Trib. Milano, sentenza 03/05/2024, n. 4702
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
R.G. 41647/2023
TRIBUNALE DI MILANO Sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell' Org_1
Il Giudice onorario dott.ssa Patrizia Mazzoleni ha emesso la seguente
SENTENZA nel procedimento iscritto al n. r.g. R.G. 41647/2023 promosso da:
nato il [...] a [...] – CUI 025E9JG, rappresentato e Parte_1 difeso dall'avv. Paolo Oddi presso il cui studio in Milano, corso Magenta n. 83, è elettivamente domiciliato per delega in atti, ricorrente
contro
:
, in persona Controparte_1 del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso ex lege dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Milano, con domicilio ivi in via Freguglia n. 1, resistente avente ad oggetto: opposizione avverso diniego di rinnovo di permesso di soggiorno per motivi familiari.
**********
Con ricorso depositato in data 24.11.2023, ha adito il Tribunale di Milano per chiedere Parte_1 l'annullamento del decreto con protocollo n. 0060954 emesso il 14.02.2023 dal Questore della Provincia di Milano, notificato il 12.05.2023, con cui è stata respinta la sua domanda di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari n. , sul presupposto della sua pericolosità per Numero_1 la pubblica sicurezza.
Il ricorrente ha allegato quanto segue:
- di essere entrato in Italia nel 2018;
- di essere coniugato dal 10.08.2017 con la cittadina italiana con la quale convive, Persona_1 insieme al di lei figlio, a Milano in via F. Bellazzi n. 10;
- di aver ottenuto il permesso di soggiorno per motivi familiari quale coniuge di cittadina italiana;
- di aver richiesto il rinnovo del titolo di soggiorno e di aver ricevuto in data 09.01.2023 la notifica del preavviso di rigetto motivato dall'esistenza a suo carico di una sentenza di condanna, emessa nel 2020 dal Tribunale di Monza, per reati in materia di stupefacenti;
- di aver presentato tempestivamente una memoria difensiva nella quale ha evidenziato l'unicità del fatto per cui è stato condannato, peraltro da ricondursi alla sua dipendenza da stupefacenti, e nella quale ha dato atto altresì della sua incensuratezza al momento della condanna, nonché della sua ammissione dal 12.10.2020 alla misura degli arresti domiciliari presso la casa coniugale e, successivamente, divenuta definitiva la pena, alla misura della detenzione domiciliare ex art. 89 D.P.R. 309/90, con partecipazione al programma terapeutico di riabilitazione presso lo '
[...] di Milano. Nella detta memoria ha rilevato altresì di essere stato ammesso dal Org_2 22.11.2022 alla misura dell'affidamento in prova al servizio sociale vista l'assenza di precedenti e di procedimenti pendenti e in considerazione del positivo percorso riabilitativo intrapreso, nonché vista la frequenza di un corso di manutenzione del verde oltre alla presenza della moglie e del figlio minorenne di questa, alla positiva nota dei Carabinieri di Milano – Crescenzago e da ultimo visto il suo inserimento con borsa lavoro presso la Organizzazione_3 sino al 31.12.2023;
- di aver ricevuto in data 12.05.2023 la notifica del diniego oggi opposto;
- di aver proseguito positivamente, anche dopo il ricevimento del diniego questorile, la misura alternativa alla quale è stato ammesso;
- di aver proseguito con impegno, costanza e motivazione nell'attività lavorativa e nel percorso di riabilitazione, come peraltro certificato sia dalla presso Organizzazione_3 Controparte_2 la quale ha svolto attività lavorativa, sia dall'equipe multidisciplinare della Controparte_3
presso la quale ha intrapreso la cura dalla sua dipendenza da stupefacenti;
[...]
Il ricorrente ha eccepito l'illegittimità del decreto opposto per violazione del divieto di espulsione previsto dagli artt. 19, comma 2, lettera c) del T.U.I. e 28, comma 1, lettera b), del D.P.R. 394/1999, nonché per violazione dell'art. 13, comma 2, lettera c), T.U.I. difettando i requisiti di attualità e concretezza della supposta sua pericolosità sociale.
Il ricorrente ha rassegnato le seguenti conclusioni di merito “accertare e dichiarare la sussistenza in capo a del divieto di espulsione ex art. 19, c. 2, lett. c), T.U.I. e, di conseguenza, il Parte_1 suo diritto al richiesto rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari quale convivente della coniuge cittadina italiana;
e per l'effetto annullare l'impugnato provvedimento”.
