Trib. Cassino, sentenza 14/01/2025, n. 43
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Testo completo
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE DI CASSINO
Sezione civile
in persona del giudice designato dott. Virgilio Notari ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di primo grado iscritta al n. 1109/2018 del R.G.A.C., trattenuta in decisione all'udienza del 20/11/2024 senza assegnazione dei termini previsti dall'art. 190 c.p.c., vertente
TRA
EL NG (c.f. [...]), nato a [...] il [...], elettivamente domiciliato a Cassino (FR), in Via Varrone n. 6, presso lo studio dell'avv.to Aurelio Patini, dal quale è rappresentato e difeso giusta procura a margine della citazione introduttiva del giudizio
E
LO AR ([...]), nato a [...] il [...], elettivamente domiciliato a Cassino (FR), in Via Luigi Tosti n. 38, presso lo studio degli avv.ti Maria Letizia
Casale e Rosamaria Carbone, dalle quali è rappresentato e difeso giusta procura in calce alla comparsa di costituzione e risposta del 27/6/2018
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con atto di citazione notificato il 13/3/2018 il signor AN EL ha agito in giudizio nei confronti del signor RI LL per ottenere la riparazione dei pregiudizi morali e materiali asseritamente subiti in conseguenza di condotte calunniose ascritte alla controparte. A sostegno dei propri assunti l'istante ha riferito di essere stato tratto in arresto dai Carabinieri di NTElia
Fiumerapido (FR) il 18/11/2011 con l'accusa di furto aggravato ed estorsione ai danni della signora NT LO a seguito della chiamata in correità effettuata dal signor LL. Ha fatto presente, nello stesso tempo, che per effetto di una simile accusa tra il 2011 e il 2012 era stato sottoposto a quattro giorni di custodia cautelare in carcere e a circa otto mesi di arresti domiciliari. A detta dell'attore lo stato detentivo gli avrebbe fatto perdere il posto di lavoro presso la Coppola s.r.l. di Atina (FR), dove all'epoca prestava servizio;
il procedimento penale instaurato
a suo carico, tuttavia, si sarebbe concluso dinanzi al Tribunale di Cassino il 25/7/2012 con una sentenza di assoluzione piena;
il convenuto, per converso, il 16/11/2011 era stato condannato dal G.U.P. di Cassino nell'ambito di un processo penale celebrato con rito abbreviato;
sarebbe stato il signor LL, in particolare, a ideare ed eseguire le fattispecie delittuose contestate dal Pubblico Ministero introducendosi nell'abitazione della signora LO, sottraendole una
Mercedes e facendosi dare € 2.000,00 per la restituzione dell'auto;
consapevole della sua innocenza, l'avrebbe poi accusato di aver perpetrato i reati per farne un capro espiatorio, in quanto pregiudicato. Sul rilievo dell'integrazione dei presupposti oggettivi e soggettivi sanciti dal combinato disposto degli artt. 185 c.p. e 2059 c.c. il signor EL ha chiesto il