Trib. Minorenni Milano, sentenza 02/12/2024, n. 650

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Minorenni Milano, sentenza 02/12/2024, n. 650
Giurisdizione : Trib. Minorenni Milano
Numero : 650
Data del deposito : 2 dicembre 2024

Testo completo

N. 1263/2024 R.G. MIN.
TRIBUNALE PER I MINORENNI
MILANO
Il Tribunale per i minorenni, riunito in camera di consiglio, in persona dei seguenti componenti: dott. Alberto Viti – Presidente dott. Ciro Iacomino – Giudice rel. dott.ssa Daniela Adele Testa – Giudice onorario dott. Stefano Ricotta – Giudice onorario nel procedimento promosso dal P.M. in sede con ricorso iscritto in data 4/3/2024 a tutela di:
nata a [...] il [...], cittadina italiana, domiciliata in Remondò- Parte_1
Gambolò (PV) via Mortara, 86/1;
rappresentata e difesa dall'avv. Simona Brambilla del foro di Pavia, suo curatore speciale;

figlia di nata in [...] il [...], residente Persona_1 in Remondò-Gambolò via Mortara, 86/1 – contumace.
E di
, decaduto dalla responsabilità genitoriale;
Persona_2
ha pronunciato la seguente
SENTENZA

CONCLUSIONI DELLE PARTI
Il P.M. ha concluso in ricorso.
Il curatore speciale ha chiesto la reintegrazione della madre nella responsabilità genitoriale, con conferma dell'affido della minore al Servizio Sociale dell'ente territoriale, da individuarsi nel
Comune di Gambolò (PV), previa limitazione della madre per le scelte educative, scolastiche e sanitarie e con attivazione, in collaborazione con il Servizio Sociale del Comune di Milano, di tutti i supporti necessari e opportuni, quale un sostegno psicologico in favore della minore e un sostegno alla genitorialità in favore della madre.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE
Il presente procedimento ha preso avvio dal ricorso pervenuto dal P.M. in sede, iscritto il 4/3/2024, con il quale si dava atto che con sentenza di questo Tribunale, emessa all'esito di un procedimento di adottabilità, i genitori della minore erano stati dichiarati decaduti dalla responsabilità genitoriale e,
1


essendo stato pronunciato non luogo a provvedere sull'adottabilità, la minore era stata affidata all'ente tutore, Comune di Milano, e collocata in comunità educativa. Lentamente la relazione tra la minore
e la madre era andata riprendendo e via via consolidandosi, illudendo della possibilità di Pt_1 ricostruire una routine familiare, cosa che, purtroppo, non avveniva, dal momento che nel 2014 la madre veniva tratta in arresto per scontare una pena di nove anni di reclusione. Nel 2015, quindi, la minore veniva inserita in una comunità familiare in Piemonte dove, faticosamente ma in maniera solida, maturava una fiducia verso gli adulti di riferimento e sperimentava una relazione pedagogica profonda. Purtroppo, a causa di problemi di salute del
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