Trib. Palermo, sentenza 08/07/2024, n. 3923
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Testo completo
N. R.G. 13144/2019
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO di PALERMO
SEZIONE QUINTA CIVILE
Il Tribunale, nella persona del Giudice dott.ssa Daniela Galazzi ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di primo grado iscritta al n. 13144/2019 del ruolo generale per gli affari contenziosi civili, corrente
TRA
AR AT in proprio e nella qualità di procuratore generale alle liti di
NO AN, elettivamente domiciliato in Palermo, via Sciuti 180, presso lo studio dell'Avv. POLLINA MASSIMO che lo rappresenta e difende come per procura in atti
Parte appellante
E
IN LA elettivamente domiciliato domiciliata in Palermo, viale Regione
Siciliana 2629 presso lo studio dell'Avv. Picciotto Emanuele che lo rappresenta e difende come per procura in atti
Parte appellata
Oggetto: appello avverso la sentenza n. 145 del 2019, emessa dal Giudice di Palermo in data 10/14.1.2019.
CONCLUSIONI DEI PROCURATORI DELLE PARTI:
Per parte appellante: “in totale riforma della sentenza appellata, ritenere e dichiarare
l'insussistenza del credito azionato e per l'effetto revocare i decreti ingiuntivi opposti, con
pagina 1 di 5 qualsiasi statuizione;
emettere ogni altra statuizione di giustizia;
con condanna del sig.
CO AR al pagamento in favore di parte appellante delle spese e compensi di entrambi i gradi di giudizio, oltre spese generali e accessori di legge”
Per parte appellata: “rigettare l'appello proposto da sig. RI AL, in proprio e nella qualità di procuratore generale anche alle liti della sig.ra AR AN, in quanto destituito di fondamento giuridico e fattuale per i motivi sopra esposti e per l'effetto confermare la sentenza n. 145/2019 emessa dal Giudice di Palermo in data 10.1.2019, depositata in data 14.1.2019, non notificata, nelle cause riunite iscritte ai nn. R.G.
5639/2017 e 9217/2017”.
MOTIVI DELLA DECISIONE
AL RI, in proprio e nella qualità di procuratore generale alle liti della moglie AN AR, ha proposto appello avverso la sentenza n. 145/2019 emessa dal
Giudice di Palermo con la quale è stata rigettata l'opposizione avverso i decreti ingiuntivi
n. 4392/2016 e n. 222/2017 emessi dal Giudice di Pace di Palermo su richiesta di CO
AR, rispettivamente nei confronti del RI e della AR, condannandoli al pagamento delle spese di giudizio, deducendo l'erroneità in diritto delle conclusioni cui è giunto il primo decidente.
Si è costituito in giudizio il AR, contestando le avverse doglianze.
Tanto premesso, va rilevato che, con i decreti ingiuntivi opposti in primo grado,
l'odierno appellato aveva chiesto il pagamento ex art. 1215 c.c. delle spese sopportate per
l'offerta reale di
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO di PALERMO
SEZIONE QUINTA CIVILE
Il Tribunale, nella persona del Giudice dott.ssa Daniela Galazzi ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di primo grado iscritta al n. 13144/2019 del ruolo generale per gli affari contenziosi civili, corrente
TRA
AR AT in proprio e nella qualità di procuratore generale alle liti di
NO AN, elettivamente domiciliato in Palermo, via Sciuti 180, presso lo studio dell'Avv. POLLINA MASSIMO che lo rappresenta e difende come per procura in atti
Parte appellante
E
IN LA elettivamente domiciliato domiciliata in Palermo, viale Regione
Siciliana 2629 presso lo studio dell'Avv. Picciotto Emanuele che lo rappresenta e difende come per procura in atti
Parte appellata
Oggetto: appello avverso la sentenza n. 145 del 2019, emessa dal Giudice di Palermo in data 10/14.1.2019.
CONCLUSIONI DEI PROCURATORI DELLE PARTI:
Per parte appellante: “in totale riforma della sentenza appellata, ritenere e dichiarare
l'insussistenza del credito azionato e per l'effetto revocare i decreti ingiuntivi opposti, con
pagina 1 di 5 qualsiasi statuizione;
emettere ogni altra statuizione di giustizia;
con condanna del sig.
CO AR al pagamento in favore di parte appellante delle spese e compensi di entrambi i gradi di giudizio, oltre spese generali e accessori di legge”
Per parte appellata: “rigettare l'appello proposto da sig. RI AL, in proprio e nella qualità di procuratore generale anche alle liti della sig.ra AR AN, in quanto destituito di fondamento giuridico e fattuale per i motivi sopra esposti e per l'effetto confermare la sentenza n. 145/2019 emessa dal Giudice di Palermo in data 10.1.2019, depositata in data 14.1.2019, non notificata, nelle cause riunite iscritte ai nn. R.G.
5639/2017 e 9217/2017”.
MOTIVI DELLA DECISIONE
AL RI, in proprio e nella qualità di procuratore generale alle liti della moglie AN AR, ha proposto appello avverso la sentenza n. 145/2019 emessa dal
Giudice di Palermo con la quale è stata rigettata l'opposizione avverso i decreti ingiuntivi
n. 4392/2016 e n. 222/2017 emessi dal Giudice di Pace di Palermo su richiesta di CO
AR, rispettivamente nei confronti del RI e della AR, condannandoli al pagamento delle spese di giudizio, deducendo l'erroneità in diritto delle conclusioni cui è giunto il primo decidente.
Si è costituito in giudizio il AR, contestando le avverse doglianze.
Tanto premesso, va rilevato che, con i decreti ingiuntivi opposti in primo grado,
l'odierno appellato aveva chiesto il pagamento ex art. 1215 c.c. delle spese sopportate per
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