Articolo 21 del codice del consumo
Art. 21. Azioni ingannevoli1.E' considerata ingannevole una pratica commerciale che contiene informazioni non rispondenti al vero o, seppure di fatto corretta, in qualsiasi modo, anche nella sua presentazione complessiva, induce o e' idonea ad indurre in errore il consumatore medio riguardo ad uno o piu' dei seguenti elementi e, in ogni caso, lo induce o e' idonea a indurlo ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso:
a)l'esistenza o la natura del prodotto;
b)le caratteristiche principali del prodotto, quali la sua disponibilita', i vantaggi, i rischi, l'esecuzione, la composizione, gli accessori, l'assistenza post-vendita al consumatore e il trattamento dei reclami, il metodo e la data di fabbricazione o della prestazione, la consegna, l'idoneita' allo scopo, gli usi, la quantita', la descrizione, l'origine geografica o commerciale o i risultati che si possono attendere dal suo uso, o i risultati e le caratteristiche fondamentali di prove e controlli effettuati sul prodotto;
c)la portata degli impegni del professionista, i motivi della pratica commerciale e la natura del processo di vendita, qualsiasi dichiarazione o simbolo relativi alla sponsorizzazione o all'approvazione dirette o indirette del professionista o del prodotto;
d)il prezzo o il modo in cui questo e' calcolato o l'esistenza di uno specifico vantaggio quanto al prezzo;
e)la necessita' di una manutenzione, ricambio, sostituzione o riparazione;
f)la natura, le qualifiche e i diritti del professionista o del suo agente, quali l'identita', il patrimonio, le capacita', lo status, il riconoscimento, l'affiliazione o i collegamenti e i diritti di proprieta' industriale, commerciale o intellettuale o i premi e i riconoscimenti;
g)i diritti del consumatore, incluso il diritto di sostituzione o di rimborso ai sensi dell'articolo 130 del presente Codice.
2.E' altresi' considerata ingannevole una pratica commerciale che, nella fattispecie concreta, tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, induce o e' idonea ad indurre il consumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso e comporti:
a)una qualsivoglia attivita' di commercializzazione del prodotto che ingenera confusione con i prodotti, i marchi, la denominazione sociale e altri segni distintivi di un concorrente, ivi compresa la pubblicita' comparativa illecita;
b)il mancato rispetto da parte del professionista degli impegni contenuti nei codici di condotta che il medesimo si e' impegnato a rispettare, ove si tratti di un impegno fermo e verificabile, e il professionista indichi in una pratica commerciale che e' vincolato dal codice.
3.E' considerata scorretta la pratica commerciale che, riguardando prodotti suscettibili di porre in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, omette di darne notizia in modo da indurre i consumatori a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza.
3-bis.E' considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario ovvero all'apertura di un conto corrente presso la medesima banca, istituto o intermediario.
4.E' considerata, altresi', scorretta la pratica commerciale che, in quanto suscettibile di raggiungere bambini ed adolescenti, puo', anche indirettamente, minacciare la loro sicurezza.
((4-bis.E' considerata, altresi', scorretta la pratica commerciale che richieda un sovrapprezzo dei costi per il completamento di una transazione elettronica con un fornitore di beni o servizi))
a)l'esistenza o la natura del prodotto;
b)le caratteristiche principali del prodotto, quali la sua disponibilita', i vantaggi, i rischi, l'esecuzione, la composizione, gli accessori, l'assistenza post-vendita al consumatore e il trattamento dei reclami, il metodo e la data di fabbricazione o della prestazione, la consegna, l'idoneita' allo scopo, gli usi, la quantita', la descrizione, l'origine geografica o commerciale o i risultati che si possono attendere dal suo uso, o i risultati e le caratteristiche fondamentali di prove e controlli effettuati sul prodotto;
c)la portata degli impegni del professionista, i motivi della pratica commerciale e la natura del processo di vendita, qualsiasi dichiarazione o simbolo relativi alla sponsorizzazione o all'approvazione dirette o indirette del professionista o del prodotto;
d)il prezzo o il modo in cui questo e' calcolato o l'esistenza di uno specifico vantaggio quanto al prezzo;
e)la necessita' di una manutenzione, ricambio, sostituzione o riparazione;
f)la natura, le qualifiche e i diritti del professionista o del suo agente, quali l'identita', il patrimonio, le capacita', lo status, il riconoscimento, l'affiliazione o i collegamenti e i diritti di proprieta' industriale, commerciale o intellettuale o i premi e i riconoscimenti;
g)i diritti del consumatore, incluso il diritto di sostituzione o di rimborso ai sensi dell'articolo 130 del presente Codice.
