Trib. Pisa, sentenza 11/04/2024, n. 34

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Sul provvedimento

Citazione :
Trib. Pisa, sentenza 11/04/2024, n. 34
Giurisdizione : Trib. Pisa
Numero : 34
Data del deposito : 11 aprile 2024

Testo completo

REPUBBLICA ITALIANA
In nome del Popolo Italiano
Tribunale di Pisa
Il Collegio composto dai Magistrati:
Dott.ssa E P Presidente
Dott.ssa T G Giudice
Dott.ssa S C Giudice estensore riunito in camera di consiglio ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile di primo grado iscritta al n. 924 del ruolo generale dell'anno 2023 vertente tra
nato a Lucca, il giorno 12.10.1955, con c.f. Parte_1 CodiceFiscale_1 residente a Bientina (PI), in Via del Monte Est n. 50, ai fini del presente procedimento rappresentato e difeso dall'Avv. A C, e presso di lui elettivamente domiciliato in San Giovanni alla Vena (PI), in via Simone Martini n. 12, come da procura posta in sperata busta elettronica allegata al presente atto;
ricorrente
E
nata a Pisa il 05.05.1978 ( ) residente in Controparte_1 C.F._2
Via Montefortini, 38 loc. Comeana 59015 Carmignano (PO) ma elettivamente domiciliata presso e nello studio del sottoscritto, avv. D R, con studio in
Calcinaia- Località Fornacette – Piazza Ponti n. 12 che la rappresenta e difende giusta procura in allegato al presente atto rilasciata su foglio separato. resistente
E
Pubblico Ministero
Interventore ex-lege avente per oggetto: regolamentazione esercizio potestà genitoriale
1


Precisazione delle conclusioni: all'udienza del 27.03.2024 le parti hanno insistito per
l'accoglimento delle rispettive domande.
* * *
Ha agito in giudizio chiedendo l'affidamento esclusivo dei figli minori Parte_1
, e con conseguente esercizio esclusivo della Per_1 Per_2 Persona_3 responsabilità genitoriale, il collocamento dei minori presso il padre come già disposto dal Tribunale dei Minori, la previsione di un regime di frequentazione con la madre tramite incontri protetti con cadenza mensile come da calendario disposto dai servizi
Sociali, un obbligo di mantenimento a carico della sig.ra di € 600,00 oltre il CP_1
50% delle spese straordinarie da concordare preventivamente se superiori ad € 250,00.
Nel merito della controversia ha dedotto che:


1. Le parti hanno avuto una relazione sentimentale dal 2010 al 2016 senza mai instaurare una convivenza more uxorio,


2. Dalla relazione sono nati tre figli – nato il 01.10.2010 -, – nata il Per_1 Per_2
16.01.2012 – e – nato il 19.07.2016 – riconosciuti da entrambi i genitori, Per_3


3. La relazione sentimentale tra le parti è fiita nel settembre 2016,


4. In seguito alla fine della relazione tra le parti i figli hanno continuato a vivere a
Peccioli con la madre,


5. Il ricorrente ha sempre versato alla madre la somma di € 600,00 a titolo di mantenimento oltre al 50% delle spese straordinarie,


6. Con decreto del 16.03.2017 – emesso ai sensi dell'art. 333 c.c. – il Tribunale dei
Minori ha disposto l'affidamento dei minori ed ai S.S. di Ponsacco Per_1 Per_2 con collocamento presso la madre,


7. Nel frattemposono iniziati gli incontri con il padre secondo i tempo stabiliti dall , Org_1
8. È seguita una indagine penale a carico della per i reati di cui agli CP_1 artt. 61 n.11, 81 e 572 c.p.c,


