Trib. Monza, sentenza 22/07/2024, n. 2052
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Testo completo
N. R.G. 7010/2023
REPUBBLICA ITALIANA
NEL NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE DI MONZA
SEZIONE QUARTA CIVILE
Il Tribunale, in composizione collegiale nelle persone dei seguenti magistrati: dott.ssa C A Presidente dott.ssa C B Giudice rel. dott.ssa C F G ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 7010 /2023 promossa da:
(c.f. ) nata a MILANO (MI) il 19/08/1974, con Parte_1 C.F._1
l'avvocato P S ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in Monza, Via Italia n. 44;
RICORRENTE
Per l'interdizione di
(c.f. ), nato a Desio il 13/03/2006;Croparte_1 C.F._2
Con l'intervento di
(C.F. , nato a Milano il 28.10.1970, con Croparte_2 CodiceFiscale_3
l'avv. A D R presso il cui studio in Monza, via E. Arosio n. 3/A, è elettivamente domiciliato;
INTERVENUTO
LAUDISIO AVV. (C.F. in proprio ex articolo 86 c.p.c. nella sua CP_3 C.F._4 qualità di curatore speciale ex art. 78 c.p.c. di come da nomina del 28.11.2023 Croparte_1
(doc. 1), con studio in Monza, (MB), via Manzoni n. 20 ed ivi elettivamente domiciliata;
TERZA CHIAMATA
e con l'intervento del
PUBBLICO MINISTERO – IN PERSONA DEL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
PRESSO LA PROCURA DELLE REPUBBLICA DI MONZA
INTERVENUTO
pagina 1 di 10
CONCLUSIONI
Alla udienza del 11.7.2024 le parti hanno precisato le seguenti conclusioni:
Per parte ricorrente: aderisce alle conclusioni della CTU;chiede che lo zio materno venga nominato ADS.
Per l'intervenuto CP_1 si rimette alla decisione del collegio, nulla quaestio sulla amministrazione di sostegno, né sulla nomina dello zio materno.
L'avv. Laudisio concorda con quanto scritto nella CTU, prevedendo più ampi poteri attualmente all'amministratore di sostegno.
Motivi della decisione
Con ricorso del 10.10. 2023 esponeva di essere madre di nato Parte_1 Croparte_1
a Desio (MB) il 13.03.2006, residente presso di lei;che i genitori di , e CP_1 Parte_1 CP_2
avevano divorziato giusto ricorso congiunto in data 08.11.2017 come da sentenza n. 3206/2017
[...] emessa dal Tribunale di Monza, stabilendo l'affidamento congiunto del minore, il collocamento di
e (08.04.2008) presso l'abitazione della madre;che in data 02.09.2013, veniva
CP_1 Per_1 CP_1 inserito presso il centro la Prateria società cooperativa sociale Onlus di Paderno Dugnano, per epilessia generalizzata criptogenetica, nonchè Disturbo delle emozioni dell'infanzia con aspetti di introversione ed oppositività e ritardo mentale lieve-medio”;che dal 26.02.2015, veniva inviato dal servizio di epilettologia presso la
CP_1 struttura di B P “La nostra famiglia” per effettuare una valutazione diagnostico-funzionale degli aspetti comportamentali e per puntualizzazione riabilitativa-terapeutica;che gli venivano diagnosticati una disabilità intellettiva di grado medio (318.0 ICD 9 CM), disturbo dello spettro dell'autismo (299.00 ICD 9 CM) e pregressa epilessia generalizzata criptogenetica (345.00 ICD 9 CM);che in data 02.09.2015, ritornava
CP_1 presso la società cooperativa sociale per seguire nuovamente il progetto riabilitativo e veniva Parte_2 inserito presso la (centro per l'autismo) per seguire un trattamento individuale Croparte_4 volto a incrementare le sue abilità sociali e comunicative, scolastiche;che veniva effettuato dai genitori un percorso di counselling genitoriale;che detta associazione veniva frequentata da sino al 2020-
CP_1
