Trib. Minorenni Roma, sentenza 03/01/2025, n. 7

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Minorenni Roma, sentenza 03/01/2025, n. 7
Giurisdizione : Trib. Minorenni Roma
Numero : 7
Data del deposito : 3 gennaio 2025

Testo completo


TRIBUNALE PER I MINORENNI DI ROMA
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale per i minorenni di Roma, composto da:
Dr. Donatella Formisano Presidente rel.
Dr. Adele Verde Giudice
Dr. Ottavia Pennisi Giudice onorario
Dr. Luca Traverso Giudice onorario ha pronunciato la presente
SENTENZA

nel procedimento RG. N. 56/23 AB aperto per l'accertamento dello stato di abbandono dei minori nata a [...] il [...], nato a [...] il 18 Persona_1 Parte_1 settembre 2019 e nata a [...] il [...] Parte_2 nei confronti di e assistiti dall'avv.to Antonia Di Maggio CP_1 NTroparte_2
Curatore speciale avv.to Maria Teresa Gualtieri
Tutore Sindaco del Comune di Roma
Il procedimento per l'accertamento dello stato di abbandono dei minori in epigrafe è stato aperto dalla Procura della Repubblica all'esito dell'attività istruttoria espletata nell'ambito del procedimento de responsabilitate. In data 25 marzo 2023, infatti, la Procura della
Repubblica trasmetteva gli atti relativi al collocamento in casa famiglia di e Persona_1 [...] chiedendone la conferma ai sensi dell'art. 403 c.c.;
il PM chiedeva, altresì, la nomina Pt_2 del Curatore speciale e l'apertura di un procedimento ai sensi degli artt. 330 c.c. e 473 bis n.
15 c.p.c. con conseguente sospensione della responsabilità genitoriale di entrambi i genitori nei confronti dei bambini e del fratellino ricoverato in prognosi riservata presso il Pt_1
Policlinico Gemelli di Roma e con collocamento in casa famiglia anche del terzogenito, ove dimissibile, ravvisando nella condotta dei genitori i presupposti per l'adozione di un
provvedimento indifferibile. Emergeva dagli atti e, in particolare, dalla comunicazione del
Municipio V pervenuta in data 25 marzo 2023 e dalla CNR della Questura di Roma V
Distretto “Prenestino” del 24 marzo 2023, che e erano state collocate in via Per_1 Pt_2
d'urgenza presso la casa famiglia “Moncenisio 4” dopo l'intervento presso l'abitazione familiare a seguito della segnalazione dell'incidente occorso al fratellino precipitato Pt_1 dal balcone del secondo piano dello stabile e ricoverato in prognosi riservata. In occasione dell'intervento gli operanti accertavano una situazione ambientale caratterizzata da condizioni igieniche di gravissimo degrado: le stanze risultavano impraticabili per
l'accumulo di vestiario e di materiale vario, in pessime condizioni igieniche, con tracce di consumo di sostanza stupefacente del tipo crack;
con il nucleo, privo di risorse familiari, risultava convivente un anziano disabile costretto a sua volta a vivere in pessime condizioni igieniche e altri due familiari, e , evidentemente a conoscenza Persona_2 Parte_3 delle condizioni in cui i bambini venivano tenuti, condizioni che i predetti familiari minimizzavano. Dalla segnalazione del Municipio V si apprendeva, quindi, che era Pt_1 caduto intorno alle 7 del mattino dalla terrazza dell'abitazione dopo essersi arrampicato su un cumulo di oggetti accatastati presenti ovunque e in particolare, nella camera da letto dei genitori dove il padre stava dormendo, che il cumulo era diffuso in tutta l'abitazione, che il nonno dormiva in un letto privo di lenzuola e reso marrone dalla sporcizia, che il bagno era impraticabile, così come l'accesso alle varie stanze della casa per l'accumulo di vestiario sporco e di materiali. Si leggeva nella segnalazione che “la casa era in condizioni di barbonismo domestico” e che i bambini non sanno parlare (era in corso una valutazione neuropsichiatrica presso il TSMREE della ASL RM2 V Distretto che aveva visto i genitori disertare diversi appuntamenti).
Il Tribunale, alla luce della evidente gravità del contesto familiare del nucleo REA e dell'inadeguatezza dell'ambiente in cui i genitori hanno costretto a vivere i figli provocando loro i danni psico-evolutivi già evidenti nelle condizioni sanitarie delle bambine, convalidava il collocamento delle minori correttamente eseguito ai sensi dell'art. 403 c.c. e sospendeva, quale provvedimento indifferibile reso necessario dall'urgenza di proteggere i minori dalle condotte irresponsabili della coppia genitoriale, la responsabilità genitoriale di entrambi i genitori nei confronti dei tre figli con conseguente nomina del Tutore provvisorio e del
Curatore speciale. Il Tribunale disponeva che ove dimissibile, fosse collocato presso Pt_1 la casa famiglia che ospita le sorelle in attesa della elaborazione di un progetto di intervento.
All'udienza del 3 aprile 2023 comparivano i genitori, il Servizio Sociale ed il Tutore;
dalla prodotta relazione della Casa famiglia si apprendevano le gravi condizioni psico-fisiche delle bambine e la necessità di un loro percorso di cure psico-fisiche.
Quanto ai genitori, si poteva anche in udienza, attraverso le loro dichiarazioni, apprezzarne la inadeguatezza (il padre riferiva di fare uso di crack e la madre di esserne a conoscenza).
La minimizzava i fatti addebitando le condizioni di incuria della
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