Trib. Minorenni Caltanissetta, sentenza 22/11/2024, n. 71

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Minorenni Caltanissetta, sentenza 22/11/2024, n. 71
Giurisdizione : Trib. Minorenni Caltanissetta
Numero : 71
Data del deposito : 22 novembre 2024

Testo completo


REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

IL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI CALTANISSETTA
N. 1172/2024 Min.
Il Tribunale riunito in camera di consiglio in data 15.11.2024 nelle persone di
Dott. U Z Presidente Dott.ssa B M B Giudice rel.
Dott.ssa E C Giudice onorario
Dott. A S Giudice onorario
ha emanato la seguente SENTENZA
Esaminati gli atti del procedimento in epigrafe indicato, promosso ai sensi 333 e ss. c.c. e 473-bis e ss. c.p.c, dal PM in sede con ricorso in data 29.10.2024, nell'interesse del minore:
nato ad [...] il [...], cittadino italiano, residente a [...] miciliato presso la comunità “ , avente c.f. Parte_2
, con curatore speciale nell'avv. Stef i G;
C.F._1
Figlio di nata a [...] il [...], cittadina italiana, ivi residente in [...], Persona_1
, rappresentata e difesa dall'avv. R G C del foro C.F._2 di G, pr domicilio;

Rilevato che il predetto ricorso traeva origine dagli atti trasmessi dal Commissariato di P.S. di G dai quali emergeva che:
- In data 25.10.2024 la si recava con la propria madre presso il Commissariato Pt_1 richiedendo a quest'ult enunciare l'ex fidanzato – di cui non specificava i dati anagrafici – che non aveva riconosciuto il piccolo Al rifiuto della madre, la donna Pt_1 afferrava una sedia posta all'ingresso tentando la madre ma venendo fermata dall'Agente. Il giorno seguente quindi il 26.10.2024 le due donne si presentavano nuovamente e la madre della chiedeva aiuto per la situazione in cui versava la figlia la quale, Pt_1 sentito quanto rif a propria madre andava in escandescenza e poi si allontanava dagli uffici. La madre, quindi, la seguiva per risolvere la situazione ma veniva strattonata con forza dalla figlia e, pertanto, intervenivano gli Agenti;

- la madre del minore era stata deferita per reati ex artt. 572, 581 e 612 c.p., commessi in danno della propria madre, e, in conseguenza, era collocata in data 26.10.2024, su Persona_2 base volontaria, insi presso la Comunità ” di G. Pt_1 Parte_2 Tuttavia, la donna avviava comp che rendevano nece presso il locale P.S., presso il quale i medici accertavano lo stato di agitazione psicomotoria richiedendo consulenza psichiatrica, all'esito della quale era effettuata diagnosi di “Disturbo di personalità (N.A.S.) con tendenze all'impulsività”, definendo la quale “persona Pt_1 che non accetta le regole e l'aiuto alle cure e alla gestione del proprio figlio”. A tal proposito, la Responsabile della Comunità rappresentava come la con le condotte successive al Pt_1 collocamento, aveva messo a rischio l'incolumità e la s i bambini ospitati. Per questo, le segnalavano che il minore era ancora collocato presso la Comunità, mentre la CP_1 m si era allontanata volontariamente, era comunque stata dichiarata non ospitabile all'intero della struttura;

- in data 28.10.2024 la insieme alla madre , si presentava presso il Pt_1 Persona_2 Commissariato, in sta tazione e nervosism vedere il figlio. Dato il comportamento poco collaborativo e aggressivo della donna si chiedeva l'intervento di personale sanitario che dopo consulto decideva di attivare l'A.S.O. (Accertamento Sanitario Obbligatorio) considerata la necessità di valutare in ambito specialistico il disturbo psichico, previa ordinanza del Sindaco, con attivazione della procedura e trasporto della donna presso l'Ospedale S. Elia di Caltanissetta;

Richiamato il precedente decreto cron n. 2564/2024 con il quale erano adottati i seguenti provvedimenti indifferibili:
• Conferma del collocamento in via d'urgenza del minore presso la Comunità Il Cerchio Magico di G, con incarico di provvedere all'accudimento del minore e di ogni esigenza del medesimo, legata alla tenerissima età, in coordinamento con il Servizio sociale di G e con il curatore speciale nominato, relazionando con un primo aggiornamento in merito alle complessive condizioni psico-fisiche del medesimo;

• Affido del minore al Servizio sociale di G, incaricato di:
- di vigilare – di concerto con la Comunità e il curatore speciale – sullo stato psico- fisico del minore e sulle condizioni di salute e sanitarie;

- curare – di concerto con il curatore speciale – le questioni burocratiche e le pratiche sanitarie relative al minore;

- verificare l'attuale situazione e condizione complessiva della madre, sostenendo la stessa nell'avvio/prosecuzione di ogni intervento di supporto/sostegno e riabilitativo;

- svolgere un'approfondita indagine socio-psico-familiare sul nucleo, anche allargato del minore;

- elaborare un programma di sostegno, supporto e monitoraggio;

- accertare quando si concretizzeranno i presupposti per consentire l'avvio di incontri, indicandone anche le modalità più opportune, madre-figlio;

- accertare se sussistono le condizioni per consentire incontri tra il minore e i nonni materni all'interno della struttura Comunitaria, eventualmente stilandone calendario, di concerto con la Responsabile della struttura;

- verificare l'esistenza di parenti entro il quarto grado del minore, disponibili ad occuparsi del medesimo e idonei, ovvero, in mancanza ad individuare una famiglia disponibile per l'affido etero familiare, senza scopo adozionale – stante la tenerissima età del minore – segnalando a questo T.M. complete generalità per effettuare istruttoria, ovvero, in ulteriore subordine, a mantenere il collocamento del minore presso idonea Comunità;

• Nomina del curatore speciale del minore nella persona dell'avv. Stefania Valente del foro di G affinché ne assuma la rappresentanza e garantisca allo stesso – anche in proprio – la difesa dei suoi diritti coinvolti nel presente giudizio e, nell'attesa del prosieguo dell'istruttoria, conferendo al medesimo, sin da ora, i poteri sostanziali, di concerto con il Servizio sociale affidatario, relativamente alle pratiche sanitarie del minore;

• La presa in carico del minore da parte del Servizio di Pediatria dell'A.S.P. competente per G prenda in carico il bambino al fine di svolgere accertamenti inerenti le sue condizioni complessive di salute;

• La presa in carico della madre del minore da parte del Servizio di Psichiatria dell'A.S.P. o Centro per una valutazione psicodiagnostica e percorso Controparte_2 terapeutico, aggiornando questo T.M. costantemente in merito all'evoluzione della complessiva condizione psico-fisica della medesima e del percorso (anche negativo) attivato per la medesima;

• Prescritto alla madre del
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