2021;che ad agosto 2016, il minore iniziava sempre presso lo stesso centro la “Prateria” un training di potenziamento cognitivo di 10 sedute;che ad agosto 2016 effettuava nuovamente sedute di psicomotricità, colloqui neuropsichiatrici ed osservazioni psicopedagogiche e ciò, fino a luglio 2017;che in data
11.05.2015, veniva effettuato verbale di accertamento dell'invalidità civile da parte dell'Inps, ove la commissione medica riconosceva portatore handicap in situazione di gravità ex Legge n. 104/92, art. 3 CP_1 comma 3;che in data 29 luglio 2019, i servizi sociali del comune di Nova Milanese inviavano una pagina 2 di 10
segnalazione di pregiudizio per il minore al Tribunale per i Minorenni a seguito di comportamenti di
caratterizzati da modalità provocatorie ed oppositive in tutti i contesti di vita e nelle situazioni in cui era CP_1 coinvolto con la madre, dando adito a manifestazioni minacciose mediante l'utilizzo di coltelli da cucina anche di fronte all'educatrice famigliare;che si apriva quindi un procedimento per limitazione della responsabilità genitoriale;che nel novembre 2019, veniva redatta una relazione dalla in cui il Croparte_4 professionista che aveva in cura sottolineava l'importanza di un raccordo con i servizi sociali con CP_1
l'obiettivo di poter attivare azioni che possano essere efficaci nel sostenere la famiglia nella sua forma più allargata;che in data 23.11.2020, veniva redatta dall' relazione clinica per la domanda di accertamento per CP_5
l'individuazione dell'alunno con handicap ai fini dell'integrazione scolastica ove si riteneva necessario per il proseguimento dell'iter scolastico il rinnovo dell'insegnante di sostegno e della figura educativa che faciliti e medi i rapporti con i coetanei, sostenga il ragazzo negli apprendimenti grazie ad un programma ed un rapporto individualizzato, con l'obiettivo di sviluppare e mantenere le abilità personali e sociali del bambino ed incrementare l'autonomia;che nell'ottobre 2021, veniva redatto dalla pedagogista della , un aggiornamento sul percorso di , Croparte_4 CP_1 ove leggesi: nel periodo agostosettembre 2021 c'è stato un importante peggioramento del comportamento del ragazzo con agiti aggressivi verbali diretti principalmente verso la figura materna tali da destare forte preoccupazione negli operatori tant'è che veniva esplorata la possibilità di inserire il ragazzo in un centro educativo al fine di offrire sollievo alla famiglia e permettere a di potenziare le sue abilità relazionali con coetanei preferibilmente non disabili;che in data 03.11.2021 CP_1
veniva inserito presso l'Uonpia di Desio;che in data 15 febbraio 2022, veniva emesso decreto CP_1 definitivo da parte del Tribunale per i Minorenni, ove emergeva la collaborazione dell'intero nucleo famigliare a tutti gli interventi proposti dal servizio ed il TM dichiarava non luogo a procedere in ordine ai provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale, prescriveva ai genitori di collaborare con i servizi competenti e di seguirne le indicazioni nell'esclusivo interesse del minore;che in data 16.03.2023, effettuava una visita neuropsichiatrica di CP_1 controllo, ove la dott.ssa evidenziava un netto peggioramento clinico-comportamentale del minore Per_2 ed il rifiuto di assumere i farmaci prescritti, sottolineando che Negli ultimi anni mostra un CP_1 peggioramento preoccupante per quanto riguarda le condotte;è incontrollato, impulsivo aggressivo, soprattutto in famiglia, spesso fa il prepotente, minaccia e intimorisce, prende in giro, bestemmia, dice parolacce, vuole continuamente fare acquisti.
