Trib. Minorenni Lecce, sentenza 10/12/2024, n. 147

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Minorenni Lecce, sentenza 10/12/2024, n. 147
Giurisdizione : Trib. Minorenni Lecce
Numero : 147
Data del deposito : 10 dicembre 2024

Testo completo



Proc. cont. n. 657/23

IN NOME del POPOLO ITALIANO il TRIBUNALE per i MINORENNI di LECCE

Composto dai sigg: dott.ssa Lucia Rabboni Presidente dott.ssa Paola Liaci Giudice dott. Flavia Lecciso Giudice onorario dott.ssa Antonio Saracino Giudice onorario
SENTENZA all'esito della camera di consiglio celebrata in data 27/11/24 nel procedimento civile n. 657/23 R.G. introdotto con ricorso depositato in data 12/12/23 dal PM
CONTRO
, nato a [...] il [...] rappresentato e difeso dall'avv.to Controparte_1 Mauro De Giorgi e
, nata a [...] l'[...] Controparte_2 contumace
relativo alla figlia
nata a [...] il [...] rappresentata e difesa dall'avv.to Controparte_3
Anna Quarta, curatrice della minore
Oggetto: adozione provvedimenti ex artt. 333 c.c., 473 bis 15 c.p.c.
Conclusioni: le conclusioni sono state precisate all'udienza dell'8/10/24 nel corso della quale il curatore si riportava alla memoria conclusiva depositata entro i termini assegnati dal giudice relatore, ai sensi dell'art. 473 bis.28 c.p.c.
CONCISA ESPOSIZIONE DELE RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO

Il procedimento prendeva avvio da ricorso del P.M. depositato il 12/12/23 con il quale chiedeva ex art. 473 bis 15 c.p.c. – previa nomina di un curatore speciale - collocarsi la minore presso l'abitazione della madre al contempo onerando i servizi territorialmente competenti a porre in essere tutti i necessari interventi di tutela e sostegno;
nel merito chiedeva procedersi ex art. 333 c.c
precisando nel ricorso avrebbe dovuto essere il contenuto dei provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale “qualora le situazioni di pregiudizio non rientrino per mancata adesione dei genitori agli interventi di supporto dei servizi o comunque si palesino carenze genitoriali irrecuperabili”. Dagli atti allegati al ricorso emergeva che la minore – collocata in sede di separazione consensuale presso l'abitazione del padre essendosi all'epoca la madre trasferita in Svizzera insieme al nuovo compagno – aveva manifestato all'assistente sociale di Botrugno il desiderio di traferirsi a casa della genitrice in quanto provata dalla situazione di pesante conflittualità fra il padre e la sua compagna che l'avrebbe privata della serenità, oltre che dalla opposizione del genitore alla sua frequentazione della madre. La situazione di violenza assistita alla quale la minore sarebbe stata esposta a casa del padre veniva prospettata oltre che dalla predetta, anche dalla di lei sorella Pt_1 e dalla stessa convivente del padre, che, all'atto dell'intervento dei Carabinieri di Controparte_4 Maglie in data 1/9/23 presso l'abitazione del nucleo, aveva avuto con i militari, visibilmente provata, un lungo ed accorato sfogo raccontando di essere vittima di continui maltrattamenti da parte del compagno, ancorchè mai denunciati, tanto
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