2.E' altresi' considerata ingannevole una pratica commerciale che, nella fattispecie concreta, tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, induce o e' idonea ad indurre il consumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso e comporti:
a)una qualsivoglia attivita' di commercializzazione del prodotto che ingenera confusione con i prodotti, i marchi, la denominazione sociale e altri segni distintivi di un concorrente, ivi compresa la pubblicita' comparativa illecita;
b)il mancato rispetto da parte del professionista degli impegni contenuti nei codici di condotta che il medesimo si e' impegnato a rispettare, ove si tratti di un impegno fermo e verificabile, e il professionista indichi in una pratica commerciale che e' vincolato dal codice.
3.E' considerata scorretta la pratica commerciale che, riguardando prodotti suscettibili di porre in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, omette di darne notizia in modo da indurre i consumatori a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza.
3-bis.E' considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario ovvero all'apertura di un conto corrente presso la medesima banca, istituto o intermediario.
4.E' considerata, altresi', scorretta la pratica commerciale che, in quanto suscettibile di raggiungere bambini ed adolescenti, puo', anche indirettamente, minacciare la loro sicurezza.
((4-bis.E' considerata, altresi', scorretta la pratica commerciale che richieda un sovrapprezzo dei costi per il completamento di una transazione elettronica con un fornitore di beni o servizi))
2. TAR Roma, sez. I, sentenza 2023-12-11, n. 202318597Provvedimento:Leggi di più...- art. 21, 22 e 23 del Codice del Consumo·
- bicicletta elettrica a pedalata assistita·
- certificazioni di conformità·
- disparità di trattamento·
- eccesso di potere·
- omologazione dei veicoli·
- pratiche commerciali scorrette·
- pubblicità ingannevole·
- qualificazione del prodotto·
- quantificazione della sanzione·
- sanzione amministrativa pecuniaria·
- tutela dei consumatori·
- violazione dei termini procedimentali
3. Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2024-03-01, n. 202402020Provvedimento:Leggi di più...- art. 20 Codice del Consumo·
- art. 24 Codice del Consumo·
- art. 25 Codice del Consumo·
- art. 26 Codice del Consumo·
- art. 6 CEDU·
- asimmetria informativa·
- atti di concorrenza sleale·
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- contratti di fornitura non richiesti·
- diligenza professionale·
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- eccesso di potere·
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- pratiche commerciali scorrette·
- proporzionalità della sanzione·
- recepimento direttiva 2011/83/UE·
- regolamento AGCM 1° aprile 2015 n. 25411·
- sanzione amministrativa·
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- travisamento dei fatti·
- tutela dei consumatori·
- tutela del consumatore nel mercato liberalizzato·
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4. TAR Roma, sez. I, sentenza 2023-06-01, n. 202309344Provvedimento:Leggi di più...- annullamento provvedimento amministrativo·
- art. 11 legge 689/81·
- art. 27 comma 13 Codice del Consumo·
- certificazione dei prodotti·
- concorrenza sleale·
- condizioni generali di contratto·
- difetto di istruttoria·
- diritto di recesso·
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- dispositivi medici·
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- garanzia legale di conformità·
- meccanismo extra-giudiziale di reclamo e ricorso·
- pratiche commerciali scorrette·
- promozione ingannevole·
- proporzionalità della sanzione·
- pubblicità ingannevole·
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- travisamento dei fatti·
- tutela dei consumatori·
- violazione art. 21 Codice del Consumo·
- violazione art. 23 Codice del Consumo·
- violazione art. 25 Codice del Consumo·
- violazione art. 66 bis Codice del Consumo
5. Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2024-02-07, n. 202401273Provvedimento:Leggi di più...- art. 20 e 21 Codice del Consumo·
- art. 26 c.p.a.·
- eccesso di potere·
- giurisprudenza in materia di pratiche commerciali scorrette·
- ingannevolezza delle pratiche commerciali·
- legittimità delle sanzioni amministrative·
- pratiche commerciali scorrette·
- principio di affidamento·
- simboli e marchi distintivi·
- spese di lite·
- tutela della concorrenza·
- uso non autorizzato di simboli istituzionali