Quando si fissa su una cosa diventa ripetitivo, irritabile sfidante (arriva a sputare per terra). Ha tempi di attenzione molto limitati, non è interessato a niente e scarsamente motivato, è iperattivo, presenta scarse abilità di reciprocazione, scarsa tolleranza alle regole e alle frustrazioni. Mette sempre le mani addosso alla mamma e le fa spesso i commenti osceni. Chiede continuamente soldi che spende in caramelle, sigarette, che spesso regala ad amici. A volte ruba i soldi alla mamma, per comprarsi delle sigarette elettroniche. Ha rubato un cellulare in oratorio e i genitori sono stati convocati in caserma dai carabinieri, ha rubato un tablet nella cooperativa dove frequenta lo stage lavorativo. Esce da solo e va all'oratorio dove incontra ragazzi che lo manipolano e gli chiedono soldi. Per quanto riguarda le autonomie di base ultimamente deve essere costretto a lavarsi e in casa non è collaborante in niente. In generale comprende a fatica il significato delle proprie CP_1 pagina 3 di 10
azioni e non si rende conto delle possibili conseguenze;che in data 13.05.2023, veniva redatta altra relazione di aggiornamento dalla dott.ssa dell'NPI di B P dalla quale emergeva un quadro Per_2 preoccupante, la necessità di inserire in una comunità residenziale visti i suoi comportamenti CP_1 discontrollati, della difficoltà ad assumere farmaci;quanto al patrimonio, che possedeva risparmi CP_1 in denaro per una somma pari ad € 36.649,53 (saldo al 31.01.2023) accantonata sul libretto di risparmio
“Coop Lombardia” n. 18002772, intestato ai parenti di (padre, madre e sorella), percepiva una Pt_1 pensione dall'Inps a fronte del riconoscimento dell'invalidità civile pari ad € 520,00 mensili, oltre ad un sostegno ragionale pari ad € 750,00;concludeva domandando l'interdizione di e la nomina quale CP_1 tutore di zio materno di , che aveva coadiuvato in alcune attività Persona_3 CP_1 Pt_1 quotidiane, aveva un buon rapporto con il ragazzo e si dichiarava disponibile ad accettare tale nomina.
Interveniva padre di , che chiedeva di essere sentito dal Tribunale. Croparte_2 CP_1
All'udienza del 28.11.2023, verificata la regolare instaurazione del contraddittorio, veniva sentito CP_1 che dichiarava: vivo con la mamma e , non vado a scuola, non vorrei la nomina di qualcuno che mi aiutasse, vorrei Per_1 potermela cavare da solo, almeno per l'inizio, poi se dovessi avere bisogno ci penserò.
dichiarava: a mio avviso purtroppo è un ragazzo che non si rende conto di tante cose, non è in Parte_1 CP_1 grado di prendere decisioni da solo, si fa molto influenzare da finti amici che si approfittano di lui e della sua generosità, mi chiede molti soldi che poi dà ai suoi amici. Se ha qualcosa di marca la scambia con gli amici e porta a casa cose che non valgono nulla. Non ha il valore del denaro. E lui ha anche la compulsione degli acquisti. Se non rispondo in maniera positiva alle sue richieste alza anche alle mani, oramai siamo entrati in questo circolo vizioso. I servizi sociali sono alla ricerca di una struttura residenziale perché lui ha bisogno di sganciarsi da me. è capitato anche che di fronte ad un rifiuto abbia rubato un cellulare, e anche un tablet ed un Applewatch. Ha bisogno di essere seguito anche a scuola, è sempre andato, ma ha un limite cognitivo medio grave fa fatica. Adesso è a casa, non fa assolutamente nulla. I professori hanno detto che non sarebbe stato in grado di fare il quarto anno. Ho assunto un'educatrice scolastica che viene due mattine la settimana, ma fa fatica a seguirlo, anche perché talvolta è molto oppositivo. È sotto cura farmacologica che non è molto valida. Vorrei che ci fosse una diagnosi psichiatrica più precisa anche per trovare le terapie giuste. Anche il rapporto con il cibo è compulsivo. È molto oppositivo anche rispetto ad un eventuale inserimento in struttura. dichiarava: è un ragazzo molto sensibile, ha sempre avuto un rapporto molto conflittuale con la CP_2 CP_1 madre, fin da piccolo;in passato ci è stato consigliato di essere vicini ai nostri figli, e io per un anno e mezzo in passato ho anche dormito con lui, ma questo ha lasciato uno strascico nel senso che è molto più legato a me. lui è consapevole dei CP_1 suoi limiti, e vive uno stato di emulazione verso le persone che considera normali e cerca di essere al loro pari. Sono consapevole delle vicissitudini che ci sono con la mamma, quando è con me, e capita spesso, lui si dimostra completamente diverso. E anche nei confronti dei miei familiari non è mai stato aggressivo. È vero che ha bisogno di spazi e tempi organizzati, perché se no si perde via e diventa apatico. Ma a casa mia su richiesta fa le piccole mansioni di casa, e so che dalla mamma sono cose che non fa. Con riferimento alle amicizie, lui le vive in modo morboso, anche se non si tratta di amici veri. Sono stato costretto ad pagina 4 di 10
