Trib. Minorenni Roma, sentenza 26/09/2024, n. 530

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Minorenni Roma, sentenza 26/09/2024, n. 530
Giurisdizione : Trib. Minorenni Roma
Numero : 530
Data del deposito : 26 settembre 2024

Testo completo

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI ROMA

Riunito in Camera di Consiglio in persona dei Sigg. Magistrati:
Dott.ssa L S Presidente relatore
Dott. ssa G C Giudice
Dott.ssa P P Componente privato
Dott. P T Componente privato
Letti gli atti della procedura n. 121/22 AB relativa ai minori nata a Roma il Persona_1
5.1.14, nata a Roma il 14.11.14, nato a Roma il 18.8.18 e Persona_2 Persona_3
nato a Roma il 28.12.15;
Parte_1
ha emesso la seguente
SENTENZA DI ADOTTABILITA'
Il PMM promuoveva ricorso chiedendo la sospensione dei genitori dall'esercizio dall' esercizio della responsabilità genitoriale con nomina di un tutore, la presa in carico da parte dei Servizi specialistici per una valutazione dei minori, la valutazione delle competenze genitoriali e la valutazione di un progetto di affido etero-familiare.
Il nucleo è conosciuto dal S.S. fin dal 2014 essendo stati attivati molteplici interventi di carattere assistenziale, contributi economici, assistenza domiciliare, organizzazione per l'accompagnamento dei minori a scuola atteso il lungo periodo di detenzione domiciliare del padre e le difficoltà della madre di organizzarsi rispetto ai bisogni della numerosa prole. Peraltro anche l'intervento domiciliare ha richiesto un periodo necessario perché i genitori accettassero l'intervento non percependolo come meramente di controllo ma anche di reale sostegno. Il minore (nato Per_4


