Trib. Minorenni Milano, sentenza 02/01/2025, n. 4
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Testo completo
N. 80000159/2023 R.Gen
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE PER I MINORENNI
MILANO
Il Tribunale riunito in Camera di Consiglio nelle persone di
Presidente rel. dott. Elly Marino
Giudice dott. Francesca Iaquinta
Giudice Onorario dott. Giulia Matilde Rollier Giudice Onorario dott. Andrea Redaelli ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nel procedimento promosso dal Pubblico con ricorso depositato il 6.4.23, iscritto Parte_1 il 26.4.23, con istanza di emissione di provvedimenti ex artt. 330 - 333 c.c., 473 bis 15 e bis
40 c.p.c. a tutela delle minori:
nata a [...], [...] Parte_2
Cittadinanza: Italiana
Codice Fiscale: C.F._1
Residenza: AN in via Punta Licosa n.7
nata a [...], [...] Parte_3
Cittadinanza: Italiana
Codice Fiscale: C.F._2
Residenza: AN in via Punta Licosa n.7
con la rappresentanza ed assistenza del curatore speciale/difensore Avv.to Lucia Elisabetta
Bolzani del Foro di AN ammessa al patrocinio a spese dello Stato giusta delibera del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di AN in data 8.6.2023
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Figlie di nata a [...], [...] Persona_1
Cittadinanza: Italiana
Codice Fiscale: C.F._3
Residenza: AN in via Punta Licosa n.7
rappresentata e difesa dall'avv.to Maria Teresa Stefanizzi giusta costituzione di nuovo difensore in data 08.11.2024
di padre deceduto nel 2016 ER2
CONCLUSIONI
La difesa della madre: chiede che il Tribunale revochi tutti gli incarichi in essere all'Ente territorialmente competente, Comune di AN e, per l'effetto, reintegri la madre, ER sig. , nella piena responsabilità genitoriale per entrambe le figlie .
Il curatore: chiede che il Tribunale Voglia, contrariis reiectis, così provvedere:
- per : Pt_3
1) revocare l'affido della minore all'Ente territorialmente competente (allo stato il Comune di AN) e per l'effetto reintegrare la madre nella responsabilità genitoriale;
2) mantenere il monitoraggio da parte dei Servizi Sociali sul nucleo familiare e sulla situazione della minore, segnalando tempestivamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni ogni situazione di possibile pregiudizio per la ragazza, al fine di ottenere provvedimenti di tutela;
- per : la scrivente fa presente che la ragazza diventerà maggiorenne il prossimo T_
13 novembre e ha già avanzato domanda di prosieguo amministrativo.
Il P.M. ricorrente ha apposto il Visto
MOTIVI IN FATTO ED IN DIRITTO
Il processo e i provvedimenti provvisori
Con il ricorso introduttivo iscritto in data 24.4.2023 il P.M. sede ha richiesto provvedimenti indifferibili ex art. 473-bis.15 c.p.p. e nello specifico:
o indagine psicosociale a cura dei Servizi territorialmente competenti
o limitazione della responsabilità genitoriale della madre
o affido delle minori all'ente territorialmente competente, con collocamento in comunità idonea per ambedue
o regolamentazione dei rapporti madre/figlie con modalità protette
o prescrizione alla madre di aderire al percorso presso il CPS
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o supporto psicologico pe mantenendosi la presa in carico presso la T_
CP_1
Con decreto n. cron. 5248/23 del 30.5.2023 - depositato in data 01.06.2023 - sono stati emessi dal Giudice Delegato provvedimenti indifferibili a tutela delle minori ex art. 473 bis. 15 c.p.c. con la seguente motivazione:
“Premesso che:
Le minori, orfane di padre deceduto improvvisamente nel 2016, vivono con la madre presso cui sono rimaste collocate dopo la separazione dei genitori intervenuta nel 2014.
In data 06.12.2022 perveniva alla Procura della Repubblica in sede dalla Questura di AN segnalazione dell'istituto scolastico frequentato da
in merito a presunti maltrattamenti a lei inferti da parte della T_ madre;
la minore mostrando come prova il segno di un livido sul braccio, che la madre le avrebbe causato, colpendola con un ombrello, riferiva di essere stanca della situazione e preoccupata per l'incolumità della sorella
, in quanto anch'ella sarebbe stata oggetto di maltrattamenti da Pt_3 parte della madre. Fatti analoghi erano già stati raccontati nel mese di maggio, ma nell'occasione la minore aveva espressamente richiesto il riserbo essendo già seguita da uno psicologo, mentre nell'ultimo episodio aveva espressamente richiesto aiuto al corpo docente. L'Unità AN Welfare Territoriale del Municipio 8 veniva incaricata il 31.1.23 dalla Procura della Repubblica presso questo Tribunale – dopo il doveroso coordinamento con la competente Autorità Penale - di svolgere con un'inchiesta psico-socio-familiare sul nucleo. CP_2
Il 13.2.23 il suddetto servizio ha trasmesso al C.F. di via
[...]