intervenire con loro quando si sono comportati male. Io credo che l'interdizione sia troppo estrema come misura, sono invece
d'accordo con l'inserimento in una struttura, pensando ad un centro diurno, perché l'inserimento per tutto il giorno è troppo invasivo. Ritengo preferibile un'amministrazione di sostegno. Ma deve essere aiutato, ed avere stimoli positivi. CP_1
Venivano introdotti , zia materna, zio materno, nonna Persona_4 Persona_3 Persona_5 materna, , nonno materno che dichiaravano di aderire alle conclusioni del ricorso;Persona_6
, zio paterno, che dichiarava di non essere in grado di giudicare e si rimetteva al giudizio Croparte_6 dei professionisti;zio paterno, che si asteneva dal giudizio;zia Parte_3 Croparte_7 materna, la quale non si dichiarava d'accordo con la richiesta di interdizione
Il Giudice delegato nominava al minore un curatore speciale, conferendole poteri di rappresentanza processuale, ed una CTU, formulandole il seguente quesito:
Il consulente, esaminati gli atti del procedimento e le relazioni dei servizi sociali competenti, visitato il minore, eseguiti tutti gli accertamenti clinici e di laboratorio ritenuti necessari ed opportuni, dica quali siano le condizioni di mente del periziato: in specie, se sussista in la capacità di intendere e di volere o se questa debba ritenersi esclusa o scemata per infermità o CP_1 altre ragioni esplicitamente indicate. Verifichi la sussistenza di eventuali disturbi psichiatrici. Descriva ed individui, quindi, gli atti di vita quotidiana o di gestione che è in grado di compiere e se residuano margini di capacità di discernimento CP_1 in merito agli atti personalissimi suggerendo, ove possibile, e sulla base di dati medici oggettivi, l'adeguatezza dell'una
(interdizione) ovvero dell'altra misura (amministrazione di sostegno).
Si costituiva il curatore speciale, la quale esponeva che negli ultimi due anni, dalle visite e dagli accertamenti che aveva continuato ad effettuare, era emerso un peggioramento del comportamento del CP_1 minore, in particolare tramite azioni aggressive verbali verso la figura materna, come rilevato dalla pedagogista della nel 2021, tali da destare una forte preoccupazione degli operatori, i quali Croparte_4 avevano ritenuto importante esplorare la possibilità di inserimento del minore in un centro educativo, nonché la necessità di un sostegno psicologico alla coppia genitoriale, in particolare per il padre;CP_1 era dunque stato inserito presso l'Uonpia di Desio dove, dopo visita neuropsichiatrica, veniva confermata la terapia farmacologica in atto;in particolare, nel 2023 a seguito di visita di controllo, veniva evidenziato un peggioramento preoccupante per quanto riguarda le condotte;anche il seguente successivo aggiornamento del Polo
NPI di B P delineava un quadro preoccupante;che aveva un rapporto critico con il CP_1 denaro;che nello specifico, la relazione del 13.05.2023 della neuropsichiatra dott.ssa riportava che Per_2 il minore chiede continuamente soldi che spende in caramelle, sigarette, che spesso regala ad amici. A volte ruba i soldi alla mamma, per comprarsi delle sigarette elettroniche. Ha rubato un cellulare in oratorio [..] un tablet nella cooperativa dove frequenta lo stage lavorativo. Esce da solo e va all'oratorio dove incontra ragazzi che lo manipolano e gli chiedono soldi. […]
In generale comprende a fatica il significato delle proprie azioni e non si rende conto delle possibili conseguenze ;di CP_1 aver incontrato , ma di non essere in grado di capire se il ragazzo aveva compreso le ragioni del CP_1 procedimento e la figura del curatore;che egli le aveva narrato di trascorrere il tempo con il nonno pagina 5 di 10
materno ed un'educatrice, che gli insegnava attività manuali, come cucinare;di chiedere aiuto, se era in difficoltà, ai genitori, ai nonni e agli zii materni, tra cui , ed alla compagna del papà;di non essere Per_3 favorevole all'inserimento in un centro diurno, se non per una volta la settimana;che possedeva CP_1 liquidità sul libretto di risparmio Coop Lombardia n. 18002772 intestato ai parenti della ricorrente, con un saldo al 31.01.2023 pari ad € 36.649,53;percepiva inoltre la pensione dall'Inps per l'invalidità civile pari a circa € 520,00 mensili e un contributo regionale di € 750,00, da settembre 2023 versati su suo conto corrente;concludeva domandando la prosecuzione di tutti gli interventi a sostegno del minore;qualora la
CTU avesse evidenziasse la necessità di procedura a tutale di , che fosse nominato quale tutore o CP_1 amministratore di sostegno un parente.
