Trib. Bari, sentenza 04/10/2024, n. 3528

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Bari, sentenza 04/10/2024, n. 3528
Giurisdizione : Trib. Bari
Numero : 3528
Data del deposito : 4 ottobre 2024

Testo completo

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Tribunale di Bari
Sezione Lavoro
Il Tribunale, nella persona del giudice designato Dott.ssa A A
Alla udienza in trattazione scritta del 04/10/2024 ha emesso la seguente
SENTENZA nella causa lavoro di I grado iscritta al N. 14018/2023 R.G. promossa da:
rappr. e dif. dall'avv. SIMONE BERNARDINO;
Parte_1
RICORRENTE

contro

:
rappr. e dif. dall'avv. MASTROLIA Controparte_1
DOMENICO;

RESISTENTE
RAGIONI DELLA DECISIONE
Con ricorso depositato in data 12.12.2023, il ricorrente di cui in epigrafe
– premesso di essere dipendente del Controparte_1 dal 12.05.2000 in qualità di impiegato direttivo inquadrato nel livello
A184 del ccnl di percepire, tra le varie voci che Controparte_1 compongono la sua retribuzione mensile, anche la integrazione della retribuzione base, così come previsto dallo Statuto Consortile approvato con Deliberazione del Consiglio dei delegati del del 30 giugno CP_1
1993 n. 23 (verb. 5/93 prot. 5740, STATUTO CONSORTILE) pubblicata sul
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.22 suppl. del'8.2.1994;
che la integrazione della retribuzione base non corrispondeva al 15% del minimo dello stipendio base, ma ad un importo ben inferiore – agiva in giudizio chiedendo l'accoglimento delle seguenti conclusioni “A) accertare e dichiarare che è dovuta al ricorrente “l'integrazione minima tabellare “ prevista dall'art. 30 lett. f dello Statuto Consortile, nella misura del


15% da conteggiarsi con riferimento alla intera retribuzione mensile base indicata nei prospetti paga come “minimo stip.base”.
B) per l'effetto condannare il in Controparte_1 persona del suo legale rappresentante pro tempore, al pagamento a favore del ricorrente della complessiva somma lorda di € 1.090,49 , così come determinata in ricorso, ovvero della maggior o minor somma che sarà ritenuta dovuta, oltre rivalutazione monetaria ed interessi dalla di maturazione di ogni singola rata di credito all'effettivo soddisfo, C) il tutto con condanna al pagamento delle spese (rimborso C.U.) ed onorari di causa da distrarsi a favore del procuratore anticipatario”.
Si costituiva la resistente, la quale confutava in fatto e diritto quanto sostenuto dal ricorrente e concludeva per il rigetto del ricorso.
All'esito dell'odierna udienza in trattazione scritta, il Giudice, acquisita la documentazione in atti, la causa veniva decisa.
Preliminarmente, deve essere disattesa l'eccezione di nullità del ricorso, in quanto nello stesso sono determinati in maniera precisa petitum e causa petendi in tutti i suoi elementi costitutivi.
Nel merito, il ricorso è fondato e va accolto per le medesime ragioni, condivise da questo giudice e di seguito riportate, esposte da altri colleghi di questa Sezione Lavoro del Tribunale di Bari con riferimento a casi analoghi (R.G. nn. 8368/2021, 9293/2021, 10966 2023).
L'art. 30, lett. f), del Regolamento Organico del Personale, approvato e modificato con delibera n. 23 del 30.06.1993, dispone che “le retribuzioni base previste nei C.C.N.L., vigenti per il personale, espressamente recepite, sono aumentate del 15%. Tale aumento è applicabile in tutti i casi di futura variazione dei citati contratti collettivi nazionali di lavoro”.
Il testo del regolamento, proposto dalla deputazione amministrativa con delibera n. 131 del 1993, in riferimento alle disposizioni di cui alla L.R.
Basilicata n. 18 del 1990 e alla D.G. Regione Puglia n. 1830 del
14.06.1993, veniva approvato dalla deliberazione n. 23 del 1993 del
Consiglio dei Delegati, ai sensi dell'art. 37, lett. f), dello Statuto
Consortile, a sua volta approvata dalla delibera del Consiglio regionale pugliese n. 697 del 21.12.1993. Infatti, l'art. 37, lett. f), del nuovo
Statuto Consortile, approvato dalla deliberazione n. 22 del 1993 del
Consiglio dei Delegati ai sensi dell'art. 37, lett. e), dello Statuto
Consortile, a sua volta approvata dalla delibera del Consiglio regionale pugliese n. 696 del 21.12.1993, prevede che “spetta al Consiglio: … e) adottare lo statuto e le eventuali modifiche dello stesso;
f) deliberare sui regolamenti, sulle norme per il funzionamento dei servizi, sul regolamento organico e disciplinante dei dipendenti;
…”. Lo stesso art. 67 dello Statuto consortile statuisce che “lo stato giuridico e il trattamento economico del personale sono disciplinati in applicazione dei Contratti
Collettivi di Lavoro in vigore e, successivamente, da quelli stipulati”.
Ciò posto, va evidenziata la pacifica circostanza secondo cui il resistente abbia provveduto a riconoscere l'aumento del 15% della
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