9. Con ordinanza del 01.06.2021 i tre minori sono stati affidati ai S.S. di Ponsacco e dal 12.06.2021 vivono con il padre e vedono la madre una volta al mese tramite incontri protetti,
10. La non incontra i minori benché ne abbia la possibilità, CP_1 disinteressandosi agli stessi.
2
Alla prima udienza del 25.10.2023 la non si è costituita e ascoltato il padre CP_1
– il quale ha confermato la situazione descritta in sede di ricorso, di totale disinteresse della madre rispetto ai minori, sia da un punto di vista affettivo che economico ed ha dato atto di aver iniziato il percorso di sostegno alla genitorialità prescritto dal
Tribunale dei minoro – il Collegio, preso atto che per i minori era stato nominato un curatore, ha assunto i provvedimenti provvisori;
in particolare il collegio ha confermato
l'affidamento dei minori ai S.S. di Ponsacco, ha disposto l'acquisizione di una relaziona da parte di questi, l'acquisizione della copia degli atti del procedimento dinnanzi al T.M., Orga l'acquisizione di una relazione da parte dell di P in merito al percorso genitoriale a cui erano stati invitati entrambi i genitori, ha ordinato al datore di lavoro della madre la produzione del contratto di lavoro e delle ultime 3 buste paga, posto a carico della madre l'obbligo contributivo di € 450,00 oltre il 50% delle spese straordinarie
e disposto l'audizione dei minori.
Con atto del 14.11.2023 si è costituita la contestando le avverse Controparte_1 deduzioni e chiedendo di disporre l'affidamento condiviso dei minori con collocamento prevalente presso il padre, disporre che i minori trascorrano con la madre un giorno a settimana da concordare con i S.S. ed obbligo a carico della madre di versare un contributo economico di € 150,00 a figlio oltre il 50% delle spese straordinarie.
Nel merito della controversia ha dedotto che:
- Il procedimento penale a suo carico è stato archiviato,
- Il P.M. ha evidenziato come i minori sembrassero influenzati nelle loro dichiarazioni dalla figura paterna,
- Non si è mai disinteressata dei figli,
- Fino a un anno e mezzo fa è stata lei a prendersi cura esclusivamente dei minori, coinvolgendo il nella loro vita, Pt_1
- Ha appreso del presente procedimento solo con la notifica del verbale dell'udienza,
e che i servizi erano ben consapevoli del fatto che stesse cambiando la sua residenza,
- Le difficoltà nell'incontrare i bambini sono dovute a problemi di lavoro e non a mancanza di interesse.
All'udienza del 16.11.2023 l'allora giudice delegato all'istruttoria ha proceduto all'audizione dei minori.
3
Alla successiva udienza del 06.02.2024 il curatore dei minori avv. ha dato atto Per_4 di uno stato di confusine dei minori in merito agli incontri con la madre e ha chiesto che questa iniziasse il percorso di sostegno alla genitorialità non ancora intrapreso;
ha inoltre domandato di valutare la capacità genitoriale della nonna materna la quale incontra i bambini in varie occasioni.
Stante l'assegnazione del fascicolo a nuovo giudice relatore, è stata fissata nuova udienza di discussione in cui il legale di parte resistente ha dichiarato che la madre non ha ancora iniziato il percorso di sostegno alla genitorialità, che frequenta i minori agli incontri protetti ma che non vede la figlia, e che paga regolarmente il contributo economico.
***
- Sul rapporto madre-figli.
Dalla relazione depositata in data 16.11.2023 dai S.S. competenti è emerso che dopo una sospensione degli incontri da ottobre 2022 ad aprile 2023 – richiesta dalla madre per motivi di salute non meglio precisati – , questi sono ripresi con una calendarizzazione ogni 15 giorni, e che purtroppo la madre spesso non è riuscita a partecipare avvertendo il servizio con poco anticipo e riportando motivazioni legate all'orario di lavoro, determinando il rischio di creare delusioni nelle aspettative dei minori.