Alla udienza del 11.7.2024, all'esito della CTU, le parti precisavano le epigrafate conclusioni.
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Ritiene il Tribunale che la domanda non possa trovare accoglimento, per i motivi di cui in appresso.
Dall'esperita CTU (le cui risultanze integralmente si condividono, in quanto esito di indagine scevra da vizi logici, chiara e coerente rispetto ai quesiti posti) emerge che ha sviluppato il linguaggio con ritardo, CP_1 prime parole a 20 mesi circa. Ha frequentato un anno presso asilo nido e risulta che la scuola dell'infanzia sia stata cambiata più volte ma sono sempre state segnalate difficoltà relazionali. Nelle diverse relazioni che si sono susseguite negli anni del periziando venivano descritte le difficoltà sia relazionali che procedurali, […] si osservano difficoltà in tutte le fasi del problem solving, […] non ha appruo le procedure scolastiche convenzionali relative all'età e mostra rifiuto nell'utilizzo, anche in attività ludiche di competenze inerenti gli apprendimenti scolastici di base. Sono presenti difficoltà nel memorizzare […] manifesta condotte positive provocatorie e atteggiamenti di disturbi nei vari contesti. Eteroaggressività. […] È presente bassa soglia di tolleranza alla frustrazione. Sono presenti difficoltà nella percezione del pericolo e di cognizione sociale. […] gravi difficoltà relazionali con i pari. (Relazione del 2017) (pagina 2 relazione peritale).
Nel luglio del 2019 vi era stata una segnalazione della situazione del minore da parte dei servizi sociali del Comune di Nova
Milanese in cui venivano sottolineati elementi di criticità. In precedenza, nel 2014, vi era stato un intervento educativo scolastico comunale e domiciliare a seguito di una certificazione di grave difficoltà scolastiche aspecifiche globali ritardo cognitivo medio, epilessia generalizzata in disturbo dello spettro autistico. Sino al 2019 non risultava in cura ad alcun CP_1 servizio di neuropsichiatria infantile, se non per gli aspetti legati a sintomatologia epilettica e per il trattamento della medesima
e nonostante i genitori risulta siano stati più volte invitati a rendere contatto con la UONPIA di competenza territoriale. Egli C è quindi poi stato preso in carico e al compimento dei 18 anni inviato al per il prosieguo delle Cure. Ha frequentato le scuole dell'obbligo supportato da Insegnante di Sostegno e si è poi iscritto ad una scuola professionale che ha frequentato per soli tre anni poi abbandonandola. Nel 2023 il periziando ha seguito un tirocinio lavorativo, durato pochi mesi, ove il ritorno è stato tuttavia di una incapacità a seguire indicazioni e regole. Attualmente trascorre due pomeriggi ed un mattino presso struttura di Cesano Boscone con partecipazione a laboratori, dove faccio dei lavoretti, il resto del tempo lo trascorre a casa, pagina 6 di 10
dormo e basta. Guardavo video di musica, giochi e guardo i social. Sembra comprenderai il periziando guardi video relativi.
sia in grado di giocare agli stessi. Come si dirà il rapporto con la mamma e la sorella appare conflittuale e Croparte_9 il tempo trascorso a casa piuttosto difficile e impegnativo, mentre viene descritto come maggiormente gestibile dal padre. Attuale terapia farmacologica Depakin RM 500 1 cp x 2;Aripirazolo 20 mg. (pagina 3 relazione peritale).
