Trib. Parma, sentenza 08/01/2025, n. 16
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Testo completo
N. R.G. 1433/2023
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE di PARMA
SEZIONE PRIMA CIVILE
Il Tribunale, nella persona della Giudice dott.ssa Angela Casalini ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 1433/2023 promossa da:
CONDOMINIO ER ME (C.F. 80015520341), con il patrocinio dell'avv. PIVA
PAOLO e dell'avv. Stefano Piva, elettivamente domiciliato in Parma, viale Toschi, n. 4, presso il difensore avv. PIVA PAOLO
ATTORE contro
NA AN (C.F. [...]),
RI VN UR (C.F. [...]),
DO AN (C.F. [...]) e CA AN (C.F.
[...]), con il patrocinio dell'avv. SACCHI CARLO ALBERTO e dell'avv. LEONELLI MARCO, elettivamente domiciliati in BORGO G. TOMMASINI 13 PARMA, presso il difensore avv. SACCHI CARLO ALBERTO
CONVENUTI
CONCLUSIONI
Conclusioni per parte attrice: “Voglia l'Ill.mo Tribunale di Parma, ogni contraria istanza disattesa e previe le più opportune declaratorie del caso e di legge, nel contraddittorio delle parti, respinte le eccezioni di controparte poiché infondate, accertata, per le ragioni di cui in diritto, l'illiceità delle opere realizzate dai convenuti nell'immobile in comproprietà catastalmente individuato al Catasto del
Comune di Parma sezione urbana 1 foglio 18 particella 663 subalterno 27 (piano S2-5) – Categoria A/2 classe 5 Consistenza 6,5 vani, condannare AN NA (c.f. [...]),
UR RI VN (c.f. [...]), AN DO
(c.f. [...]) e AN CA (c.f. [...]), in solido fra di loro, alla rimessione in pristino dello stato dei luoghi con rimozione o demolizione delle opere eseguite in difformità rispetto a quanto specificamente autorizzato dall'assemblea condominiale in data
07/07/2009 con ogni consequenziale statuizione. In via istruttoria, si insiste affinché, a parziale
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modifica dell'ordinanza resa all'udienza del 05/03/2024, la causa venga rimessa in istruttoria con conseguente ammissione della prova testimoniale sulle seguenti circostanze di fatto: 1) “Vero che la terrazza a livello di proprietà esclusiva dei convenuti ND AR, UC, RE e MO
NA ubicata nell'appartamento sito al quarto piano dell'immobile condominiale denominato
“Condominio AL” di Viale Martiri della Libertà n. 13 a Parma si trova sul lastrico solare condominiale”;
2) “Vero che i manufatti realizzati dai convenuti ND AR, UC, RE e
MO NA nell'appartamento di loro proprietà sito al quarto piano dell'immobile condominiale denominato “Condominio AL” di Viale Martiri della Libertà n. 13 a Parma consistenti in una struttura in alluminio e con copertura in parte metallica in parte vetrata e tamponamenti amovibili costituiti da serramenti in alluminio posti sui lati ovest e sud dell'unità immobiliare appoggiano sul lastrico solare del Condominio medesimo. 3 Si indicano a testimoni sui capitoli 1) e 2) l'Ing. Antonio Martini con studio a Parma in Via della Costituente n. 35 nonché l'Ing.
Giovanni IN con studio a Parma in B.go G. Tommasini n. 20. Con vittoria di spese, diritti ed onorari di causa”;
Conclusioni per parte convenuta: “Piaccia all'Ill.mo Tribunale di Parma, disattesa ogni contraria istanza, eccezione e deduzione In via principale - previa declaratoria della nullità della delibera di cui al punto n.1 del verbale dell'assemblea straordinaria dei condomini del 07.07.2009 del “Condominio
AL AL” per i motivi esposti in comparsa relativi al vincolo della creazione di due aperture da eseguirsi sul lato ovest una di circa due metri e l'altra di circa 1,50, in quanto non necessaria ed esorbitante dai poteri dell'assemblea - rigettare l'avversa domanda in quanto infondata in fatto ed in diritto o come meglio. In via concorrente - accertare e dichiarare, per le ragioni esposte in narrativa,
l'insussistenza dei presupposti fondanti l'avversaria richiesta di rimessione in pristino con conseguente suo rigetto in quanto infondata in fatto ed in diritto o come meglio;
In via subordinata - nella denegata e non creduta ipotesi che il Giudicante dovesse ritenere valida ed efficace la delibera 07.07.2009 e la previsione del vincolo delle due aperture lato ovest frontale di una di circa due metri e l'altra di circa
1,50 ivi riportato, si chiede che l'eventuale condanna degli esponenti sia limitata alla sola realizzazione dell'apertura mancante sul lato ovest. In via istruttoria, previa revoca dell'ordinanza 5 marzo 2024 e rimessione della causa in istruttoria, ammettersi prova per testi sui seguenti capitoli: 1) Conferma il contenuto e le conclusioni della CTM 27/4/2021 a sua firma che Le si rammostra ed in particolare quanto riportato a pag. 6;
2) Vero che l'appartamento dei sigg. ND – MO è servito sui lati est, nord, sud e ovest da due superfici esterne pavimentate, poste su due livelli diversi, collegate tra loro da scala esterna, dotate di parapetto sporgente rispetto la struttura dell'edificio in elevazione sottostante, con la stessa quota di sporgenza dei balconi sottostanti come da fotografia che Le si mostra
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(doc. 2 fascicolo di parte convenuta);
3) Vero che la struttura sopra descritta al capitolo n. 2) identifica le terrazze a livello;
4) Vero che le verande installate nella proprietà ND poggiano sopra alla finitura di pavimento delle terrazze e sono state realizzate sulle due terrazze a livello a servizio dell'appartamento come da elaborati grafici e planimetrici che le si mostrano (doc. 6 fascicolo di parte convenuta). Si indicano come testi, anche a controprova sugli eventuali capitoli avversari ammessi,
l'ing. Giovanni IN, con studio in Parma, borgo G. Tommasini n. 30, la geom. Elisabetta Carnerini, con studio in Parma, via Arte dei Cartai n.
8. In ogni caso con vittoria di spese, compensi professionali oltre IVA e CPA come per legge”.
Concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione
Con atto di citazione notificato rispettivamente nelle date del 7.4.2023 e 14.4.2023 Condominio
AL AL (d'ora in avanti, per brevità, anche il “Condominio”) ha convenuto in giudizio
ED ND, UC ND, RE ND e MO FA NA, comproprietari di un immobile sito all'interno dello stabile condominiale, allegando che i convenuti avevano costruito sul terrazzo di pertinenza due manufatti con struttura in alluminio e copertura in parte metallica e per altra parte vetrata, chiusi sui lati ovest e sud con serramenti in alluminio in
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE di PARMA
SEZIONE PRIMA CIVILE
Il Tribunale, nella persona della Giudice dott.ssa Angela Casalini ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 1433/2023 promossa da:
CONDOMINIO ER ME (C.F. 80015520341), con il patrocinio dell'avv. PIVA
PAOLO e dell'avv. Stefano Piva, elettivamente domiciliato in Parma, viale Toschi, n. 4, presso il difensore avv. PIVA PAOLO
ATTORE contro
NA AN (C.F. [...]),
RI VN UR (C.F. [...]),
DO AN (C.F. [...]) e CA AN (C.F.
[...]), con il patrocinio dell'avv. SACCHI CARLO ALBERTO e dell'avv. LEONELLI MARCO, elettivamente domiciliati in BORGO G. TOMMASINI 13 PARMA, presso il difensore avv. SACCHI CARLO ALBERTO
CONVENUTI
CONCLUSIONI
Conclusioni per parte attrice: “Voglia l'Ill.mo Tribunale di Parma, ogni contraria istanza disattesa e previe le più opportune declaratorie del caso e di legge, nel contraddittorio delle parti, respinte le eccezioni di controparte poiché infondate, accertata, per le ragioni di cui in diritto, l'illiceità delle opere realizzate dai convenuti nell'immobile in comproprietà catastalmente individuato al Catasto del
Comune di Parma sezione urbana 1 foglio 18 particella 663 subalterno 27 (piano S2-5) – Categoria A/2 classe 5 Consistenza 6,5 vani, condannare AN NA (c.f. [...]),
UR RI VN (c.f. [...]), AN DO
(c.f. [...]) e AN CA (c.f. [...]), in solido fra di loro, alla rimessione in pristino dello stato dei luoghi con rimozione o demolizione delle opere eseguite in difformità rispetto a quanto specificamente autorizzato dall'assemblea condominiale in data
07/07/2009 con ogni consequenziale statuizione. In via istruttoria, si insiste affinché, a parziale
pagina 1 di 8
modifica dell'ordinanza resa all'udienza del 05/03/2024, la causa venga rimessa in istruttoria con conseguente ammissione della prova testimoniale sulle seguenti circostanze di fatto: 1) “Vero che la terrazza a livello di proprietà esclusiva dei convenuti ND AR, UC, RE e MO
NA ubicata nell'appartamento sito al quarto piano dell'immobile condominiale denominato
“Condominio AL” di Viale Martiri della Libertà n. 13 a Parma si trova sul lastrico solare condominiale”;
2) “Vero che i manufatti realizzati dai convenuti ND AR, UC, RE e
MO NA nell'appartamento di loro proprietà sito al quarto piano dell'immobile condominiale denominato “Condominio AL” di Viale Martiri della Libertà n. 13 a Parma consistenti in una struttura in alluminio e con copertura in parte metallica in parte vetrata e tamponamenti amovibili costituiti da serramenti in alluminio posti sui lati ovest e sud dell'unità immobiliare appoggiano sul lastrico solare del Condominio medesimo. 3 Si indicano a testimoni sui capitoli 1) e 2) l'Ing. Antonio Martini con studio a Parma in Via della Costituente n. 35 nonché l'Ing.
Giovanni IN con studio a Parma in B.go G. Tommasini n. 20. Con vittoria di spese, diritti ed onorari di causa”;
Conclusioni per parte convenuta: “Piaccia all'Ill.mo Tribunale di Parma, disattesa ogni contraria istanza, eccezione e deduzione In via principale - previa declaratoria della nullità della delibera di cui al punto n.1 del verbale dell'assemblea straordinaria dei condomini del 07.07.2009 del “Condominio
AL AL” per i motivi esposti in comparsa relativi al vincolo della creazione di due aperture da eseguirsi sul lato ovest una di circa due metri e l'altra di circa 1,50, in quanto non necessaria ed esorbitante dai poteri dell'assemblea - rigettare l'avversa domanda in quanto infondata in fatto ed in diritto o come meglio. In via concorrente - accertare e dichiarare, per le ragioni esposte in narrativa,
l'insussistenza dei presupposti fondanti l'avversaria richiesta di rimessione in pristino con conseguente suo rigetto in quanto infondata in fatto ed in diritto o come meglio;
In via subordinata - nella denegata e non creduta ipotesi che il Giudicante dovesse ritenere valida ed efficace la delibera 07.07.2009 e la previsione del vincolo delle due aperture lato ovest frontale di una di circa due metri e l'altra di circa
1,50 ivi riportato, si chiede che l'eventuale condanna degli esponenti sia limitata alla sola realizzazione dell'apertura mancante sul lato ovest. In via istruttoria, previa revoca dell'ordinanza 5 marzo 2024 e rimessione della causa in istruttoria, ammettersi prova per testi sui seguenti capitoli: 1) Conferma il contenuto e le conclusioni della CTM 27/4/2021 a sua firma che Le si rammostra ed in particolare quanto riportato a pag. 6;
2) Vero che l'appartamento dei sigg. ND – MO è servito sui lati est, nord, sud e ovest da due superfici esterne pavimentate, poste su due livelli diversi, collegate tra loro da scala esterna, dotate di parapetto sporgente rispetto la struttura dell'edificio in elevazione sottostante, con la stessa quota di sporgenza dei balconi sottostanti come da fotografia che Le si mostra
pagina 2 di 8
(doc. 2 fascicolo di parte convenuta);
3) Vero che la struttura sopra descritta al capitolo n. 2) identifica le terrazze a livello;
4) Vero che le verande installate nella proprietà ND poggiano sopra alla finitura di pavimento delle terrazze e sono state realizzate sulle due terrazze a livello a servizio dell'appartamento come da elaborati grafici e planimetrici che le si mostrano (doc. 6 fascicolo di parte convenuta). Si indicano come testi, anche a controprova sugli eventuali capitoli avversari ammessi,
l'ing. Giovanni IN, con studio in Parma, borgo G. Tommasini n. 30, la geom. Elisabetta Carnerini, con studio in Parma, via Arte dei Cartai n.
8. In ogni caso con vittoria di spese, compensi professionali oltre IVA e CPA come per legge”.
Concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione
Con atto di citazione notificato rispettivamente nelle date del 7.4.2023 e 14.4.2023 Condominio
AL AL (d'ora in avanti, per brevità, anche il “Condominio”) ha convenuto in giudizio
ED ND, UC ND, RE ND e MO FA NA, comproprietari di un immobile sito all'interno dello stabile condominiale, allegando che i convenuti avevano costruito sul terrazzo di pertinenza due manufatti con struttura in alluminio e copertura in parte metallica e per altra parte vetrata, chiusi sui lati ovest e sud con serramenti in alluminio in
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