Interpellati i minori in occasione di un incontro svolto in data 12.10.2023 ha Per_1 affermato di voler essere presente al successivo incontro in quanto la madre gli aveva promesso un regalo per il suo compleanno, si è mostrata totalmente apatica, Per_2 distaccata e fredda dichiarando che “avevo accettato di venire agli incontri perché volevo vedere che faceva (la madre);
ma tanto ho visto poco perchè è venuta poco (scrollando le spalle)” e ha affermato che voleva continuare a andare nello spazio neutro Per_3 dove si effettuavano gli incontri.
I servizi hanno concluso evidenziando la poco costanza della madre nel presiedere gli incontri con i figli e che il mancato percorso di sostegno alla genitorialità non permettono di attuare un valido progetto che preveda il rafforzamento del rapporto madre-figli finalizzato a garantire il diritto dei minori ad una sana bi-genitorialità.
La Dott.ssa , incarica di seguire la nel percorso di sostegno Persona_5 CP_1 alla genitorialità, ha comunicato che la madre per due volte ha annullato
l'appuntamento per iniziare il percorso, e che si era impegnata a ri-fissare un nuovo appuntamento non appena avesse avuto maggiori disponibilità di tempo, senza dare 4
seguito all'impegno assunto.
La mancanza di impegno della madre nell'incontrare i figli e nel creare con loro un rapporto stabile e continuativo si riflette sulle dichiarazioni rese dai minori;
l'educatrice
Professionale – in sede di incontri domiciliari – ha riferito che Persona_6 Per_3 il figlio minore, alla domanda se fosse felice di vedere la mamma ha risposto “si ma non tanto”, e che il minore prima degli incontri con la madre è sempre molto agitato ed irrequieto.
Dalla relazione dell'educatrice è emerso che da maggio 2023 a ottobre Testimone_1
2023 il figlio maggiore ha rifiutato di incontrare la madre;
in merito agli Per_1 incontri ha riferito che “Il momento dei saluti iniziali si svolge in modo sbrigativo, la madre è solita richiedere ai figli gesti di affetto quali baci e abbracci che i bambini accolgono, ma non ricambiano sempre, allontanandosi quasi subito. sembra Per_3 appare accogliere con maggiore disponibilità ai gesti della madre, alle volte abbracciandola per primo, per poi porre subito l'attenzione o sui giochi presenti in stanza o sui regali portati falla madre invece saluta frettolosamente la madre per Per_2 poi sedersi di fronte a lei mantenendo una certa distanza. Anche il momento dei saluti
è apparso frettoloso, è solito dirigersi velocemente verso la porta tanto che Per_3
l'educatrice deve riprenderlo per andare a salutare la madre, mentre per è la Per_2 madre che la esorta a darle un abbraccio. (….) La conversazione spesso è apparsa poco scorrevole si è mostrato spesso distratto dai giochi presenti in stanza e non Per_3 ha risposto subito alle domande della madre, la quale ha richiamato più volte
l'attenzione del figlio sia verbalmente che con i gesti. (…) Durante gli incontri svolti in assenza d la madre ha chiesto di lui alla figli con domande sul suo stato Per_1 Per_2 di salute e sull'andamento scolastico. A tali domande ha risposto in maniera Per_2 sintetica e monosillabica. (…) La madre è solita impartire ai figli consigli sulle varie attività, sia scolastiche che extrascolastiche, utilizzando un atteggiamento saccente e cercando di far valere la propria idea ai figli, suscitando in una reazione di Per_3 ribellione mentre spesso rimane in silenzio. (…) In data 16 Ottobre u.s. oltre ad Per_2
e ha partecipato all'incontro anche . Il saluto iniziale fra la Per_2 Per_3 Per_1 madre e figlio è stato promosso dalla madre che ha abbracciato il figlio il quale ha ricambiato velocemente il saluto e si è seduto subito di fronte a lei, tenendo lo sguardo fermo verso il basso. (..) Durante l'ultimo incontro si è notata una maggior partecipazione di , che ha risposto alle domande della madre in maniera più Per_1