All'osservazione clinica, è apparso lucido, parzialmente orientato nel tempo e nello spazio: sa di CP_1 Per_7 trovarsi a Milano ma non altro, sa di abitare a Nova Milanese dove riferisce di poter uscire da solo perché conosco la strada per tornare a casa': emerge che il giovane non esca da solo ma durante la giornata lo faccia in compagnia del nonno. Alla domanda relativa alla data del secondo incontro risponde di non conoscerla, invitato a riflettere, con fatica infine CP_1 indica la data corretta. Sufficientemente orientato sul sé e sull'oggetto. È apparso collaborante e disponibile nei limiti di quanto consentito dal suo funzionamento;il comportamento è stato adeguato nei modi e nelle espressioni senza alcuno scivolamento, neppure quando palesemente stufo del compito (pagina 4 relazione peritale).
Con riferimento al linguaggio è semplice ma corretto, non ripetitivo, e l'uso delle parole adeguato;in una sola occasione si osserva un dubbio bizzarro: richiesto di elencare delle parole quando gli si chiede di elencare almeno 10 animali non solo sceglie animali poco comuni (dimenticando cane, gatto, topo ecc) ma ad un certo punto dice 'pesca' , chiede se va bene e poi decide di no. Scarsa la capacità di narrazione, come detto le frasi sono semplici e immediate non appare in grado di raccontare aneddoti, rievocare esperienze ecc producendo narrazioni evocative. Sa rifare di frequentare un centro dove fa 'lavoretti' ma non sa descrivere quali;non sa dire quali siano demotivazioni per le quali litigava spesso con la sorella, senno la gelosia per le sue cose;non sa dire dei suoi educatori ecc.
La CTU evidenzia la sussistenza di deficit cognitivo che emerge all'interazione, confermato involontariamente anche da
dice di dimenticare quello che ha studiato, di leggere con fatica, di non saper più scrivere e di non amare far di conto. CP_1
Alla domanda se ricorda ai mesi dell'anno appare in grado di ricordare i primi tre, i seguenti richiedono molte prove ed errori, ripetizioni inconsapevoli e evidente tentativo di seguire le indicazioni dell'interlocutore chiaramente mancando di proprio ricordo. Senza particolare imbarazzo conclude non conosco più le cose di scuola. Non sa dire cosa farà 'da grande' ma non vuole lavorare. Nel futuro più prossimo vorrebbe tornare a scuola non sui libri o a studiare ma a stare con gli amici di scuola.
Oppure fare uno stage come ma a domanda non ha idea di che cosa faccia CP_10 CP_10
La Consulente rileva che Sembra possibile che il ragazzo abbia desiderio di un luogo che gli permetta di stare a contatto con gli altri, anche se di fatto la qualità delle interazioni appare scarsa ed egli sembra subire condizionamenti e talora soprusi;tuttavia si percepisce una nostalgia per ambienti nei quali vi sia una parvenza di legame. Unitamente a questo emerge anche una modalità emulativa dove il periziando tende a voler 'essere come qualcun altro' in assenza di critica ma con una sorta di visione bidimensionale e ignorando i particolari a favore di una visione di insieme vaga e impressionistica Scarsa la capacità di attenzione e di concentrazione, dopo 11 minuti chiede di poter interrompere il colloquio perchè 'non gli piace parlare', accetta di restare risultando sufficientemente disponibile nonostante la precedente richiesta. Necessita di rinforzo e contenimento. Si comprende che la richiesta fosse in parte legata al desiderio di poter andare a riprendere il telefono cellulare dal quale vede video
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musicali, giochi e in generale si intrattiene. Infine riuscirà a restare per mezz'ora di fronte allo stupore della madre per tale risultato. Memoria deficitaria. (tutto da pagina 5 relazione peritale).