Costituitosi con comparsa depositata il 19.01.2024, il ha dedotto l'infondatezza Controparte_1 del ricorso, di cui ha chiesto il rigetto, rilevando come la gravità del reato commesso dal ricorrente sia indicativa della sua pericolosità sociale e del suo mancato inserimento nella comunità nazionale, e sia idonea a giustificare una prognosi sfavorevole circa l'astensione da future
TRIBUNALE DI MILANO Sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell' Org_1
Il Giudice onorario dott.ssa Patrizia Mazzoleni ha emesso la seguente
SENTENZA nel procedimento iscritto al n. r.g. R.G. 41647/2023 promosso da:
nato il [...] a [...] – CUI 025E9JG, rappresentato e Parte_1 difeso dall'avv. Paolo Oddi presso il cui studio in Milano, corso Magenta n. 83, è elettivamente domiciliato per delega in atti, ricorrente
contro
:
, in persona Controparte_1 del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso ex lege dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Milano, con domicilio ivi in via Freguglia n. 1, resistente avente ad oggetto: opposizione avverso diniego di rinnovo di permesso di soggiorno per motivi familiari.
**********
Con ricorso depositato in data 24.11.2023, ha adito il Tribunale di Milano per chiedere Parte_1 l'annullamento del decreto con protocollo n. 0060954 emesso il 14.02.2023 dal Questore della Provincia di Milano, notificato il 12.05.2023, con cui è stata respinta la sua domanda di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari n. , sul presupposto della sua pericolosità per Numero_1 la pubblica sicurezza.
Il ricorrente ha allegato quanto segue:
- di essere entrato in Italia nel 2018;
- di essere coniugato dal 10.08.2017 con la cittadina italiana con la quale convive, Persona_1 insieme al di lei figlio, a Milano in via F. Bellazzi n. 10;
- di aver ottenuto il permesso di soggiorno per motivi familiari quale coniuge di cittadina italiana;
- di aver richiesto il rinnovo del titolo di soggiorno e di aver ricevuto in data 09.01.2023 la notifica del preavviso di rigetto motivato dall'esistenza a suo carico di una sentenza di condanna, emessa nel 2020 dal Tribunale di Monza, per reati in materia di stupefacenti;
- di aver presentato tempestivamente una memoria difensiva nella quale ha evidenziato l'unicità del fatto per cui è stato condannato, peraltro da ricondursi alla sua dipendenza da stupefacenti, e nella quale ha dato atto altresì della sua incensuratezza al momento della condanna, nonché della sua ammissione dal 12.10.2020 alla misura degli arresti domiciliari presso la casa coniugale e, successivamente, divenuta definitiva la pena, alla misura della detenzione domiciliare ex art. 89 D.P.R. 309/90, con partecipazione al programma terapeutico di riabilitazione presso lo '
[...] di Milano. Nella detta memoria ha rilevato altresì di essere stato ammesso dal Org_2 22.11.2022 alla misura dell'affidamento in prova al servizio sociale vista l'assenza di precedenti e di procedimenti pendenti e in considerazione del positivo percorso riabilitativo intrapreso, nonché vista la frequenza di un corso di manutenzione del verde oltre alla presenza della moglie e del figlio minorenne di questa, alla positiva nota dei Carabinieri di Milano – Crescenzago e da ultimo visto il suo inserimento con borsa lavoro presso la Organizzazione_3 sino al 31.12.2023;
- di aver ricevuto in data 12.05.2023 la notifica del diniego oggi opposto;
- di aver proseguito positivamente, anche dopo il ricevimento del diniego questorile, la misura alternativa alla quale è stato ammesso;
- di aver proseguito con impegno, costanza e motivazione nell'attività lavorativa e nel percorso di riabilitazione, come peraltro certificato sia dalla presso Organizzazione_3 Controparte_2 la quale ha svolto attività lavorativa, sia dall'equipe multidisciplinare della Controparte_3
presso la quale ha intrapreso la cura dalla sua dipendenza da stupefacenti;
[...]
Il ricorrente ha eccepito l'illegittimità del decreto opposto per violazione del divieto di espulsione previsto dagli artt. 19, comma 2, lettera c) del T.U.I. e 28, comma 1, lettera b), del D.P.R. 394/1999, nonché per violazione dell'art. 13, comma 2, lettera c), T.U.I. difettando i requisiti di attualità e concretezza della supposta sua pericolosità sociale.
Il ricorrente ha rassegnato le seguenti conclusioni di merito “accertare e dichiarare la sussistenza in capo a del divieto di espulsione ex art. 19, c. 2, lett. c), T.U.I. e, di conseguenza, il Parte_1 suo diritto al richiesto rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari quale convivente della coniuge cittadina italiana;
e per l'effetto annullare l'impugnato provvedimento”.
Costituitosi con comparsa depositata il 19.01.2024, il ha dedotto l'infondatezza Controparte_1 del ricorso, di cui ha chiesto il rigetto, rilevando come la gravità del reato commesso dal ricorrente sia indicativa della sua pericolosità sociale e del suo mancato inserimento nella comunità nazionale, e sia idonea a giustificare una prognosi sfavorevole circa l'astensione da future
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi