Trib. Trento, sentenza 15/05/2024, n. 528

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Tribunale Ordinario di Trento
Contenzioso Ordinario CIVILE
Il Tribunale, nella persona del giudice unico Dott. Giuliana Segna ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al N. 1628/2022 R.G. promossa da:
RI ND (C.F. [...]) con il patrocinio degli avv.
ROMANO GENNARO e , con elezione di domicilio in VIA GALILEO GALILEI, 27
38122 TRENTO presso l'avv. ROMANO GENNARO;

ATTORE

contro

:
INAS - ISTITUTO NAZIONALE ASSISTENZA SOCIALE, (C.F. 07117601000), con il patrocinio degli avv. NAPPI MASSIMO e GIOVANAZZI ALESSIO
([...]) VIA LARGO POSTA 5 38068 ROVERETO;
, con elezione di domicilio in VIA AGRI 1 00198 ROMA, presso l'avv. NAPPI MASSIMO;

CONVENUTO
Contro
AIG EUROPE SA con il patrocinio dell'avv. MARCO FERRARO (c.f.: FRR
MRC 61H03 H501Q) ed elettivamente domiciliata in Roma, viale Regina Margherita
278 presso l'avv. MARCO FERRARO
TERZA CHIAMATA
avente per oggetto: Mandato
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e trattenuta in decisione nell'udienza del giorno 15/05/2024 , ai sensi dell'art.281 sexies
c.p.c., sulle conclusioni esposte nell'udienza dd.15/05/2024
Il G.I., osserva quanto segue:
Con atto di citazione dd. 29.6.2022 HI EA ha convenuto in giudizio il Patronato
Inas asserendo di aver svolto l'attività di docente in scuola pubblica dal 27.10.1997 al
24.9.2021, data in cui era stato costretto a cessare il servizio per motivi di salute, con
conseguente riconoscimento della pensione di invalidità erogata dall'INPS.
Ha precisato che, oltre alla contribuzione da lavoro pubblico per 20 anni, 9 mesi e 28
giorni, aveva accredito ulteriori 20 anni e 9 mesi di contributi da lavoro dipendente
privato e da commerciante;
nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell'INPS aveva
tre settimane da lavoratore dipendente privato e 206 settimane da riscatto della laurea
(oltre a 867 settimane dalla gestione commercianti).
Ha precisato che nel 2019 si era rivolto al Patronato Inas di Trento per un controllo sulla
propria situazione contributiva e che il Patronato gli aveva consigliato di presentare una
domanda di ricongiunzione ai sensi dell'art. 2 L. 29/79 al fine di ritrasferire tutti i contributi nella Gestione dei Dipendenti Privati.
Ha affermato che, pertanto, il 28.1.2019 aveva presentato tale domanda di
ricongiunzione. Ha precisato che il 4.10.2021, sempre tramite il Patronato, aveva chiesto all'INPS la pensione ordinaria di invalidità, nella quale era stato indicato che era ancora
in corso la domanda di ricongiunzione.
Ha asserito che con provvedimento dd. 15.12.2021 l'INPS aveva accolto tale domanda di ricongiunzione e che il 16.12.2021 l'attore aveva inviato due e-mail al patronato per
fare controllare tale provvedimento e chiedere istruzioni in merito, con fissazione di un
appuntamento urgente. pagina 2 di 9

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Ha affermato che tali richieste erano rimaste senza riscontro e che, decorso 90 giorni, il
provvedimento di ricongiunzione era diventato definitivo.
Ha asserito che, per effetto della ricongiunzione, un periodo di 12 anni e 7 mesi di
lavoro accreditati alla Gestione commercianti non erano stati considerati ai fini
pensionistici .
Ha precisato che, ove fosse stato optato per il cumulo, avrebbe avuto diritto ad una
pensione di importo superiore (pari ad € 7.266,52 in più all'anno).
Ha affermato che il Patronato aveva negligentemente assolto al mandato ricevuto in
quanto aveva omesso di informare l'attore del fatto che la ricongiunzione avrebbe comportato la perdita della contribuzione accreditata alla Gestione commercianti e del
fatto che avrebbe potuto optare per il cumulo.
Ha chiesto, pertanto, che il convenuto fosse condannato a risarcire i danni.
Con comparsa dd. 19.10.2022 si è costituita l'INA CISL Istituto Nazionale di
Assistenza Sociale asserendo che nel 2019 l'attore si era rivolto al Patronato per una
consulenza sulla propria posizione assicurativa e che l'operatrice gli aveva suggerito di presentare una domanda ri ricongiunzione in modo di avere certezza dei contributi
accreditati presso le diverse Gestioni