Dal punto di vista diagnostico, la Consulente accerta la sussistenza di un disturbo dello spettro autistico, che si accompagna ad un QI misurato pari a 40. Le persone con disturbo dello spettro autistico (ASD) possono infatti presentare una vasta gamma di livelli cognitivi, che vanno dalla disabilità intellettiva profonda a un'intelligenza superiore alla media. Quando una persona con autismo ha un quoziente intellettivo (QI) di 40, si parla generalmente di una condizione di disabilità intellettiva moderata o grave (…) La Disabilità Intellettiva Moderata presenta un intervallo di QI da 35 a 50. Le persone possono acquisire abilità di comunicazione basilari, svolgere semplici attività di cura personale, e partecipare a semplici attività lavorative con supervisione. Dovendo tenere conto della compresenza di un disturbo dello spettro autistico e di una disabilità intellettiva moderata il funzionamento quotidiano può essere così descritto: autonomia limitata per la quale i soggetti generalmente necessitano di supporto significativo nelle attività quotidiane, come l'igiene personale, la preparazione dei pasti e la gestione del denaro;comunicazione ove possono avere gravi difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale, spesso utilizzando metodi alternativi o ausili per comunicare;comportamento ove possono manifestare comportamenti ripetitivi o stereotipati tipici dell'autismo, insieme a possibili problemi comportamentali legati alla frustrazione o all'incapacità di comunicare efficacemente. Dal punto di vista dell'intervento possibile e auspicabile appaiono utili programmi individualizzati
(PEI), altamente personalizzati e adattati alle specifiche necessità dell'individuo, che si focalizzino sulle competenze funzionali
e sulla comunicazione;utile un approccio comportamentale e in generale un approccio integrato sia occupazionale ecc che di supporto ai caregivers unitamente all'accesso a servizi di assistenza domiciliare, gruppi di sostegno e risorse comunitarie. In generale si può dire che persone con disturbo dello spettro autistico e un QI di 40 necessitano di un supporto intensivo e continuo per gestire le attività quotidiane e migliorare la qualità della vita. Interventi personalizzati, terapie comportamentali, supporti di comunicazione e assistenza sanitaria sono cruciali per aiutare queste persone a sviluppare il loro pieno potenziale.
La collaborazione tra educatori, terapeuti, familiari e altri professionisti è fondamentale per fornire un ambiente di supporto completo e efficace. (tutto da pagine 11 e 12 relazione peritale).
Tale condizione necessita, secondo la CTU di uno strumento giuridico a protezione dell'individuo, che possa salvaguardare le aree di funzionamento, e promuovere le possibili autonomie gestorie.
La CTU conclude rilevando che presenta una condizione medica caratterizzata da segni e sintomi che CP_1 hanno nel tempo permesso di formula re diagnosi di Disturbo dello spettro autistico;associato a ritardo cognitivo moderato grave, pregressa epilessia generalizzata criptogenetica e difficolta del comportamento che nel 2023 sono state diagnosticate come
Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività e Disturbo della Condotta (pagina 14 relazione peritale).
La CTU evidenzia come sarebbe auspicabile, per un maggior benessere del minore, un trattamento più intensivo, probabilmente nel tempo anche in ambito semiresidenziale, o eventualmente residenziale comunitario, sì da rappresentare una stimolazione più continua e stabile, stabilizzando invece gli aspetti di fondo disturbanti, e che potrebbe portare ad un miglioramento generale della condizione di vita di con maggiori capacità di agire e soprattutto una CP_1 migliore qualità di vita (pagina 16 relazione peritale);ciò unitamente alla predisposizione a suo favore di una pagina 8 di 10
misura di protezione giuridica quale l'amministrazione di sostegno, caratterizzata da maggiore flessibilità e possibilità del permanere di alcune aree di autonomia, eventualmente ampliabili in futuro, ove la condizione clinica di presentasse miglioramenti (pagina 17 relazione peritale). CP_1
Le risultanze della CTU comprovano, unitamente ai documenti acquisiti, una situazione sanitaria che abbisogna senz'altro di una misura di protezione: presenta disturbo dello spettro autistico e CP_1 disabilità intellettiva moderata, i quali richiedono programmi individualizzati di trattamento, focalizzati sul potenziamento delle competenze funzionali e della comunicazione, con un approccio comportamentale ed occupazionale, e supporto ai care giver (pagina 12 relazione peritale).
Come evidenziato anche dalla CTU, tali programmi possono essere più efficacemente realizzati in strutture semiresidenziali o residenziali, che consentirebbero a anche di realizzare il desiderio di CP_1 socializzazione, che il ragazzo lumeggia (cfr. pagina 5 relazione peritale: Sembra possibile che il ragazzo abbia desiderio di un luogo che gli permetta di stare a contatto con gli altri, anche se di fatto la qualità delle interazioni appare scarsa ed egli sembra subire condizionamenti e talora soprusi;tuttavia si percepisce una nostalgia per ambienti nei quali vi sia una parvenza di legame).
Ritiene tuttavia il Tribunale che la tutela che necessita non possa essere accordata con lo CP_1 strumento azionato, bensì mediante la nomina ex articolo 404 c.c. di un amministratore di sostegno.
Invero, la scelta tra la protezione accordata dall'interdizione rispetto a quella assicurata dalla nomina di un amministratore di sostegno non deve essere operata con riguardo al diverso, e meno intenso, grado di infermità o di impossibilità di provvedere ai propri interessi del soggetto, ma piuttosto all'idoneità dello strumento ad adeguarsi alle esigenze del predetto, in relazione alla sua flessibilità ed alla maggiore agilità della relativa procedura applicativa (cfr. Cass. sent. n. 9628/2009).
E dunque, quando la situazione personale del soggetto bisognevole di protezione sia tale da non richiedere
l'assunzione di decisioni connotate da complessità, anche in relazione alla gestione economica, non sarà necessaria la pronuncia di interdizione, ben potendo la nomina di un amministratore di sostegno soddisfare le esigenze di tutela e perseguimento degli interessi del beneficiario (cfr. Cass. Sent. n. 18171/2013).
Nel caso di specie, come rilevato anche dalla Consulente, l'amministrazione di sostegno appare misura più idonea alla tutela di , in relazione alla sua flessibilità, ovvero alla possibilità di consentire il CP_1 permanere di alcune aree di autonomia nella gestione, eventualmente suscettibili di ampliamento, qualora i programmi individualizzati di trattamento consentano un rafforzamento di alcune competenze.
Peraltro, la gestione economica del ragazzo non presenta profili di complessità che sconsigliano l'adozione di tale misura: è titolare di liquidità sul libretto di risparmio Coop Lombardia n. 18002772 CP_1 intestato ai parenti della ricorrente, con un saldo al 31.01.2023 pari ad € 36.649,53;il minore, inoltre, percepisce la pensione dall'Inps per l'invalidità civile pari a circa € 520,00 mensili e un contributo regionale di € 750,00, importi questi ultimi da versare sul conto corrente n. 1000/00017578 presso Intesa San Paolo, pagina 9 di 10
aperto in data 31.07.2023 e intestato al minore, con un saldo al 13.12.2023 di € 4.343,14 (documenti 17 e 20 ricorrente).
Infine, quanto ai possibili profili penali, si evidenzia come, auspicabilmente, gli interventi a tutela del ragazzo potranno intervenire anche nel limitare gli aspetti antisociali, escludendo il reiterarsi di comportamenti scorretti;in ogni caso gli agiti precedentemente posti in essere dal ragazzo non giustificano
l'adozione di una misura di protezione così fortemente incidente sulla capacità di agire.
Le esigenze di tutela di ben potranno essere assicurate mediante il procedimento di nomina di CP_1 amministratore di sostegno: il ricorso deve essere pertanto rigettato e il procedimento trasmesso al Giudice tutelare ex articolo 418 c. 3 c.c..
Attesa la particolare natura del procedimento, promosso a tutela dell'interesse generale alla protezione degli incapaci, le spese processuali vanno dichiarate irripetibili anche con riferimento al curatore speciale.