Trib. Minorenni Milano, sentenza 02/01/2025, n. 5
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Testo completo
Proc. N. 385 / 2023 RG/CC
TRIBUNALE PER I MINORENNI DI MILANO
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale per i Minorenni di Milano, riunito in Camera di Consiglio in persona dei seguenti magistrati:
Dott. Rosa Muscio Presidente
Dott. Ilaria Mazzei Giudice relatore Dott. Francesca Cerutti Giudice onorario
Dott. Andrea Belloni Giudice onorario
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
nel procedimento aperto a tutela dei minori:
nato a [...] il [...] Persona_1
nato a [...] il [...] Persona_2 residenti a [...]
figli di:
nato in [...] il [...] Parte_1 residente a [...]
nata in [...] il [...] Parte_2 residente a [...]
Fatto e motivazione della decisione
Con ricorso depositato in data 31.7.2023 il PM in sede chiedeva disporsi provvedimenti a tutela dei minori evidenziando che i Servizi Sociali conoscevano il nucleo familiare da circa 13 anni
a causa delle numerose criticità della famiglia che si riproponevano negli anni. In particolare, emergeva che il minore , non avendo ricevuto idonea educazione al rispetto delle Per_1 regole sociali, stava assumendo sempre più preoccupanti atteggiamenti di ribellione e di devianza frequentando compagnie di giovani stranieri propensi alla violenza. In tal senso, si segnalavano episodi di assenteismo e negligenza scolastici, atti di bullismo, risse ed un episodio di furto a cui era seguita una fuga dalla residenza familiare protratta per alcune settimane. Ad aggravare il quadro generale del minore, lo stesso aveva ricevuto una diagnosi di ritardo cognitivo ma non essendo stata rinnovata la certificazione per la disabilità, a causa del parere negativo dei genitori, il ragazzo risultava privo degli strumenti per poter affrontare l'ambiente scolastico delle scuole superiori in maniera adeguata, disertando le lezioni. Quanto al fratello minore, , il bambino non frequentava idonei contesti di Per_2 socializzazione o sportivi e non era nemmeno adeguatamente seguito a livello didattico dal
1
padre con cui viveva unitamente ai fratelli anche maggiorenni (essendosi la madre già allontanata dal contesto familiare);
entrambi i minori vivevano dunque importanti criticità ambientali quali un contesto socioculturale marginale e poco integrato, assenza della madre, processi di socializzazione primari non adeguati, scarso controllo e attenzione da parte degli adulti di riferimento, area urbana di abitazione periferica che non permetteva ai minori di
TRIBUNALE PER I MINORENNI DI MILANO
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale per i Minorenni di Milano, riunito in Camera di Consiglio in persona dei seguenti magistrati:
Dott. Rosa Muscio Presidente
Dott. Ilaria Mazzei Giudice relatore Dott. Francesca Cerutti Giudice onorario
Dott. Andrea Belloni Giudice onorario
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
nel procedimento aperto a tutela dei minori:
nato a [...] il [...] Persona_1
nato a [...] il [...] Persona_2 residenti a [...]
figli di:
nato in [...] il [...] Parte_1 residente a [...]
nata in [...] il [...] Parte_2 residente a [...]
Fatto e motivazione della decisione
Con ricorso depositato in data 31.7.2023 il PM in sede chiedeva disporsi provvedimenti a tutela dei minori evidenziando che i Servizi Sociali conoscevano il nucleo familiare da circa 13 anni
a causa delle numerose criticità della famiglia che si riproponevano negli anni. In particolare, emergeva che il minore , non avendo ricevuto idonea educazione al rispetto delle Per_1 regole sociali, stava assumendo sempre più preoccupanti atteggiamenti di ribellione e di devianza frequentando compagnie di giovani stranieri propensi alla violenza. In tal senso, si segnalavano episodi di assenteismo e negligenza scolastici, atti di bullismo, risse ed un episodio di furto a cui era seguita una fuga dalla residenza familiare protratta per alcune settimane. Ad aggravare il quadro generale del minore, lo stesso aveva ricevuto una diagnosi di ritardo cognitivo ma non essendo stata rinnovata la certificazione per la disabilità, a causa del parere negativo dei genitori, il ragazzo risultava privo degli strumenti per poter affrontare l'ambiente scolastico delle scuole superiori in maniera adeguata, disertando le lezioni. Quanto al fratello minore, , il bambino non frequentava idonei contesti di Per_2 socializzazione o sportivi e non era nemmeno adeguatamente seguito a livello didattico dal
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padre con cui viveva unitamente ai fratelli anche maggiorenni (essendosi la madre già allontanata dal contesto familiare);
entrambi i minori vivevano dunque importanti criticità ambientali quali un contesto socioculturale marginale e poco integrato, assenza della madre, processi di socializzazione primari non adeguati, scarso controllo e attenzione da parte degli adulti di riferimento, area urbana di abitazione periferica che non permetteva ai minori di
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