Trib. Verona, sentenza 02/07/2024, n. 1567
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Testo completo
N. R.G. 1981/2022
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO di VERONA
TERZA SEZIONE CIVILE
Il G.I. dott.ssa Camilla Fin
Ha pronunciato la presente
SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. R.G. 1981/2022 promossa da:
BA ES (C.F. [...]), elettivamente domiciliata in Corso Giuseppe Garibaldi n. 32 37069 Villafranca di Verona ITALIA presso lo studio dell'Avv. NICOLIS NICOLA che la rappresenta e difende come da mandato allegato all'atto di citazione;
PARTE ATTRICE contro
ING BANK NV (C.F. 11241140158), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in VIA
LUIGI DA PORTO 6 VERONA presso lo studio dell'Avv. Arnaldo
Soave, che la rappresenta e difende come da mandato allegato alla comparsa di costituzione e risposta unitamente all'avv. Pavia
Roberto e all'avv. Leonardo Gregoroni:
PARTE CONVENUTA
CONCLUSIONI
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Come precisate all'udienza del 12.12.2023.
MOTIVI DELLA DECISIONE
RB RE ha convenuto in giudizio ING Bank N.V. (di seguito, per brevità, ING), chiedendo che venga accertata la responsabilità di quest'ultima per le illecite operazioni eseguite nel proprio c/c 0011906590 e la condanna della convenuta al risarcimento, in proprio favore, del danno patito.
Si è costituita in giudizio ING, chiedendo il rigetto delle domande attoree, assumendo come le operazioni illecite siano state possibili soltanto in ragione del comportamento colposo della sig.ra
RE.
La causa è stata istruita solo documentalmente e in data
12.12.2023 sono state precisate le conclusioni.
Ciò posto, le domande avanzate in giudizio sono fondate e vanno accolte, nei limiti qui di seguito esposti.
Giova premettere che le operazioni contestate, effettuate in data
12.5.2021, sono state realizzate sotto il vigore del d. lgs. 27 gennaio 2010, n. 11, come modificato dal d. lgs. 15 dicembre
2017, n. 218 di recepimento della direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (c.d. PSD 2), che modifica le direttive 2002/65/CE e 2013/36/UE e il regolamento (UE) n. 1093/2010 e abroga la direttiva 2007/64/CE,
e di adeguamento delle disposizioni interne al regolamento n.
751/2015 relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.
Muovendo dalla ricostruzione in fatto della vicenda, è emerso in giudizio che parte attrice è stata vittima di una truffa, realizzata, secondo la tecnica del c.d. spoofing, con l'invio di un iniziale SMS contenente un link malevolo e con una successiva telefonata da parte di un finto funzionario della banca, il quale segnalava che
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erano state eseguite operazioni fraudolente sul conto intestato alla sig.ra RE.
In particolare, il messaggio civetta aveva il seguente tenore letterale: “In seguito a tentativi di accesso anomali al tuo conto clicca sul seguente link per confermare i tuoi dati: https://dati- app.org/ING/EuF” (doc. 2 attoreo).
Dopo l'accesso al link, parte attrice provvedeva a inserire i propri dati in un modulo apparso su una schermata apparentemente riferibile alla banca.
Successivamente, la sig.ra RE riceveva una telefonata, apparentemente proveniente dal Servizio Clienti ING Direct (cfr. doc. 3 attoreo), durante la quale un operatore riferiva all'attrice che in data 12.5.2021 erano stati perpetrati due
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO di VERONA
TERZA SEZIONE CIVILE
Il G.I. dott.ssa Camilla Fin
Ha pronunciato la presente
SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. R.G. 1981/2022 promossa da:
BA ES (C.F. [...]), elettivamente domiciliata in Corso Giuseppe Garibaldi n. 32 37069 Villafranca di Verona ITALIA presso lo studio dell'Avv. NICOLIS NICOLA che la rappresenta e difende come da mandato allegato all'atto di citazione;
PARTE ATTRICE contro
ING BANK NV (C.F. 11241140158), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in VIA
LUIGI DA PORTO 6 VERONA presso lo studio dell'Avv. Arnaldo
Soave, che la rappresenta e difende come da mandato allegato alla comparsa di costituzione e risposta unitamente all'avv. Pavia
Roberto e all'avv. Leonardo Gregoroni:
PARTE CONVENUTA
CONCLUSIONI
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Come precisate all'udienza del 12.12.2023.
MOTIVI DELLA DECISIONE
RB RE ha convenuto in giudizio ING Bank N.V. (di seguito, per brevità, ING), chiedendo che venga accertata la responsabilità di quest'ultima per le illecite operazioni eseguite nel proprio c/c 0011906590 e la condanna della convenuta al risarcimento, in proprio favore, del danno patito.
Si è costituita in giudizio ING, chiedendo il rigetto delle domande attoree, assumendo come le operazioni illecite siano state possibili soltanto in ragione del comportamento colposo della sig.ra
RE.
La causa è stata istruita solo documentalmente e in data
12.12.2023 sono state precisate le conclusioni.
Ciò posto, le domande avanzate in giudizio sono fondate e vanno accolte, nei limiti qui di seguito esposti.
Giova premettere che le operazioni contestate, effettuate in data
12.5.2021, sono state realizzate sotto il vigore del d. lgs. 27 gennaio 2010, n. 11, come modificato dal d. lgs. 15 dicembre
2017, n. 218 di recepimento della direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (c.d. PSD 2), che modifica le direttive 2002/65/CE e 2013/36/UE e il regolamento (UE) n. 1093/2010 e abroga la direttiva 2007/64/CE,
e di adeguamento delle disposizioni interne al regolamento n.
751/2015 relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.
Muovendo dalla ricostruzione in fatto della vicenda, è emerso in giudizio che parte attrice è stata vittima di una truffa, realizzata, secondo la tecnica del c.d. spoofing, con l'invio di un iniziale SMS contenente un link malevolo e con una successiva telefonata da parte di un finto funzionario della banca, il quale segnalava che
pagina 2 di 7
erano state eseguite operazioni fraudolente sul conto intestato alla sig.ra RE.
In particolare, il messaggio civetta aveva il seguente tenore letterale: “In seguito a tentativi di accesso anomali al tuo conto clicca sul seguente link per confermare i tuoi dati: https://dati- app.org/ING/EuF” (doc. 2 attoreo).
Dopo l'accesso al link, parte attrice provvedeva a inserire i propri dati in un modulo apparso su una schermata apparentemente riferibile alla banca.
Successivamente, la sig.ra RE riceveva una telefonata, apparentemente proveniente dal Servizio Clienti ING Direct (cfr. doc. 3 attoreo), durante la quale un operatore riferiva all'attrice che in data 12.5.2021 erano stati perpetrati due
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