Trib. Roma, sentenza 07/01/2025, n. 123

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA
Quarta Sezione Lavoro
❖➢ in persona del Giudice, dott.sa Antonella CASOLI all'udienza del 07/01/2025, all'esito della camera di consiglio, ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A ex art. 429, 1° comma c.p.c., modificato dall'art. 53, comma 2 d.l. n. 112/2008, conv. in legge n. 133/2008, nella causa civile iscritta al n. 16858 del Ruolo Generale Affari Lavoro dell'anno 2024, vertente
TRA
FI DE, rappresentata e difesa dall'avv. DE SALVATORE DANIELA, unitamente all'avv. ELIA FRANCESCO, giusta delega in calce al ricorso
RICORRENTE
E
INPS, rappresentato e difeso dall'Avv. TORTATO PAOLA per procura generale alle liti
CONVENUTO
OGGETTO: Altre controversie in materia di assistenza obbligatoria.
CONCLUSIONI DELLE PARTI: COME IN ATTI
ESPOSIZIONE DEI FATTI
Con ricorso depositato il 30/04/2024, DE FI, premesso di aver proposto ricorso per accertamento tecnico preventivo del requisito sanitario necessario al riconoscimento dell'assegno di invalidità ex art. 13 L. 118/1971, revocato a seguito di visita di revisione del 15.2.2023, oltre che per l'esenzione dai ticket sanitari, e di aver depositato in data 10/07/2024 dichiarazione di contestazione alla CTU espletata nel corso del detto procedimento con la quale era stata riconosciuta invalida soltanto al 67%, ha convenuto in giudizio l'INPS per vedere accertata la riduzione della validità e della capacità lavorativa nei termini di legge per la concessione dell'assegno di cui all'art. 13 della legge 118/71, con vittoria di spese da distrarsi.
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L'INPS, costituitosi, sollevate eccezioni