Trib. Minorenni Lecce, sentenza 10/12/2024, n. 148
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Testo completo
R.G. n. 302/23
IN NOME del POPOLO ITALIANO il
TRIBUNALE per i MINORENNI di LECCE
Composto dai sigg: dott.ssa Lucia Rabboni Presidente dott.ssa Paola Liaci Giudice dott. Flavia Lecciso Giudice onorario dott. Antonio Saracino Giudice onorario
SENTENZA
all'esito della camera di consiglio celebrata in data 27/11/24 nel procedimento civile n. 302/23 Cont introdotto con ricorso depositato in data 29/9/23 da
rappresentati e difesi dall'avv.to Alessia Pisanelli ed Parte 2 Parte 1 ricorrenti
CONTRO e CP 2CP 1 resistenti contumaci
relativamente al minore Persona 1 nato il [...] a [...] rappresentato e difeso dall'avv.to Rizzo Antonella nominato curatore con decreto del 10/10/23 tutore con ordinanza dell'11/3/24.
Oggetto: adozione provvedimenti ex artt. 333 c.c., affidamento nipote
Condusioni: le conclusioni sono state precisate dalle parti costituite negli scritti conclusivi depositati entro i termini assegnati dal giudice relatore, ai sensi dell'art. 473 bis.28 c.p.c.
CONCISA ESPOSIZIONE DELE RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO
Il procedimento trae origine dal ricorso dai nonni materni del piccolo Persona_1 nato il 25/4/21 dalla relazione fra la figlia CP_1 in quali rappresentano che: CP 2 per circa due anni la coppia con il bambino hanno vissuto in un'abitazione messa a disposizione da essi ricorrenti che mantenevano una intensa frequentazione del nipote;
che a causa del comportamento disinteressato del CP 2 rispetto ai bisogni della famiglia e del bambino e della sua dedizione all'alcool ed alle sostanze stupefacenti, la convivenza fra i genitori del bambino si interrompe e il CP_2 si trasferisce a Torino mentre CP_1 imane a vivere con il figlioletto a Brindisi;
che il 5/9/23 CP 1 approfittando di un periodo di vacanza del bambino con i nonni, partiva per Torino, come comunicava ai genitori a seguito dei sms dei genitori - senza dare più notizie di sé e rendendosi irrintracciabile nonché abbandonando il lavoro di addetta alle pulizie presso l'ospedale Perrino di Brindisi, che tanto che essi ricorrenti in data 14/9/23 sporgevano denuncia di scomparsa della figlia dinanzi ai Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro precisando essere a loro conoscenza che il CP_2, oltre ad essere consumatore di stupefacenti, nel 2020 era stato arrestato.
Tanto premesso chiedevano che fosse disposto l'affidamento del bambino nei loro confronti. Si associava alla richiesta il curatore. All'udienza del 27/2/24 i ricorrenti, alla prospettazione in fatto contenuta nel ricorso introduttivo, aggiungevano che, a seguito delle loro ricerche, verificavano di persona che la figlia ed il CP 2 si trovavano a Milano dove, raggiuntili, accertavano che vivevano letteralmente come senzatetto, assistiti da associazioni di volontariato;
benchè la ragazza fosse apparsa loro irremovibile rispetto alla sua scelta di vita temevano potesse essere sotto l'effetto di stupefacenti e condizionata dal compagno.
Quanto al bambino riferivano non avere registrato particolare sofferenza per la mancanza della mamma della quale, dopo un iniziale periodo, aveva smesso di chiedere - essendo da sempre
-
abituato alla loro presenza e accudimento. In data 11/3/24 il G.D., sciogliendo la riserva formulata alla predetta udienza, adottava ordinanza ex art. 373 bis 22 c.p.c. - con la quale sospendeva i genitori dalla responsabilità genitoriale e nominava l'avv.to Antonella Rizzo tutore del minore - del seguente testuale tenore: "rilevato che i ricorrenti, sentiti alla predetta udienza, hanno ripercorso le varie fasi della relazione sentimentale della loro figlia con il CP_2 che, per quanto non condivisa, avevano accettato per il bene della stessa e specialmente del piccolo Per 1 del quale si sono fin dall'inizio occupati largamente;
hanno altresì riferito che nel 2021 la coppia si separava e, inaspettatamente, nel settembre del 2023 la figlia faceva perdere completamente le sue tracce fino a quando, con sconcerto, non scoprivano che si era ricongiunta al CP_2 con il quale vive a Milano da clochard;
che raggiuntala, la trovavano determinata a portare avanti la sua scelta di vita e per nulla preoccupata del bambino probabilmente perché certa che stesse in buone mani;
gli stessi insistevano, pertanto, nell'affidamento del nipote;
ritenuto