il 10.3.05) era stato segnalato dalla scuola per la frequenza incostante nonostante un iniziale inserimento positivo ed era stato bocciato avendo, da ultimo, interrotto completamente la frequenza scolastica vivendo a casa dei nonni paterni;
peraltro la scarsa importanza attribuita dall'intero ambito familiare all'istruzione scolastica aveva contribuito a demotivarlo. A seguito della nuova carcerazione del padre il S.S. ha segnalato l'aggravarsi della situazione familiare, la frequenza discontinua a scuola dei minori, le problematiche igieniche per problemi di pediculosi, la difficoltà della madre nell'organizzarsi tanto che sia le vaccinazioni che i controlli di salute sui minori erano stati attivati solo dopo diverse insistenze e con l'intervento degli operatori.
A settembre 2020 il S.S. segnalava che la madre era detenuta, che il padre aveva avuto un incidente ed era ricoverato dovendo essere operato e che i minori erano accuditi dai familiari paterni e materni. Le problematiche familiari permanevano relativamente alla cura dell'abitazione, alla disorganizzazione, alla non regolare frequenza scolastica dei minori peraltro spesso privi del materiale didattico. I minori più piccoli, e non frequentavano la scuola materna Pt_1 Per_3 anche perché non in regola con le vaccinazioni.
Dalle relazioni del emergevano problematiche per la minore (nata il 14.8.06) per la Pt_2 Per_5 frequenza scolastica irregolare, la mancanza di una figura adulta di riferimento tanto che provvedeva da sola a pranzare comperando qualcosa al bar o mangiando la sera cibo da asporto, apparendo la casa sporca e disordinata mancando totalmente una organizzazione, tanto che gli Per_ interventi di educativa si svolgevano fuori dall'abitazione. I piccoli e vivevano con i Per_2 nonni paterni, evidenziano una igiene personale incostante spesso con abiti non adeguati per taglia o per stagione, non svolgevano i compiti a casa e risultavano prive di materiale didattico che era stato fornito dalla scuola. Infine nata il 3.5.08, viveva presso i nonni paterni, pur Per_6 mostrando interesse per la scuola a causa delle gravi lacune appariva frustrata, sentendosi inadeguata. Il padre non appariva capace di farsi carico dei figli delegandone l'accudimento ai nonni paterni, peraltro né il padre né i nonni hanno chiarito quale attività lavorativa svolgono.
Il S.S. confermava le difficoltà del nucleo, la mancanza di organizzazione, l'inadeguatezza dell'abitazione e l'inadeguatezza del padre a svolgere il proprio ruolo avendo ormai i genitori delegato a terzi ( ai nonni, al S.S.) la cura dei figli, la incostanza nella frequenza scolastica, l'assenza di stimoli adeguati nell'ambiente familiare a fronte di una buona ricettività dei minori, l' inadeguatezza delle abitudini alimentari, il disagio economico vivendo il nucleo esclusivamente di sussidi e la gestione poco accorta di tale denaro evidenziando di avere attivato il massimo dell'educativa domiciliare, ma di fronte all'atteggiamento dei genitori appariva difficile pensare ad una diversa progettualità. Il padre riferiva che il figlio andava poco a scuola e passava il Per_4 tempo a giocare con la Playstation, che i figli andavano a scuola e che pensava di continuare a farsi aiutare dai familiari e dal S.S. opponendosi sia ad un collocamento in casa famiglia che ad ipotesi di affido etero familiare. La madre risultava detenuta con fine pena al 1.7.25. Si costituiva il nonno paterno chiedendo il collocamento di tutti i minori presso la sua abitazione. Parte_3
La madre riferiva di una regolare frequenza scolastica dei minori, affermava che i minori erano sempre stati adeguatamente vestiti e ben alimentati e negava problematiche ritenendo che fino alla sua scarcerazione i minori potevano continuare ad essere accuditi dai familiari.
Dalla relazione del S.S. emergeva che l'abitazione dei nonni paterni, seppure più curata ed organizzata rispetto all'abitazione dei genitori, non appariva garantire ai minori spazi di crescita individualizzati, inoltre i nonni ospitavano solo alcuni dei minori, pur avendo richiesto il collocamento di tutti e da tempo ospitavano il nipote che di fatto aveva abbandonato la Per_4 scuola, non emergendo inoltre una consapevolezza delle reali problematiche del nucleo- si stupivano per le problematiche di linguaggio di a loro avviso inesistenti- e delle carenze Per_2 delle figure genitoriali, ritenendo che con il rientro della madre a casa la situazione si sarebbe normalizzata, riferendo sempre di eventi particolari o eccezionali che avevano inciso sull'andamento della famiglia senza tener conto degli interventi da anni approntati dal S.S.
Ascoltati in Tribunale i nonni riferivano di ritenersi in grado di accudire tutti i minori anche con
l'aiuto della nonna materna, in attesa della scarcerazione della madre.
Il S.S. in data 20.10.21 comunicava che anche il padre era stato tratto in arresto. Il nonno paterno non aveva voluto chiarire le ragioni dell'arresto limitandosi a riferire che si trattava di cose vecchie, riferendo che il S.S. non doveva preoccuparsi perché lui e la compagna si stavano occupando di quattro dei nipoti mentre degli altri si occupava la nonna materna la quale, convocata presso il S.S., non si era presentata, inoltre la minore aveva abbandonato la Per_5 Per_ scuola mentre e avevano usufruito dell'accompagnamento da parte di una operatrice Per_2 avendo peraltro la scuola segnalato difficoltà nei rapporti con i nonni nell'unico giorno settimanale non coperto dall'accompagnamento da parte dell'operatrice, in cui le minori non hanno frequentato e i nonni hanno presentato atteggiamenti aggressivi e minacciosi. Si evidenziava inoltre che non vi era alcun controllo dei compiti a casa e spesso le minori non possedevano il materiale scolastico che veniva puntualmente fornito dalla scuola, mentre il padre si giustificava affermando di non avere i soldi sufficienti, i diari, le mascherine erano stati forniti dal e le Pt_2 cartelle da una insegnante ma ciò che veniva portato a casa dalle bambine veniva perso sicché la scuola aveva permesso che lasciassero il materiale a scuola.
Le relazioni del evidenziavano per che la minore viveva in un contesto familiare Pt_2 Per_5 completamente disorganizzato e caotico, la casa appariva sporca e la minore non curava in alcun modo la pulizia e l'ordine, spesso era sola a casa per l'assenza del padre il quale spesso non era a conoscenza di dove fosse o di cosa stesse facendo la figlia, la frequenza scolastica era saltuaria, non rispettava l'orario di ingresso e gli appuntamenti con l'educatrice, era sempre sprovvista del materiale scolastico, la ragazza era abituata ad accudirsi da sola sicché se non avevano cucinato le nonne il pranzo era costituto da panini o fette di pizza o altro ordinato fast-food, la minore trascorreva molto tempo al cellulare, a volte anche di notte non svegliandosi che nel pomeriggio del giorno successivo ed il padre aveva dichiarato apertamente di non essere in grado di gestire e controllare tale situazione assumendo un atteggiamento deresponsabilizzato.
Il S.S. relazionava che la disorganizzazione familiare, la disregolazione della routine quotidiana dei minori, l'atteggiamento deresponsabilizzato del padre, le sue difficoltà genitoriali e la delega totale ai familiari ed alle istituzioni perduravano in una situazione tendente a cronicizzarsi, inoltre la minore aveva abbandonato la scuola e di fatto nonostante tutti gli interventi attivati dal S.S. Per_5
la situazione dei minori non appariva modificata ed il Servizio evidenziava le difficoltà d'intervento per il basso livello di collaborazione della famiglia.
Appariva evidente la assoluta inadeguatezza delle figure genitoriali a farsi carico dei numerosi figli.
Nonostante gli interventi di sostegno profusi negli anni da parte del S.S. la situazione familiare di fatto non si era realmente modificata se non nel senso peggiorativo, visto che i genitori avevano delegato totalmente al S.S. ed ai nonni la cura dei figli;
i nonni sia paterni che materni non apparivano adeguati a svolgere una funzione genitoriale vicaria, tanto che aveva Per_4 abbandonato la scuola e che anche per gli altri fratelli più piccoli si evidenziava una scarsa capacità di accudimento e di consapevolezza delle esigenze dei minori e della inadeguatezza delle figure genitoriali, che ritenevano di dover sostituire solo temporaneamente.
Con decreto in data 26.10.21 il TM disponeva l'allontanamento dei minori dal contesto familiare, nonché la sospensione dei genitori dall'esercizio della
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