richiesta di svolgimento degli interventi di Controparte_3 competenza sul nucleo familiare della minore la quale, nelle more, è stata altresì portata all'attenzione della Procura della Repubblica presso questo Tribunale anche dall'UOPIA – Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli Sacco – che aveva in carico fin dall'ottobre 2021 per difficoltà T_ scolastiche, disturbo d'ansia e agiti autolesivi. Nel corso della presa in carico specialistica aveva raccontato di avere un rapporto T_ problematico con la madre, descritta dalla minore come eccessivamente rigida e vulnerabile in base all'umore;
la minore riferiva di essere spesso insultata, provocata, messa in punizione dalla madre, di aver più volte ricevuto dalla stessa “schiaffi educativi” e di essere stata in due episodi maltrattata fisicamente, una volta con un mattarello da cucina;
a suo dire la madre era eccessivamente richiestiva rispetto al rendimento scolastico con esclusione di possibilità di svago e con importanti punizioni in caso di voti insufficienti. Agli operatori della PI aveva raccontato che in un'occasione
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la madre l'aveva picchiata con un ombrello per i voti scolastici e che, la stessa sera, anche la sorella era stata schiaffeggiata dalla madre a Pt_3 causa di una pentola non lavata.
La minore mostrava un evidente malessere, rappresentando di essere molto stanca e provata, in quanto i maltrattamenti della madre andavano avanti da anni, di non sentirsi sicura a casa e richiedeva per lei e la sorella il collocamento comunitario;
inoltre riferiva di avere posto in essere agiti auto lesivi di tipo self cutting, messi in atto per “sovrastare il malessere interiore” identificato in particolar modo nel mancato riconoscimento dei suoi sforzi da parte della madre. Era “presente anche ideazione suicidaria in assenza di franca pianificazione” In data 22.03.2023, l'istituto scolastico frequentato da , ad T_ integrazione della segnalazione precedente, ha trasmesso una relazione di una docente, la quale ha riferito che la minore le aveva mostrato segni sul volto e sul naso, conseguenze dell'ennesima aggressione della madre, posti in essere in quanto il giorno precedente la minore non era andata dalla psicologa per studiare.
In data 28 marzo 2023 sono pervenuti alla Procura della Repubblica presso questo Tribunale anche i seguenti atti d'indagine penale (p.p. n. 39476/22 RGNR Mod 21) non ritenuti coperti da segretezza: a) L'audizione protetta di , tenutasi in data 07.02.2023 che T_ ha confermato le violenze subite da lei e dalla sorella, raccontando che gli agiti aggressivi da parte della madre, descritta come
“stressata dal lavoro”, avvengono sempre per futili motivi, quali questioni legate alla scuola o una volta perché aveva fatto tardi dal rientro da scuola;
oltre alle aggressioni fisiche, la madre le urlerebbe contro con frasi come “ ” o “sei la delusione più ER3 grande della mia vita”, invitandola ad assumersi le sue responsabilità e a crescere;
la minore non è stata in grado di dettagliare né la frequenza né l'inizio delle aggressioni della madre, ricordando che già durante le scuole medie la donna aveva iniziato ad assumere un comportamento aggressivo nei suoi confronti;
la minore ha affermato che in tali circostanze la sua reazione è quella di far sfogare la madre, anche per un'ora, seppur le sue parole siano per lei fonte di sofferenza, evidenziando la preoccupazione per le condizioni emotive della madre che ha espressamente chiesto sia aiutata;
ha confermato di aver iniziato a provocarsi dei tagli sul corpo nel settembre 2020 per stare meglio in quanto il dolore fisico sovrastava il dolore mentale. Altresì, la minore ha raccontato che in un'occasione avvenuta a maggio 2022, la madre, dopo averla percossa con le mani, le aveva detto di non volerla più a casa quella sera e che avrebbe potuto ucciderla nel sonno, di conseguenza la minore era andata a dormire a casa dei parenti di un suo compagno.
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b) Le s.i.t. assunte dal corpo insegnante le s.i.t. rese dall'operatore del
“Progetto Scintille” su invio della che: CP_1
i. confermano i racconti della ragazza in merito ai maltrattamenti inferti a lei e da ultimo anche alla sorella dalla madre;
ii. riscontrano gli agiti autolesivi posti in essere da T_
e
iii. evidenziano uno stato di fatica della madre delle minori nella gestione delle due figlie in ragione del quale le era stato offerto un percorso presso il CPS non portato a termine in quanto ritenuto “inutile” dalla donna che nei confronti della scuola assumeva un atteggiamento poco costruttivo, diffidente e di accusa di fronte alle valutazioni negative della figlia. ER c) Le “informazioni” sulla signora acquisite dal CPS che aveva proposto un supporto psichiatrico e un percorso psicologico – rifiutati così come la partecipazione al gruppo di supporto genitoriale – avendo evidenziato dai colloqui effettuato tratti di un disturbo di personalità non ascrivibili ad un quadro diagnostico preciso. La donna allo stato, non ha più contatti con il CPS. d) L'audizione protetta in data 20.02.2023 di che ha Pt_3 minimizzato i racconti della sorella, raccontando che la madre quando si arrabbia preferisce allontanarsi da casa per non fare del male alle figlie, se la prende con i suppellettili della casa o litiga al massimo solo verbalmente;
la minore ha giustificato il metodo educativo della madre affermando che questa userebbe violenza fisica nei suoi confronti e nei confronti della