Trib. Salerno, sentenza 11/03/2025, n. 1104
TRIB Salerno
Sentenza
11 marzo 2025
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Sul provvedimento
Testo completo
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale di Salerno –Sezione Specializzata in materia di Immigrazione Protezione Internazionale e Libera circolazione dei cittadini dell'Unione Europea - nella persona del G.I., in funzione di Giudice Unico, Dott. Andrea Ferraiuolo ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa iscritta al n. 3555 del Ruolo Affari Contenzioso Civile dell'anno 2023, avente ad oggetto “opposizione a diniego di rinnovo della carta di soggiorno quale familiare di cittadino italiano“ decisa ai sensi dell'art. 281 terdecies c.p.c. all'udienza del 5.3.25 vertente
Tra
nato in [...], il [...], di nazionalità Parte_1 marocchina;
genitore di cittadino italiano e residente in [...], difeso e rappresentato dall'avv. Elvira Scannapieco (c.f. ); C.F._1
ricorrente
e
- in persona del Ministro p.t., CF domiciliato ex lege Controparte_1 P.IVA_1 istrettuale dello Stato di Salern ella Provincia di Salerno Convenuto contumace
CONCLUSIONI Come in atti.
1
MOTIVI DELLA DECISIONE
1.1 L'odierno ricorrente con atto ritualmente notificato alla controparte deduce che aveva richiesto alla Questura di Salerno l'aggiornamento della carta di soggiorno quale padre di cittadino italiano, nato in [...] il [...], Persona_1 dall'unione more uxorio co ina italiana. Persona_2
L'incardinato procedimento si concludeva però con declaratoria di diniego Decreto n. 11 Cat. A12/Imm./2023 notificato a mani il 1.4.2023. 1.2 L'impugnato decreto veniva reso in quanto, secondo una nota dei Carabinieri di Angri, l'istante non avrebbe una buona condotta di vita per essere stato segnalato per fatti del novembre 2021, evidenziando altresì il decreto contestato che il ricorrente non sarebbe convivente con il figlio dal momento che quest'ultimo condividerebbe Per_1 la residenza con la madre. L'atto di diniego espone, inoltre, come l'istante non svolgerebbe attività lavorativa alcuna, risultando privo di fonti di reddito da lavoro dipendente, peraltro a monte risulta a suo carico la condanna a otto anni di reclusione, del 2009, per il reato di violenza sessuale di gruppo. Il ricorrente impugnava il diniego in oggetto, argomentando come la diversa residenza del figlio, cittadino italiano, è elemento squisitamente formale, mentre la convivenza potrebbe trovare luogo anche presso un luogo di domicilio o dimora. L'istante espone, altresì, l'assenza di ulteriori rilevanti sentenze di condanna per il ricorrente e recenti carichi pendenti. Da ultimo, viene dedotto che da almeno un triennio il ricorrente convive more uxorio con una cittadina italiana, nata in [...] il Persona_3
26.9.1959, è a sua volta proprietaria di n. 3 beni immobili (appartamenti ad uso abitativo) siti in Angri, inclusa l'abitazione adibita ad alloggio familiare. 2.1 Giova osservare che in tema di carta di soggiorno per motivi di coesione familiare, nel giudizio di impugnazione avverso il diniego di rilascio per mancata allegazione di documentazione ufficiale, attestante la convivenza tra il familiare richiedente il permesso e il cittadino italiano, il diritto soggettivo al soggiorno può essere accertato dal giudice ordinario anche mediante la prova testimoniale, che dimostri, in modo serio e rigoroso, la convivenza ed il legame familiare esistente ( c.f.r. Cassazione civile sez. I - 24/04/2024, n. 11033). In sintesi, il mero dato della formale diversa residenza del richiedente rispetto al familiare, richiamato nell'impugnato decreto, di per sé non esclude la fattuale ed effettiva convivenza o lo stretto legame familiare di frequentazione e relazione. 2.2
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale di Salerno –Sezione Specializzata in materia di Immigrazione Protezione Internazionale e Libera circolazione dei cittadini dell'Unione Europea - nella persona del G.I., in funzione di Giudice Unico, Dott. Andrea Ferraiuolo ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa iscritta al n. 3555 del Ruolo Affari Contenzioso Civile dell'anno 2023, avente ad oggetto “opposizione a diniego di rinnovo della carta di soggiorno quale familiare di cittadino italiano“ decisa ai sensi dell'art. 281 terdecies c.p.c. all'udienza del 5.3.25 vertente
Tra
nato in [...], il [...], di nazionalità Parte_1 marocchina;
genitore di cittadino italiano e residente in [...], difeso e rappresentato dall'avv. Elvira Scannapieco (c.f. ); C.F._1
ricorrente
e
- in persona del Ministro p.t., CF domiciliato ex lege Controparte_1 P.IVA_1 istrettuale dello Stato di Salern ella Provincia di Salerno Convenuto contumace
CONCLUSIONI Come in atti.
1
MOTIVI DELLA DECISIONE
1.1 L'odierno ricorrente con atto ritualmente notificato alla controparte deduce che aveva richiesto alla Questura di Salerno l'aggiornamento della carta di soggiorno quale padre di cittadino italiano, nato in [...] il [...], Persona_1 dall'unione more uxorio co ina italiana. Persona_2
L'incardinato procedimento si concludeva però con declaratoria di diniego Decreto n. 11 Cat. A12/Imm./2023 notificato a mani il 1.4.2023. 1.2 L'impugnato decreto veniva reso in quanto, secondo una nota dei Carabinieri di Angri, l'istante non avrebbe una buona condotta di vita per essere stato segnalato per fatti del novembre 2021, evidenziando altresì il decreto contestato che il ricorrente non sarebbe convivente con il figlio dal momento che quest'ultimo condividerebbe Per_1 la residenza con la madre. L'atto di diniego espone, inoltre, come l'istante non svolgerebbe attività lavorativa alcuna, risultando privo di fonti di reddito da lavoro dipendente, peraltro a monte risulta a suo carico la condanna a otto anni di reclusione, del 2009, per il reato di violenza sessuale di gruppo. Il ricorrente impugnava il diniego in oggetto, argomentando come la diversa residenza del figlio, cittadino italiano, è elemento squisitamente formale, mentre la convivenza potrebbe trovare luogo anche presso un luogo di domicilio o dimora. L'istante espone, altresì, l'assenza di ulteriori rilevanti sentenze di condanna per il ricorrente e recenti carichi pendenti. Da ultimo, viene dedotto che da almeno un triennio il ricorrente convive more uxorio con una cittadina italiana, nata in [...] il Persona_3
26.9.1959, è a sua volta proprietaria di n. 3 beni immobili (appartamenti ad uso abitativo) siti in Angri, inclusa l'abitazione adibita ad alloggio familiare. 2.1 Giova osservare che in tema di carta di soggiorno per motivi di coesione familiare, nel giudizio di impugnazione avverso il diniego di rilascio per mancata allegazione di documentazione ufficiale, attestante la convivenza tra il familiare richiedente il permesso e il cittadino italiano, il diritto soggettivo al soggiorno può essere accertato dal giudice ordinario anche mediante la prova testimoniale, che dimostri, in modo serio e rigoroso, la convivenza ed il legame familiare esistente ( c.f.r. Cassazione civile sez. I - 24/04/2024, n. 11033). In sintesi, il mero dato della formale diversa residenza del richiedente rispetto al familiare, richiamato nell'impugnato decreto, di per sé non esclude la fattuale ed effettiva convivenza o lo stretto legame familiare di frequentazione e relazione. 2.2
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