito presso l' . CP_7
Il caso prospettato quindi riguarda la sorte dei debiti sociali rimasti insoddisfatti dopo la cancellazione della società ( nella fattispecie società di capitali) dal registro delle imprese .
Va ancora evidenziato che ai sensi dell'articolo citato ( n. 4 art 118 LF) a procedura di fallimento si chiude:”… 4) quando nel corso della procedura si accerta che la sua prosecuzione non consente di soddisfare, neppure in parte, i creditori concorsuali, né i crediti prededucibili e le spese di procedura. Tale circostanza può essere, accertata con la relazione o con i