5
dettagliata ed hanno condiviso pareri comuni inerenti il periodo storico che il ragazzo sta studiando a scuola. Anch ha mostrato più entusiasmo alla vista del cappello Per_2 da equitazione che la madre le ha portato a differenza degli altri incontri ha Per_3 giocato in autonomia lasciando parlare la madre con i fratelli senza interrompere. Nei mesi di Maggio, giugno, Luglio, Agosto e Settembre si è svolto solo un incontro per riferiti motivi di lavoro da parte della madre.”
I tre minori sono stati inoltre sentiti dal giudice delegato in sede di audizione ed hanno sostanzialmente confermato quanto dedotto nelle relazioni depositate agli atti dai vari professionisti intervenuti. In particolare ha dichiarato che quando viveva con Per_3 la mamma non stava molto bene – senza aver aggiunto spiegazioni in merito – e che non vede tanto volentieri la mamma agli incontri, in cui si annoia, e che non la sente nemmeno per telefono.
in merito agli incontri saltati con la madre ha riferito di essere indifferente rispetto Per_2 alla circostanza e alla domanda “non ci vai volentieri?” ha risposto “Non è quello, non mi interessa più di tanto”;
ha inoltre aggiunto che va agli incontri per vedere come Per_2 si comporta la madre, per metterla in sostanza alla prova, e che a volte è più affettuosa mentre altre volte “sembra quella di prima” nel senso che se frega di lei e perché da più considerazione ai fratelli.
Alla domanda “Tu vorresti continuare a vedere la mamma con gli incontri protetti? Se tu potessi scegliere cosa preferiresti?” ha risposto “non vorrei continuare gli incontri perché a me sembra che lei non sia cambiata, che sia uguale a prima. Secondo me non ha senso continuare gli incontri”:
pure ha mostrato un atteggiamento ambivalente rispetto agli incontri con la Per_1 madre, dichiarando di averli ripresi di sua iniziativa e di andarci perché non ha nulla da fare e che comunque quando va si annoia;
alla domanda “Se tu potessi cambiare qualcosa di questa situazione che cosa vorresti cambiare?” ha risposto “Come dire, … che finisse” , “Ma questa situazione delle cause dici?” ha dichiarato “Si. No è questo. Io rimango dal mio babbo, mamma se n'è andata per i fatti suoi, è finita lì” ed ha aggiunto che si sentirebbe meglio a non fare più gli incontri.
- Sul rapporto padre-figli
Dalla documentazione depositata in atti risulta che il abbia intrapreso Pt_1 positivamente il percorso di sostegno alla genitorialità, partecipando in maniera collaborativa, mostrandosi disponibile ad avviare una riflessione su di sé e sulle funzioni 6
genitoriali, sulle problematiche con la madre di minori e dimostrandosi di impegnarsi in modo attivo per il mantenimento del rapporto tra i figli e la madre. Nella relazione si legge nella parte conclusiva che “Il sig. si è mostrato capace di riconoscere le Pt_1 peculiarità dei figli, di riconoscere i loro bisogni e di sapervi rispondere;
ha mostrato di aver sviluppato nei loro confronti un forte legame di attaccamento e sembra che i figli facciano riferimento a lui come ad una figura di accudimento sicura e stabile, fisicamente presente ed emotivamente disponibile ad accogliere le loro esigenze”.
Quanto sopra trova conferma nella relazione di intervento educativo domiciliare nella quale si è dato atto che “Gli accordi presi con il padre riguardo all'educativa, in base agli impegni dei figli, sono stati rispettati con puntualità e serietà. Il padre dei ragazzi, sig.
si è dimostrato sempre disponibile all'ascolto dei consigli riguardo Parte_1 all'educazione dei figli e, spesso ricerco lui stesso il confronto con l'educatrice. Egli dedica le sue giornate ai ragazzi, organizza i suoi impegni, anche sanitari, in modo che loro no siano in difficoltà per rispettare i loro impegni quotidiani e, per quanto riguarda il figlio minore in modo che possa fare in tempo per andare a prenderlo a Per_3 scuola.”
