Trib. Minorenni Catania, sentenza 14/11/2024, n. 239

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REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE PER I MINORENNI DI CATANIA
Il Tribunale così composto
Dott. R D B Presidente
Dott. R M Giudice est.
Dott. A R Giudice Onorario
Dott. G B Giudice Onorario riunito in camera di consiglio ha emesso la seguente:
SENTENZA
Nel proc. n. 1502/17 AB
promosso su ricorso del PM. in sede in sede ex art 8, 9 11 comma 2 ° della L 184 /83 nell'interesse del minore
, nato a Catania il 09.09.2017 Persona_1
nei confronti di , nata a Catania il 28.01.2001 rappresentata e difesa dall'avv Controparte_1
V C giusta procura in atti;

e con l'intervento di
rappresentata e difesa dall'avv V C giusta procura in atti;
Controparte_2
Esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione
Il presente procedimento è stato incardinato a seguito di ricorso del Pubblico Ministero con il quale era stato chiesto dichiararsi lo stato di adottabilità del minore , Persona_1
riconosciuto solo dalla madre ( all' epoca appena sedicenne), e nato dall'unione con un uomo , molto più grande di lei ( ) conosciuto al Tribunale perché padre di altri minori Persona_2
tutelati dal Tribunale a causa della sua incapacità a svolgere il ruolo genitoriale.
.Affidato il minore al Servizio sociale e nominato un tutore, si disponeva il collocamento del piccolo unitamente alla giovanissima madre presso casa –famiglia o struttura di accoglienza,
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vietando incontri con il padre biologico . Tuttavia, la rifiutava ogni soluzione proposta dal Per_1
Servizio sociale ed insisteva per rimanere presso la propria madre, e ad Controparte_2
una sorella più grande, che ascoltate all' udienza per le contestazioni ex art 12 l 184/83 alla giovane madre , si dichiaravano pronte a sostenerla nella cura del bambino .
Prevista attività di monitoraggio e supporto da parte del Servizio sociale affidatario , solo nel 2021, a seguito di una operazione di polizia condotta della Legione Carabinieri Sicilia –
Stazione di Catania Piazza Verga, operazione finalizzata alla repressione del fenomeno di furti aggravati di energia elettrica, si apprendeva che la nel 2019, aveva dato alla luce una Per_1
bambina, questa volta riconosciuta dal padre biologico , con il Persona_3 Persona_2
quale, evidentemente, la nonostante il divieto imposto dal Tribunale, aveva mantenuto Per_1
rapporti per poi addirittura lasciargli la bimba nata dalla loro unione . Infatti la minore Per_3
era stata trovata dai Carabinieri presso l'abitazione dove il conviveva con la
[...] Per_2
giovanissima che era stata la fidanzata del figlio . Controparte_3 Persona_4
L'immobile in questione era “strutturalmente fatiscente, in pessime condizioni igieniche, allacciato abusivamente al servizio di fornitura di energia elettrica, privo di fornitura idrica e talvolta colmo di rifiuti” e la bambina appariva in condizioni di estrema trascuratezza . Per tali ragioni questo Tribunale disponeva l'immediato affidamento extra familiare a scopo solidaristico della piccola . Convocati i genitori per le contestazioni ex art 12 L184/83 il padre si opponeva alla dichiarazione di adottabilità e chiedeva di poter riavere con sé la bambina, mentre la madre dichiarava di averla affidata al padre perché non era in condizioni di occuparsi della piccola e confermava la propria indisponibilità a prendersene cura .
Quanto ad , il minore tutelato nel presente procedimento, era invece sì rimasto con la Per_1
madre , ma sostanzialmente, si dalla nascita, forse anche per la giovane età Controparte_1
della madre, era stato di fatto accudito dalla nonna materna . Controparte_2
Da relazione del Servizio sociale si apprendeva, inoltre, che la separatasi definitivamente Per_1
da , aveva iniziato una