Trib. Minorenni Caltanissetta, sentenza 05/11/2024, n. 67

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Minorenni Caltanissetta, sentenza 05/11/2024, n. 67
Giurisdizione : Trib. Minorenni Caltanissetta
Numero : 67
Data del deposito : 5 novembre 2024

Testo completo


REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

IL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI CALTANISSETTA
N. 1146/2024 Min.
Il Tribunale riunito in camera di consiglio in data 31.10.2024 nelle persone di
Dott. U Z Presidente Dott.ssa B M B Giudice rel.
Dott.ssa V B Giudice onorario
Dott. M.C. Anzalone Giudice onorario
ha emanato la seguente SENTENZA
Esaminati gli atti del procedimento in epigrafe indicato, promosso ai sensi degli artt. 330 e ss. c.c. e 473-bis 40 e ss. c.p.c, con richiesta di ordini di protezione ai sensi dell'art. 473-bis 69 e ss. c.p.c. dal PM in sede con ricorso in data 17.10.2024, nell'interesse dei minori:
nato a Nicosia il 18.05.2007, cittadino italiano, ivi residente in contrada Persona_1
M s.n.c., avente c.f. ;
C.F._1
nata a Nicosia il 17.09.2013, cittadina italiana, ivi residente in contrada Parte_1
M s.n.c., avente c.f. ;
C.F._2
Figli di LA V A, nato ad Enna il 13.08.1971, cittadino italiano, residente a Nicosia in contrada M s.n.c., avente c.f. difeso e rappresentato dall' Avv. D D C.F._3
Marco del foro di Catania;

nata a Nicosia il 05.05.1986, cittadina italiana, ivi residente in contrada Parte_2 M s.n.c., avente c.f. , difesa e rappresentata dall' Avv. Salvatore C.F._4
Timpanaro del foro di Nicosia;

Rilevato che il predetto ricorso traeva origine dagli atti trasmessi della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna in data 26.9.2024, dai quali risultava che il padre dei minori era sottoposto
a procedimento penale, iscritto sub n. 1511/2024 R.G.N.R./Mod. 21 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, per ipotesi di condotte maltrattanti commesse ai danni della moglie, consistite in vessazioni psicologiche, in percosse ed atti di intimidazione. Il medesimo, per tali fatti era sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie con applicazione del braccialetto elettronico e con contestuale divieto di comunicare con la stessa (Cfr. ordinanza del G.I.P. del 7.9.2024). La madre dei minori, in particolare, con denuncia-querela d.d. 30.07.2024, rappresentava che i problemi con il marito originavano nell'agosto del 2023 allorquando entrambi, dopo una vacanza nell'agrigentino, iniziavano a fare uso di crack. Il consumo di tale stupefacente
accresceva l'aggressività fisica e verbale del nei confronti della moglie, alla quale il predetto Per_1 aveva iniziato a proporre di consumare rapporti sessuali anche in compagnia di altre persone. Queste ultime, contattate dallo stesso remuneravano le prestazioni sessuali della con Per_1 Pt_2 dazioni di denaro, oppure direttamente tramite la consegna di narcotici. La donna riferiva che progressivamente si era resa conto dell'intollerabilità di questa situazione ma che, ogniqualvolta ne parlava al marito, quest'ultimo dava in escandescenze insultandola e percuotendola in più occasioni. Una delle quali, a seguito dell'occultamento della sostanza da parte della donna, spaventata dall'aggressività del marito derivante dal consumo dello stupefacente, la stessa era colpita da questi con pugni al volto. Da ultimo, l'uomo non aveva accettato la separazione, continuando ossessivamente a contattare la proferendo anche minacce di morte nei suoi confronti e, in Pt_2 data 30.7.2024, durante un incontro casuale strappava di mano il telefono alla donna e lo rompeva lanciandolo contro una ringhiera.
Richiamato il precedente decreto cron n. 2507/2024 con il quale:
- era ordinato a di cessare dalle condotte pregiudizievoli, sopra descritte, e Controparte_1 poste in essere nei confronti della moglie e dei due figli minorenni;

- era disposto l'allontanamento di dall'abitazione familiare;
di non avvicinarsi Controparte_1 ai luoghi abitualmente frequentati dal coniuge o dai figli, ed in particolare al luogo di lavoro, al domicilio della famiglia di origine, o in prossimità dei luoghi di istruzione dei figli, salvo che non debba frequentare i medesimi luoghi per esigenze di lavoro o salute;

- i minori erano affidati al Servizio sociale di Nicosia, incaricato di: svolgere approfondita indagine socio-familiare sul nucleo dei medesimi;
vigilare sul percorso di sviluppo psico-fisico degli stessi, anche attivando i più opportuni interventi di sostegno psicologico;
monitorare la loro situazione personale, familiare, sociale e scolastica, ove opportuno anche mediante attivazione di educativa domiciliare e/o territoriale;
sostenere la madre dei minori anche ponendola in contatto con associazioni territoriali che si occupano di supporto e/o accoglienza a nuclei vittima di violenza domestica;

- era dato
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