L'audizione dei minori ha confermato la situazione di serenità dei figli collocati presso il padre, il quale si occupa di loro totalmente, avendo creato un ambiente sano, sereno ed equilibrato, idoneo a garantire un sereno sviluppo dei minori. in Per_3 particolare ha dichiarato che a vivere con il papà si trova “un po' bene e un po' male” perché litiga con i fratelli con cui non va d'accordo, che papà la mattina lo sveglia, prepara da mangiare, lo aiuta a fare i compiti, senza aggiungere altro sul rapporto con il padre.
ha dichiarato di stare molto volentieri con il papà, circostanza confermata anche Per_2 da . Per_1
***
Visto quanto sopra, dall'istruttoria espletata, è emerso un atteggiamento poco collaborativo e costante della madre nel cercare di instaurare – prima ancora che di mantenere – un rapporto serio e solido con i tre figli – di quasi 14 anni, Per_1 Per_2 di 12 anni e di quasi 8 anni -. Tutti e tre i minori hanno mostrato poco Per_3 entusiasmo per gli incontri con la madre avendo atteggiamenti remissivi, passivi o indifferenti, non chiedendo in nessuna circostanza la possibilità di trascorrere più tempo con la madre, o mostrando il desiderio di poter organizzare incontri ulteriori;
è emerso 7
inoltre che la madre non sente telefonicamente i minori e che in nessuna circostanza i questi si confrontino con lei in merito alle problematiche che sono chiamati ad affrontare ogni giorno in base alla loro età.
Il rapporto madre-figli manca – allo stato – di qualunque confidenza e fiducia, rapporto che, a detta degli specialisti intervenuti, potrà essere ricostruito solo a seguito di un percorso di sostegno alla genitorialità avviato dalla , ma allo stato non CP_1 intrapreso dalla medesima in maniera del tutto ingiustificata.
Diversamente è emersa una situazione di serenità e maggior fiducia nel rapporto tra il padre e i figli, i quali hanno dichiarato di trovarsi meglio a vivere con quest'ultimo;
i minori hanno buoni rendimenti scolastici, non presentano criticità comportamentali o sociali, svolgono attività extra-scolastiche e inoltre continuano a frequentare la nonna materna.
Per tutto quanto sopra visto, si deve accogliere la domanda di parte ricorrente di affidamento esclusivo al padre dei minori, presso il quale manterranno la residenza e la domiciliazione.
Quanto alla regolamentazione degli incontri madre-figli, tenuto conto della poca continuità con cui si sono svolti durante la pendenza del presente procedimento a delle assenze della madre – giustificate sempre per motivi di lavoro e a ridosso dell'incontro
– , della scelta di di non vedere più – per il momento – la madre, della scarsa Per_2 presenza di questa nella vita dei minori, del poco impegno mostrato dalla CP_1 nel non aver avviato – nonostante i plurimi solleciti – un percorso di sostegno alla genitorialità, delle dichiarazione dei minori come sopra riportate appare opportuno sospendere gli incontri madre-figli organizzati dai servizi, fermo restando la possibilità per i minori di incontrare la madre laddove esprimessero un desiderio in tal senso.
È confermato l'obbligo di mantenimento a carico della nella misura di € CP_1
450,00 oltre rivalutazione Istat e il 50% delle spese straordinarie.
L'esito del procedimento, la condotta della resistente la quale costituendosi in giudizio si è opposta all'affidamento esclusivo ed ha assunto un comportamento non collaborativo con i servizi delegati – saltando numerosi incontri ed avendo omesso di avviare il percorso di sostegno alla genitorialità – giustificano la condanna della resistente al pagamento delle spese di lite, liquidate come da dispositivo, secondo i parametri di cui al D.M. 55/2014, nei valori minimi dello scaglione di riferimento (valore indeterminabile, complessità bassa). 8
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