Trib. Roma, sentenza 27/11/2024, n. 18044
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Testo completo
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE DI ROMA
PRIMA SEZIONE CIVILE
riunito in camera di consiglio e così composto:
Marta Ienzi Presidente
Cecilia Pratesi Giudice rel.
Stefania Ciani Giudice
ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile in primo grado iscritta al n. 27400/24 r.g.a.c. introdotta da
( Roma , 22.10. 2004), con il patrocinio dell'avvocato Giovanni Guercio;
Parte_1 ricorrente nei confronti di
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma
Oggetto azione ex art. 1 l. 164/1982 e 31 d.vo 150/2011
Svolgimento del procedimento e motivi della decisione
si rivolge al Tribunale di Roma per essere autorizzata all'adeguamento dei Parte_1
caratteri sessuali a quelli femminili mediante trattamento chirurgico, e per poter ottenere la rettifica dei propri dati anagrafici, con indicazione del genere maschile in luogo di quello femminile, e sostituzione del nome proprio June a quello che oggi risulta dai suoi documenti.
La parte attrice documenta la propria libertà di stato, e ricostruisce il proprio percorso interiore,
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che l' ha gradualmente condotta alla consapevolezza di possedere un'identità maschile;
tale convincimento è stato confermato dal personale dell' Parte_2
di Roma, - servizio SAIFIP _ che evidenzia e certifica un quadro di incongruenza di
[...]
genere, definita dalla letteratura scientifica come “marcata e persistente incongruenza tra il genere esperito dall'individuo e il sesso assegnato”;
è stata quindi intrapresa dal novembre 2022 una terapia ormonale virilizzante, che la ha portata ad assumere un aspetto compiutamente
Per_ maschile, consentendole di presentarsi nelle relazioni personali e sociali con il nome di lo staff medico evidenzia la stabilità del suo intendimento e pone in luce come sia necessario rettificare la sua identità anagrafica adeguandola al genere cui ella sente di appartenere ed al suo aspetto esteriore, avendo ella già assunto sembianze virili.
Nel giudizio ha spiegato intervento il Pubblico Ministero senza formulare specifici rilievi.
Il contenuto della relazione psicologica prodotta trova conferma nella audizione della parte ricorrente, che ha mostrato piena consapevolezza del percorso intrapreso e delle tappe ancora da percorrere, e ribadito di avere consolidato nel tempo la propria identità, presentandosi anche sul piano sociale, non limitato quindi all'ambito privato, come persona di sesso maschile.
Va dunque accolta la richiesta di disporre la rettificazione dei dati anagrafici della parte, che ha chiesto di essere indicata d'ora in poi con il nome proprio June
E' noto che la Corte Costituzionale ha chiarito con la sentenza 221 /2015 che le disposizioni in esame costituiscono l'approdo di un'evoluzione culturale ed ordinamentale volta al riconoscimento del diritto all'identità di genere quale elemento